Genova, la città coi giardini segreti che nel Cinquecento ha inventato gli hotel

Il capoluogo ligure, una delle 10 città al mondo da vedere nel 2025 secondo Lonely Planet, era celebre per il sistema dei Palazzi dei Rolli: dimore nobiliari che, in base alle ‘stelle’, ospitavano principi e ambasciatori

di LAURA DE BENEDETTI
24 febbraio 2025
Lo splendido giardino segreto di Palazzo Lomellino, in pieno centro storico (foto Laura de Benedetti)

Lo splendido giardino segreto di Palazzo Lomellino, in pieno centro storico (foto Laura de Benedetti)

Il primo portale turistico di una città, Visitgenova, dotato di intelligenza artificiale. L'inaugurazione, il prossimo 17 marzo 2025, di 3 nuovi gate dotati della più moderna tecnologia e di spazi duty free all'aeroporto di Genova, con una collaborazione sempre più stretta tra enti per gestire in modo scorrevole i flussi di turisti (compresi bagagli e carte d'imbarco) tra aeroporto e grandi navi da crociera e viceversa, e con l'obiettivo di realizzare per il 2026 i people mover walkway ovvero marciapiedi mobili di collegamento pedonale tra aeroporto e stazione ferroviaria. E ancora: incrementare l'offerta turistica aggiungendo ad eventi già di successo come Euroflora o la fiera ai Saloni nautici, le visite nella città vecchia e alle botteghe storiche.

Le Rolli Experience dei Palazzi dei Rolli-patrimonio Unesco, e prima forma di classificazione al mondo, nel 1500, a ‘stelle’ (in realtà chiamati Bussolo) degli edifici dedicati all’ospitalità pubblica dell’allora Repubblica marinara di Genova. Senza tralasciare poi una Genova Gourmet, in cui gli chef sono non sono solo ambasciatori della buona cucina ma anche ma anche della qualità e peculiarità dei prodotti del territorio, a partire dal Pesto. Genova, dunque selezionata tra le 10 città al mondo da visitare nel 2025 dalla celebre guida Lonely Planet, intende giocarsi tutte le proprie carte, per confermarsi una meta attrattiva a livello internazionale.

VisitGenova da maggio con Ai

“Siamo la prima città del Mediterraneo ad applicare l'intelligenza artificiale ai propri Portali turistici: Il turista riceverà informazioni e un'offerta turistica sartoriale e noi avremo la grande opportunità di centralizzare la gestione dei flussi ed avere una profilatura importante in forma anonima dell'utente su cui lavorare per costruire uno standard sempre più appetibile e sostenibile" – spiega l’assessora a Turismo e Sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi, aggiungendo che è stato firmato un protocollo di intesa, con Camera di Commercio e Città Metropolitana, per la creazione della DMO (Destination Management Organization, organizzazioni senza scopo di lucro responsabili della gestione della promozione di una determinata destinazione) di Genova”.

Genova Palazzo Ducale (credit Laura De Benedetti)
Genova Palazzo Ducale (credit Laura De Benedetti)

Il primo passo è stato il Forum Best in Travel che a metà febbraio, nella scenografica cornice di Palazzo Ducale (circa mezzo milioni di accessi l’anno, grazie agli spazi espositivi), con approfondimenti tematici tra opinion leader, investitori, policy maker e operatori, ha illustrato come la città ‘Superba’ (Repubblica marinara per oltre 700 anni, governava per terra e per mare) sia pronta a dimostrarsi all’altezza del titolo.

L’aeroporto raddoppia offerta e servizi

Genova, rendering del nuovo tracciato con marciapiede mobile, sospeso e coperto, tra aeroporto e stazione
Genova, rendering del nuovo tracciato con marciapiede mobile, sospeso e coperto, tra aeroporto e stazione

Il Genova City Airport Cristoforo Colombo punta a rafforzare il ruolo di Genova come hub turistico internazionale con la fruizione, dal 19 marzo 2025 (il 17 l’inaugurazione), di tre nuovi Gate (passeranno da 6 a 10 con l'implementazione di un quarto gate nella successiva ristrutturazione dell'edificio già esistente) con macchinari di ultima generazione capace di ‘leggere’ dentro i bagagli e dunque eliminare le code e aumentare i flussi. L'obiettivo è passare dai circa 7/800 passeggeri al giorno (1,4 milioni nel 2024) a 1500: la potenzialità è di crescere fino a 3 milioni di passeggeri l'anno e fino a 20 movimentazioni al giorno (10 atterraggi e 10 partenze). Creato anche un padiglione di 5.500 mq con duty free, servizi e hall di partenze supportato da impianti tecnologici innovativi per la sostenibilità ambientale grazie alle nuove tecnologie per l’illuminazione e la climatizzazione. I lavori ripartiranno subito dopo l'inaugurazione per rimodernare la struttura attuale che risale al 1985.

Marciapiedi mobili tra stazione e aeroporto

Per il 2026 con il Comune di Genova si sta pensando anche di realizzare dei marciapiedi mobili, passerelle lunghe circa 600 metri, che consentiranno di spostarsi facilmente tra la stazione Erzelli (che collega il Ponente con Levante), la stazione Sestri Ponente e l'aeroporto. I voli verranno incrementati soprattutto in estate a cui si riferisce il 40% dei voli del Colombo, con nuovi collegamenti in particolare con la Germania e con Costa Crociere che prevedono procedure di facilitazione tra aeroporto e compagnia di navigazione a vantaggio dei turisti che potranno ad esempio già ricevere la carta d'imbarco della nave sull'aereo e potranno raggiungerla mentre c'è chi si occupa di trasferire i loro bagagli, senza bisogno di ritirarli in aeroporto.

Palazzi dei Rolli, con le 'stelle' già nel 1500

Palazzo Lomellino, Genova (palazzo dei Rolli): il cortile interno visto dalla sommità del Ninfeo (credit Laura De Benedetti)
Palazzo Lomellino, il cortile interno visto dalla sommità del Ninfeo (foto Laura De Benedetti)

Visitare i Palazzi dei Rolli, nel cuore di Genova, è un'esperienza straordinaria sotto molti aspetti. Ci vorrebbero settimane per ‘leggere’ (la stampa era ancora agli esordi, il dipinto era un modo di comunicare) tutti gli affreschi e ammirare gli arredi all'interno di questi palazzi realizzati per lo più tra la fine del 1500 e il 1600. Ma, appunto, a colpire l'attenzione non è solo l'aspetto architettonico ed artistico, che varrebbe già di per sé la visita, bensì la possibilità di vivere un viaggio indietro nel tempo, sedendosi a tavola a lume di candela, degustando cibi e vini speziati in stoviglie di terraccotta, senza neppure un tovagliolo come usava all’epoca. Oppure di raggiungere, attraverso atri, cortili, scaloni, logge, gli splendidi giardini segreti di queste case nobiliari, ‘nascosti’, con i loro aranceti, ‘grotte’ e statue, su terrapieni del promontorio montuoso o che oggi si trovano, invisibili, sopra viadotti della città.

Il ‘sistema di ospitalità pubblica’ dei Palazzi dei Rolli

Genova, Palazzi dei Rolli, l'ingresso di Palazzo Lomellino (foto Laura De Benedetti)
Genova, Palazzi dei Rolli, l'ingresso di Palazzo Lomellino (foto Laura De Benedetti)

E scoprendo, palazzo dopo palazzo (sono 42 quelli ufficialmente riconosciuti nel 2006 dall'Unesco che hanno concorso alla nomina di Patrimonio dell'Umanità, ma in realtà nel registro del 1664 se ne contano oltre 150, anche in periferia o fuori città, molti dei quali ancora oggi residenze private), il sistema pubblico di ospitalità inventato nel 1500 da Genova (il primo documento scritto risale al 1576), ‘Serenissima’ quanto Venezia. In una grande libro dei ruoli (da cui probabilmente deriva il nome rolli) i palazzi nobiliari venivano classificati secondo dei criteri molto precisi (erano richiesti una manutenzione costante e servizi adeguati per non passare di categoria), proprio come accade oggi agli alberghi. Nelle liste conservate all'Archivio di Stato ci sono tutte le entrate, comunque su base volontaria e gratuita, e le uscite.

Genova Palazzi dei Rolli, il giardino segreto di Palazzo Lomellino (credits Laura De Benedetti)
Genova Palazzi dei Rolli, il giardino segreto di Palazzo Lomellino (credits Laura De Benedetti)

I palazzi di primo Bussolo, ossia di categoria più alta, quasi tutti posti in Strada Nuova (oggi via Garibaldi), erano adeguati per ospitare un imperatore o i suoi figli, papi e persone di alto rango; si scendeva poi di importanza, fino ai ‘semplici’ ambasciatori. Quando giungeva un messo per annunciare l'arrivo di una personalità importante si consultava il rollo e si estraeva a sorte quale famiglia l'avrebbe ospitato. Ma all'epoca i personaggi illustri viaggiavano con la famiglia e un lungo seguito. Per cui i titolari dei palazzi si consorziavano tra loro (una sorta di associazione temporanea d’impresa) per garantire una ospitalità completa, per mettere insieme argenteria, sedie e quant'altro e anche condividere le spese (e i benefici).

Perché Il sistema de Palazzi dei Rolli?

Genova Palazzo Imperiale, GioVincenzo Imperiale accoglie gli ospiti prima della experience del pranzo medioevale  (foto Laura De Benedetti)
Genova Palazzo Imperiale, GioVincenzo Imperiale accoglie gli ospiti prima della experience del pranzo medioevale (foto Laura De Benedetti)

Perché il Sistema dei Palazzi dei Rolli? Genova era una città di mare e dunque di commerci e gli scambi, specie nel periodo d’oro dopo la scoperta dell’America, erano fiorenti: un po’ come Amazon oggi. Ma molti nobili erano anche banchieri, e spesso era proprio il prestare denaro a far ottenere loro ricchezze e privilegi. Tra gli edifici più iconici palazzo Doria-Tursi (o Niccolò Grimaldi), è la sede principale del Comune di Genova ed ospita esposizioni permanenti come quella dedicata a Niccolò Paganini e ai suoi violini o delle ceramiche, soprattutto del Savonese, Palazzo Rosso, casa-museo donata dall’ultima contessa al Comune, Palazzo Lomellino, col suo giardino segreto e ‘minareto’ e il Ninfeo settecentesco con la fontana che collega il livello della strada con l’oasi verde.

Genova gourmet e il ‘pesto making’

Genova, Palazzo Ducale. Trofiette di Sori in salsa di Pesto di Prà (credit Laura De Benedetti)
Genova, Palazzo Ducale. Trofiette di Sori in salsa di Pesto di Prà con patate e fagiolini accompagnate dal vino O Conà, Vino doc Coronata della Valpolcevera (credit Laura De Benedetti)

Già all’aeroporto Cristoforo Colombo la riproduzione di un vasetto di pesto cattura l’attenzione dei viaggiatori. D’altra parte se gli italiani conoscono, almeno per fama, la Focaccia di Genova (e poi quella di Recco), la celebrità del sugo fatto con basilico e pinoli travalica ogni frontiera. Le Trofie, magari di Sori, con il pesto, sono un piatto tipico da degustare a Genova. Quello che in questa terra tra mare e appennino è chiamato anche l’oro verde, si può conoscere anche in modo più immersivo: Il Pesto di Prà, ad esempio, consente, nella città, di ascoltare la storia di questo sugo, di visitare le serre, di imparare a preparalo e, infine, di degustarlo. Oggi il Pesto genovese è venduto sia nella versione tradizionale sia in quella senza aglio. Tra i condimenti tipici liguri anche la Salsa di noci. Il concetto di Genova Gourmet è che i genovesi sono sempre stati viaggiatori e che quindi gli chef cresciuti in questa terra possono farsi portavoci del gusto nel mondo con le ricette e i prodotti locali. Girando per il centro storico della città medioevale, tra stretti carruggi e viali, si incrociano negozi che vendono la Focaccia Genovese, Trofie, Pesto ed altre specialità, così come ci sono le Botteghe Storiche, come la pasticceria ‘Romanengo Pietro fu Stefano’: l’insegna, con tanto di stemma e bassorilievo, è in bella mostra, così come i dolci, ad attrarre i turisti.

Euroflora 2025 e Saloni Nautici

Genova punta su Euroflora 2025, che tornerà sul lungo mare e compirà una 'rivoluzione' per essere sostenibile, riducendo gli sprechi
Genova punta su Euroflora 2025, che tornerà sul lungo mare e compirà una 'rivoluzione' per essere sostenibile, riducendo gli sprechi

La ‘rivoluzione’ di Genova Best in Travel 2025 parte anche da Euroflora, l’esposizione internazionale del fiore e della pianta ornamentale, che quest’anno si terrà dal 24 aprile al 4 maggio 2025. Negli 85.000 mq tra lo spazio fieristico riqualificato sul lungomare e diversi siti della città, tra piazze, parchi urbani, nuovo palasport e biosfere, sarà sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Per aiuole e camminamenti invece che la sabbia del Po si userà il frantumato di cava, ci saranno desalinizzatori per avere l’acqua e non usare quella potabile, un impianto di irrigazione moderno che riduce lo spreco; infine, le piante piccole verranno donate a scuole, enti e forze dell’ordine. Sono previsti 850mila visitatori. L’attenzione alle buone pratiche sarà trasversale a tutti i grandi eventi in città, compresi i Saloni Nautici. Genova è stata anche Capitale europea dello sport nel 2024 se quindi punta anche su itinerari di bike e trekking nella natura alle porte della città così come su eventi come The Ocean Race Europe 2025.