Fundata, nel cuore della Transilvania la località turistica dell'anno in Romania

di MONICA GUZZI -
24 settembre 2023
fundata8

fundata8

Da sempre è nota per essere la zona con l’aria più pulita e l’acqua più pura della Romania. Ora Fundata, una distesa a 1.360 metri d’altezza di verdi colline, casette di legno, boschi di abeti, fienili e pascoli all’ombra dei leggendari castelli dei vampiri della Transilvania, è diventata famosa anche per altro: è stata dichiarata la migliore località turistica della Romania del 2023. La scelta porta la firma del Tourism Press Club, nel progetto intitolato “Fijet Destinations Romania 2023”.

Cosa fare a Fundata

Gli ingredienti per meritarsi il titolo ci sono tutti. Basta rallentare il ritmo  in un villaggio dove il tempo si è fermato. Un tempo luogo di frontiera al confine tra l’ex Impero Austro Ungarico e la Valacchia, dominata dalle vette dei Carpazi, questa località è composta da tre realtà: oltre a Fundata, anche Fundatica e Sirnea,  già nel 1970 dichiarata primo villaggio turistico della Romania. Famosa per il paesaggio e gli itinerari cicloturistici ed ecoturistici, ma anche per il cibo, dalle zuppe, ai formaggi, carni bovine e di pecora, salsicce fatte in casa, fino alla polenta sempre presente sulla tavola. Senza dimenticare gli sport invernali e soprattutto la calda ospitalità della sua gente, che ti apre le porte di casa, ti accoglie in costume tipico e con un bicchierino di pàlinka, il distillato tradizionale, il più delle volte a base di prugna, qualche frittella e un camino caldo. Basta ammirare il panorama verso i monti Piatra Craiului o Bucegi per incantare lo sguardo. E qui è stata anche scritta una pagina di storia, poiché nel 1916 morì il primo romeno, Georghe Poenaru-Bordea, della prima guerra mondiale.

L’offerta

Dalle case hobbit, con il curioso tetto ricoperto d’erba a residenze uniche, come The Barn a Sirnea, una raffinatissima villa in legno costruita in Bucovina e montata sul posto senza chiodi, dove una notte può costare fino a 500 euro (6 posti letto), fino alle case contadine e alle piccole pensioni. L’offerta è varia. E ci sono hotel che hanno legato il loro nome alla storia. Il più famoso è il complesso Cheile Gradistei, con attrezzature sportive di livello per fare davvero di tutto: sci, snowboard, tandem zipline, parco avventura, bici, mountain karts, pattinaggio sul giaccio grazie a un nuovo palazzetto che sarà inaugurato a novembre così come la piscina. Tra i divertimenti da non perdere, l’Alpine coaster, mentre l’anno prossimo la struttura ospiterà gli europei di mountain bike, saltati in Ucraina a causa della guerra. Il complesso è stato creato dal nulla, un trattore e una guest house, da Ovidio Garbacea, ex campione di biathlon. Il figlio Alexandru ora gestisce l’impero, cuore dei ritiri e degli allenamenti di tanti campioni sportivi. Tra le tante cose da fare a Fundata, il laboratorio d’argilla, la visita al museo etnografico di Sirnea, ma anche equitazione e ippoterapia, escursioni con fuoristrada, ma anche relax nei centri benessere.

Il castello di Bran

A soli 15 chilometri da Fundata, sempre nel distretto di Brasov, sorge il castello più famoso della Transilvania, il cui nome è legato alla leggenda di Dracula, grazie al romanzo gotico dallo scrittore irlandese Bram Stoker. L'origine della fortezza risale al 1211, anno in cui Andrea II d’Ungheria assegnò all'ordine dei Cavalieri Teutonici una locazione strategica in difesa della poplazione cristiana. Nel 1448 nel castello si insediò il voivoda di Valacchia Vlad III, conosciuto anche come "Vlad l'Impalatore" per la sua reputazione di uomo sanguinario. In seguito a numerose controversie con la vicina Brasov, che appoggiava un altro candidato al trono e richiedeva di versare tasse doganali molto alte, nel 1459 Vlad III attaccò la città e incendiò i sobborghi. Nel conflitto furono uccisi migliaia di sassoni di Transilvania. Si suppone che questa figura sanguinaria abbia ispirato Stoker nella creazione del suo immaginario Conte Dracula.

I collegamenti

La novità dell’anno è l’apertura del nuovo aeroporto di Ghimbav-Brasov, inaugurato il 15 giugno. Costato 87 milioni di euro, ha dato lavoro a seimila persone ed  è già collegato alle principali destinazioni europee (tra cui Roma Fiumicino) con le compagnie Wizz Air, Ryanair, Luthansa e Austrian Airlines. Il progetto prevede un milione di passeggeri in otto anni.

Nei dintorni

A Poiana, la Cortina della Romania, c’è il sontuoso Teleferic Gran Hotel, chiuso 22 anni dal 1990 e ora rinato in tutto il suo splendore ai piedi della funivia per Postavarul.  

Sulla strada per Bucarest: la reggia estiva

Impossibile non innamorarsi del Castello di Peles, nato lungo un preesistente percorso medievale che collega la Transilvania e la Valacchia. Fu costruito per volere di re Carlo I di Romania  come sede estiva tra il 1874 e il 1914 nella tenuta di Sinaia. Qui hanno lavorato uomini di 14 nazioni diverse, gli italiani erano i muratori. Il castello, che vanta una collezione di armature di quattromila pezzi, è una summa dell’architettura e dello stile di tutta Europa. Se l’esterno è una miscela di isirazione romantica neorinascimentale e neogotica, dentro  si spazia dal fiorentino al turco, dall’arabo (c’è una sala ispirata all’Alhambra di Granada) al francese.

La capitale

Bucarest è sorprendente. Soprannominata la Piccola Parigi, fu la prima capitale illuminata con lampade a petrolio nel 1857. Offre scorci imperdibili dai suoi palazzi ricercati e decadenti, i parchi, le chiese e i locali. Passeggiando ci si può persino imbattere nella statua della lupa capitolina, antico regalo italiano. Da non perdere il Caru’ cu Bere (letteralmente Vagone di birra), ristorante birreria nel cuore della città costruito nel 1879 in stile bavarese. Qui si sono incontrati attori, scrittori, poeti e oggi è possibile bere e mangiare e assistere a danze e serenate, così come in un altro famoso locale del centro, Hanu Lui Manuc, palazzo storico della Curtea Veche, uno dei più leggendari della Romania. Il monumento centrale di Bucarest è il gigantesco Palatul Parlamentului, il palazzo del governo di epoca comunista voluto da Ceausescu, che comprende 1100 stanze ed oggi è diventato sede del Parlamento. Poco distante, lo storico quartiere Lipscani è caratterizzato da una vivace vita notturna e ospita la piccola chiesa ortodossa orientale di Stavropoleos nonché il palazzo del XV secolo Curtea Veche, dove regnò il principe Vlad III “l'Impalatore”: proprio quello del castello di Dracula.