Fuga relax, per davvero: ecco 5 borghi in Italia dove le auto sono vietate

di Redazione Itinerari
3 novembre 2023
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Se siete in cerca di pace e tranquillità, lontano dal caos delle auto e dal loro inquinamento, allora prendete nota delle prossime righe. L'Italia è un paese meraviglioso, ricco di borghi affascinanti e soprattutto incontaminati, dove le stesse macchine non possono arrivarvi. Questa sfumatura di fatto diventa particolarmente selettiva noi confronti dei turisti: non tutti infatti, sono disposti a rinunciare alla comodità data dalle automobili e a utilizzare mezzi di trasporto alternativi. Vediamo allora alcuni comuni visitabili esclusivamente a piedi o in bici.

Chamois, Valle d'Aosta

Chamois è un piccolo comune della Valle d'Aosta con un centinaio di abitanti che si trova a 1.800 metri di altitudine. È uno dei pochi comuni italiani che non è raggiungibile in macchina, ma solo a piedi o con la funivia. Caratterizzato da case in legno e pietra, offre una vista mozzafiato sull'ambiente circostante. Immerso nel silenzio e nella pace, è un gioiello incastonato nelle montagne. Da oltre settant'anni, Chamois ha adottato la strada del "no auto", diventando così arrivabile solamente a piedi, in funivia o con piccoli aeroplani. Chamois è l'unico comune in Italia sulla terraferma non raggiungibile in auto.

Cornello del Tasso, Lombardia

Cornello del Tasso è un borgo che si trova in provincia di Bergamo. Famoso per il suo centro storico ben conservato, vanta ancora oggi numerose testimonianze dell'architettura medievale e rinascimentale. Un gioiello di storia incontaminato che sorge nella Val Brembana. In epoca medievale era un nodo cruciale nelle tratte commerciali che portavano merci dentro e fuori dalla penisola, lungo la Via Mercatorum. Nel 1600 però, la costruzione di una nuova strada parallela privò Cornello del Tasso dal traffico mercantile, portando il borgo ad un inevitabile impoverimento ma salvaguardando l'architettura, giunta fino a noi. Un viaggio indietro nel tempo che si può intraprendere solamente a piedi.

Cervo, Liguria

Cervo è un borgo della Liguria che si trova in provincia di Imperia. Incantevole. Basta quest'aggettivo per descrivere questo paesino che si affaccia sul mare. Case di vari colori pastello incastonati nella montagna sorgono fra le coltivazioni di ulivi tipiche del territorio. Nato in epoca romana, fra le sue vie strette tipiche dei borghi medievali, offre moltissimi siti d'interesse storico e artistico. Il Castello dei Clavesana, simbolo di Cervo, la Chiesa dei Corallini e l'Oratorio di Santa Caterina attirano molti turisti ogni anno, senza contare la spiaggia e le prelibatezze gastronomiche.

Civita di Bagnoregio, Lazio

borghi Civita di Bagnoregio è un borgo del Lazio, conosciuto come "La città che muore". Un nome che deriva dal terreno sul quale è stato costruito ben più di duemila anni fa dagli etruschi. È situato su una collina di tufo, motivo che ha spesso causato scosse sismiche durante la storia del borgo. Si prevede che entro i prossimi 800 anni andrà a scomparire. Intanto però, noi ce lo possiamo ancora godere. Questo piccolissimo comune in provincia di Viterbo è diventato meta di un turismo di massa che a lungo andare potrebbe rovinare questa perla ricca di storia e cultura. Il ponte che porta al borgo è sicuramente uno di più belli d'Italia per il suo panorama mozzafiato, immerso nella natura totale.

Gradara, Marche

borghiGradara, borgo medievale citato anche nella Divina Commedia. Il Canto V dell'Inferno dantesco vede come protagonisti Paolo e Francesca, con la loro celeberrima storia d'amore che ha visto Gradara come cornice. Situato nelle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino, il borgo è stato eletto uno dei più belli d'Italia. Protetto da una doppia cinta muraria del 1300, Gradara conserva tutte le caratteristiche che aveva nel Medioevo, con tantissime botteghe artigianali. Queste danno un'idea di vissuto decisamente peculiare, che riporta i visitatori in piena epoca medievale. L'accesso avviene tramite la Torre dell'Orologio, decorata con i simboli delle famiglie nobili che hanno governato questo comune. Ovviamente anche qui, le auto non sono le benvenute.