Viaggio in Camargue, sospesi tra storia e sogno

Superbamente selvaggia, questa zona nel sud della Francia è un territorio unico dove natura e uomo riescono a convivere in un delicato equilibrio

di Redazione Itinerari
4 agosto 2023

Camargue

Natura incontaminata, fenicotteri rosa che camminano sull’acqua, cavalli bianchi in libertà, tori che pascolano nella brughiera, risaie, saline, tramonti accesi e antiche tradizioni: in Camargue il tempo sembra essersi fermato. Situata nel sud della Francia, tra le braccia del delta del Rodano che sfocia nel Mediterraneo, con i suoi 930 km² la Camargue è una terra superbamente selvaggia, un luogo privilegiato per la fauna selvatica, dove permane, miracolosamente inalterato dal tempo, l’equilibrio tra uomo e natura.

Arles, i resti romani e la sua cattedrale

Rinomata per aver ispirato due celebri dipinti di Van Gogh, che qui realizzò alcuni dei suoi capolavori, tra cui “I Girasoli”, Arles è una città ricca di fascino dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. È particolarmente apprezzata per la sua ricchezza culturale e architettonica e comprende il maggior numero di monumenti romani subito dopo Roma. Fra i più prestigiosi l'Anfiteatro, il Teatro antico, le Terme di Costantino, i criptoportici, le vestigia del circo romano e la necropoli degli Alyscamps. Non per nulla la città fiorì in età romana, diventando una degli insediamenti più ricchi della Gallia, fra i massimi centri religiosi dell'occidente romano e, di fatto, una delle capitali dell'Impero in età costantiniana. Vale assolutamente una visita anche la cattedrale di Saint-Trophime, costruita tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo in stile “Romanico provenzale”.

Saintes-Maries-de-la-Mer, la capitale

Arles è un ottimo punto di accesso alla Camargue. A 37 chilometri dalla città, si trova Saintes-Maries-de-la-Mer, la capitale della Camargue. Qui il folkore e le tradizioni sono parte integrante della vita cittadina. La cattedrale domina sulle case bianche e merita una visita soprattutto al tramonto, regalando una spettacolare vista su questa “terra d’acqua” dalle sfumature uniche. La città è anche un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per i gitani che qui accorrono da tutta Europa per onorare la loro santa patrona, Sara la Nera (la Madonna Nera), la cui cripta si trova nella cattedrale di Notre-Dame-de-la-Mer.

La riserva Nazionale della Camargue

La Camargue è una regione eccezionale e un tesoro della natura. Oltre alla varietà dei paesaggi, è anche un'oasi di pace per le 277 specie di uccelli censite, tra cui i fenicotteri rosa - emblema di questa terra di contrasti -, che si possono incontrare esplorando i 13.000 ettari della Riserva Nazionale della Camargue, una delle più grandi riserve di aree umide d'Europa. Particolarmente indicato visitarla verso la fine dell’estate, quando sul territorio possono trovarsi oltre 30.000 fenicotteri.

Parco ornitologico di Pont De Gau

Che siate appassionati ornitologi o semplicemente turisti curiosi, il Parc Ornithologique du Pont De Gau (raggiungibile da Arles imboccando la D570 direzione Sud per circa 20 chilometri) è il luogo ideale per osservare e fotografare molte specie di uccelli nel loro habitat naturale. Il Parco è nato nel 1949 per la volontà di André Lamouroux. Anche qui i fenicotteri la fanno da protagonisti, ma percorrendo i sette chilometri di sentieri (ci si impiega circa 4 ore) ci si ritrova immersi in una dimensione quasi irreale, accompagnati da un costante cinguettio.

La Riserva naturale nazionale delle paludi di Vigueirat

Riconosciuti a livello nazionale e internazionale, la ricchezza e il patrimonio naturale del Marais du Vigueirat, ubicato a cavallo fra due importanti ecosistemi che sono il delta del fiume Rodano e la pianura steppica della Crau, sono ben consolidati: in questa riserva naturale di 1.200 ettari sono state identificate più di 2.000 specie animali e vegetali, sono state osservate più di 300 specie di uccelli, fra cui tutte le specie di aironi d’Europa, e fino a 35.000 anatre in inverno. Ci sono diversi modi per visitare la Riserva Naturale del Marais du Vigueirat, a piedi, naturalmente, facendo un'escursione di 5 km, ma anche in carrozza e a cavallo.

La spiaggia di Piémanson a Salin de Giraud

Situata in un'area protetta e nel cuore del Parco Naturale Regionale della Camargue, con i suoi 7 chilometri è considerata una delle spiagge più selvagge della zona e offre la possibilità di un’incantevole giornata di relax, godendosi il sole del Mediterraneo, immersi in un paesaggio tipico della Camargue. Naturalmente sovraffollata in piena estate, offre il suo meglio a maggio, giugno e settembre.

Domaine de la Palissade

Sito naturale di una bellezza stordente, il Domaine de la Palissade è un luogo magico, isolato dal mondo, spettacolare esempio delle zone umide mediterranee, ormai rare e minacciate. La tenuta, che si sviluppa su 702 ettari sulla riva destra del Gran Rodano, è l'ultimo territorio che testimonia l'evoluzione naturale del delta. Un tempo zona adibita esclusivamente all'allevamento, alla pesca e alla caccia, può essere visitata a piedi e anche a cavallo, il che permette di scoprire i paesaggi selvaggi e le attività tradizionali come l'apicoltura. Nelle vicinanze si trova la città di Port-Saint-Louis-du-Rhône, considerata, con Saintes-Maries-de-la-Mer e Arles, una delle tre porte d'accesso della Camargue.

I fari di Gacholle, Beauduc e Faraman

Del fascino dei fari avevamo già parlato nel percorso dedicato alla Bretagna, ma anche la Camargue ha le sue “vedette del mare” che qui sembrano galleggiare in mezzo agli stagni: il Faro di Gacholle, situato a una decina di chilometri da Saintes-Maries-de-la-Mer, il Faro di Beauduc, vicino a Port-Saint-Louis-du-Rhône, e il Faro di Faraman. La visita al secondo, in particolare, permette di godere della solitaria bellezza (non in agosto) della spiaggia di Beauduc.

Le saline di Salin-de-Giraud

Ubicate a una quarantina di chilometri da Arles (ci si arriva percorrendo tutta la strada D36, che si chiama proprio Route de Salin-de-Giraud), meta un po’ fuori dal circuito del turismo di massa, le saline si trovano all’interno del Parco della Camargue. In questi luoghi la tradizione di estrazione del sale affonda le sue radici fin nell’antichità. La vista offre un paesaggio davvero inusuale: sconfinate distese di rettangoli in acqua rosa (il colore è dato dalla presenza dell’alga Dunaniella salina) con sfumature che vanno dal viola al rosso, a perdita d’occhio.

Le atmosfere medievali di Aigues-Mortes

Siamo giunti al confine. La cittadina si trova geograficamente in Occitania, nel dipartimento di Gard, ma il cuore affonda ancora profondamente nella Camargue. Aigues-Mortes offre un notevole patrimonio naturale: tre siti Natura 2000 (rete creata dall'Unione europea per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie): la Piccola Camargue, l'Etang de Mauguio e la piccola Camargue lagunare, oltre a quattro aree protette e dodici aree naturali di interesse ecologico, faunistico e floristico. Aigues-Mortes è rinomata per le sue torri, i suoi bastioni e le sue arene. Da non perdere, a fine agosto, la festa di Saint Louis per immergersi in un’atmosfera tipicamente medievale con tanto di torneo di cavalleria.