Utrecht, riecco la Torre del Duomo: la città ritrova la sua anima
Dopo cinque anni di restauri, le impalcature lasciano il posto al gioiello architettonico alto 112 metri, icona dell'Olanda intera
Ha affrontato neve, vento e pioggia per quasi 700 anni e, alla fine mostrava le rughe del tempo. Per questo, a partire dal 2019, l’icona di Utrecht, la Torre del Duomo, alta 112 metri, è stata sottoposta a un’importante ristrutturazione e, dopo più di 5 anni, è pronta per mostrarsi in tutta la sua maestosa bellezza. L’impalcatura viene smontata dalla cima verso la base e i lavori saranno completamente ultimati entro pochissimi mesi.
Un evento accompagnato da numerose attività ed eventi collaterali, fra cui una delle più curiose è sicuramente La Giornata del Tatuaggio quando si potrà farsi disegnare sulla propria pelle la stessa Torre. Intanto è già possibile salire sul campanile, che resta aperto tutto l’anno, da visitare anche con il supporto di una guida.
Il significato della Torre del Duomo
La Torre campanaria più alta di tutti i Paesi Bassi, simbolo della città e punto di aggregazione di tutti i suoi abitanti è ormai visibile fin quasi alla cima. Questa è sicuramente la parte più bella dell’intera costruzione e presenta molte sculture ricche di dettagli, come pure le pietre risalenti alla costruzione originale ultimata quasi sette secoli fa. Anche la lanterna è stata accuratamente restaurata e torna a splendere su Utrecht. Smontare le impalcature ha richiesto molto lavoro essendo composte da oltre 55 chilometri di tubi e più di 40 chilometri di assi, per un totale di 440.000 chili di materiale. Tutto questo è stato smontato, trasferito su un ascensore edile e poi spostato per non essere danneggiato durante i lavori.
Riciclo
Ma cosa succederà alle pietre e agli altri materiali della torre che non vengono più utilizzati? La pietra naturale che era stata utilizzata per restauri passati oppure che presentava troppi danni è stata tolta e riciclata in modo sostenibile e circolare, attraverso il progetto “From Dom to Stoneware” che vede la collaborazione – tra gli altri – di Utrecht Marketing e del Comune. Oltre agli scopi di sostenibilità, l’operazione ha anche l’obiettivo di raccogliere fondi per completare alcune opere come la realizzazione dell’illuminazione del campanile. Altri esempi di riutilizzo del materiale residuo sono alcuni ornamenti che sono stati incorporati nelle pareti in muratura del cortile di una scuola elementare di Utrecht, mentre altri ancora sono diventati parte di un’opera d’arte dell’artista Paul de Kort posizionata nel Parco Màximapark e che verrà mostrata in tutta la sua bellezza il 7 luglio prossimo.
Gioielli in vendita
Nel negozio del Centro Informazioni Turistiche di Utrecht sono in vendita vari oggetti realizzati con materiale residuo della Torre del Duomo: la varietà è enorme: si va dai dai gioielli agli ornamenti natalizi fino addirittura a un tavolo e a croci e pinnacoli in pietra, per prezzi che variano dai 5 ai 6mila euro a secondo dell'importanza dell'oggetto.
La storia del campanile
La storia del campanile è naturalmente ricchissima di aneddoti e date importanti. Sicuramente uno dei fatti più significativi avvenne il primo agosto del 1674 quando, a causa di una tempesta, parte del Duomo crollò. Nacque così la Domplein, la “piazza del Duomo” tra quello che era rimasto della cattedrale e il campanile stesso. La piazza diventò così il cuore della cittadina dove, il 2 giugno del 1122, nel palazzo di Loven, l’imperatore Enrico V concesse i diritti di città. Non a caso, ancora oggi, in quella data si festeggia il compleanno di Utrecht!
E quest’anno ricorre anche il decimo anniversario di DOMunder, un’attrazione storica proprio sotto la Domplein dove si può esplorare la storia della città attraverso un percorso sotterraneo illuminato da torce. Durante questa giornata, molti altri eventi sono in programma sulla Domplein, un luogo dove la storia di Utrecht può essere rivissuta tra edifici storici e attrazioni di oggi.