Tangeri, l’Africa verde e cosmopolita aperta sui due mari

La città del Marocco nel punto più esterno dello stretto di Gibilterra, in cui Atlantico e Mediterraneo si fondono, è stata teatro di epiche battaglie navali e delle fatiche di Ercole

di LAURA DE BENEDETTI -
16 ottobre 2024
Tangeri, il tratto costiero in cui Oceano Atlantico (a sinistra) e Mar Mediterraneo (a destra) si incontrano

Tangeri, il tratto costiero in cui Oceano Atlantico e Mar Mediterraneo si incontrano

Il Marocco non ha lo stigma dell'Africa arida. È ricco di colline ricche di foreste lussureggianti ed in parte coltivate a uliveti. Andando verso l'interno si trovano le vette più alte e gli specchi di lago blu.

Con circa 3 ore di volo diretto da Milano si arriva a Tangeri, bellissima città costiera che ha la particolarità di trovarsi all’imbocco dello stretto di Gibilterra ma già sull’Oceano Atlantico. Una delle prime cose da vedere, dunque, una volta giunti a Tangier, crocevia culturale e commerciale influenzata da diverse culture tra cui quella araba, berbera, europea e africana, è proprio il punto dove Mediterraneo e Atlantico si incontrano, come indica un cartello turistico. È una tappa imprescindibile per i turisti in cui scattare una foto.

Tangeri, il tratto costiero in cui Oceano Atlantico (a sinistra) e Mar Mediterraneo (a destra) si incontrano
Tangeri, il tratto costiero in cui Oceano Atlantico (a sinistra) e Mar Mediterraneo (a destra) si incontrano

Tangeri Cap Spartel, tra epiche battaglie navali e naufragi

Tangeri, il faro di Cap Spartel
Tangeri, il faro di Cap Spartel

Poco distante, proseguendo lungo la costa si arriva a Cap Spartel, il punto più a ovest di quel lembo di terra africana, e in particolare del Marocco, che divide il Mediterraneo dall'Atlantico, prima di scendere a sud verso Rabat, la capitale del Marocco, o verso città famose per il turismo come Casablanca, Marrakech, Agadir e giungere fino al Sahara. A Cap Spartel è possibile salire sull'antico faro, aperto al pubblico nel 2020: lungo la scala a chiocciola immagini e didascalie raccontano la storia di Capo Spartel e del faro; sul punto più alto della torretta si vede la luce ha illuminato la via più sicura per secoli a tanti navigatori e si gode di un panorama pressoché infinito.  Più a basso un museo racconta delle più celebri battaglie navali tra inglesi, francesi, spagnoli e portoghesi (in particolare durante la guerra d’Indipendenza americana, quando negli Usa c’erano ancora le colonie europee) che si sono svolte in quel tratto di mare davanti a Cap Spartel, oltre ad alcuni terribili e celebri naufragi.

Tangeri, la Grotta di Ercole

La grotta di Ercole a Tangeri in Marocco
La grotta di Ercole a Tangeri in Marocco, l'apertura sotterranea verso il mare si dice abbia la forma del continente africano

Meta turistica di richiamo è anche la grotta di Ercole, che è visibile a pagamento: è suggestiva ma la visita dura pochi minuti. Basta scendere pochi gradini e ci si ritrova infatti subito in una grande caverna con due anfratti e un'apertura sul mare. Vista in controluce, quest'ultima sembra richiamare la forma dell'intero continente africano, come evidenzia la gente del luogo. Secondo la tradizione mitologica Ercole soggiornò e dormì in questa caverna prima di compiere la sua undicesima fatica. Secondo Seneca Ercole invece di scalare la montagna di Atlante usò la sua forza sovrumana per sfondarla e, così facendo, collegò l'Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo, formando lo Stretto di Gibilterra. Anche per questo le due montagne che si affacciano sui due lati dello stretto vengono chiamate colonne d'Ercole. Una curiosità: il 23 ottobre 1995 il gruppo rock britannico dei Def Leppard tenne un concerto nella grotta.

Il colore di Tangeri? È il verde 

A Tangeri tantissimi giardini
A Tangeri tantissimi giardini. Ogni area verde, dopo le famiglie si radunano al calar del sole, è molto curata

Ciò che colpisce subito della città di Tangeri è il verde, molto curato, non solo nelle città e nei lungomare, che sembrano senza fine, ma anche lungo le statali: non c'è un filo d'erba fuori posto, fiori e piante sono ovunque, e capita spesso di vedere ad ogni orario del giorno e della sera persone con lunghe canne impegnate ad annaffiare. Le città sono piene di giardini; per gli abitanti di ogni età è normale sdraiarsi sull'erba, per una siesta pomeridiana o una ricreazione. Anche se è quando si avvicina il tramonto che gli spiazzi verdi si affollano di famiglie con bambini per vivere una socialità non comune.

Tangeri, la vita scorre a diversi ‘livelli’

Tangeri, la spiaggia sull'ampia baia di fronte alla città
Tangeri, la spiaggia sull'ampia baia di fronte alla città

A Tangeri, città che dalla collina scende al mare, racchiusa nell'omonima baia, la vita scorre su binari paralleli ma su piani differenti, secondo la migliore delle architetture. L'ampia sede stradale costiera a 6 corsie è affiancata da un larghissimo marciapiede. Sotto, per qualche chilometro, c'è un parcheggio sotterraneo con più ascensori che portano in superficie. Più in basso, quasi invisibile alla vista, c’è il viale della movida, dove bar, locali e discoteche si affacciano lungo la spiaggia, ad un livello inferiore rispetto alla sede stradale, quasi a separare i due 'mondi', quello che sfreccia veloce a ridosso dei grattacieli, e quello che passeggia (o fa una cavalcata) e si diverte sulla spiaggia.

La Moschea di Lalla Abla, a Tangeri
La Moschea di Lalla Abla, a Tangeri

Passeggiando sul lungomare di Tangeri vicino al porto peschereccio si trova la moschea di Lalla Abla conosciuta anche come moschea del Porto, completata nel 2017, che prende il nome dalla nonna del re Mohammed VI. Si tratta di un bel complesso di quasi 6000 metri quadrati che, pur avendo sale di preghiera separate per uomini e donne, può contenere circa duemila fedeli. Le altre moschee si trovano invece nel cuore della città ma spesso è visibile solo l'ingresso decorato o la torre che le accompagna, da cui spesso si odono le preghiere.

Nel cuore di Tangeri: Medina, Souk e Casba

Tangeri, le antiche mura e una raffigurazione d'epoca
Tangeri, le antiche mura e una raffigurazione d'epoca

Tangeri è una città storica racchiusa in imponenti mura storiche di epoche differenti (dai sultanati alle occupazioni portoghese e spagnola) che delimitano la Medina, il cuore tradizionale e culturale della città. Lungo di esse ci si imbatte nel Borj dar el baroud dove si trovano mostre permanenti delle fortificazioni della città e delle sue armi di difesa, e il Port center, centro culturale ed espositivo.  All'interno della Medina, il nostro ‘centro storico’, un caratteristico labirinto di vicoli stretti, strade acciottolate, souk (o suq, ossia il mercato), con tutti i suoi colori, sapori e fragranze, vivaci abitazioni bianche con finestre blu, cortili nascosti e terrazze che offrono scorci sul mare. Attraverso le sue porte monumentali, come Bab El Assa e Bab Haha, nella Medina si accede a un mondo di botteghe artigiane, venditori di spezie, tessuti e oggetti tradizionali.  

Il souk, il mercato, colorato e dagli aromi intensi, nella Medina di Tangeri
Il souk, il mercato, colorato e dagli aromi intensi, nella Medina di Tangeri

All’interno della Medina si trova la casba (o kasbah), l'antica cittadella fortificata, oggi museo, circondata da palazzi storici, alcuni dei quali convertiti in hotel di lusso, e ville signorili, da cui si gode un panorama spettacolare sullo Stretto di Gibilterra. Da vedere a Tangeri anche la sinagoga ebraica e il museo che ricorda l’antico legame tra il Marocco e gli Stati Uniti d’America, simboli della multiculturalità di Tangeri. La Sinagoga venne fondata nel 1878 da un banchiere originario di Tetouan; all’epoca a Tangeri vivevano circa 8 mila ebrei.

Tangeri e l’American legation: la prima ambasciata Usa

Tangeri: la sede dell'ex ambasciata americana, la prima al mondo degli allora nascenti Stati Uniti
Tangeri: la sede dell'ex ambasciata americana, la prima al mondo degli allora nascenti Stati Uniti

L’American legation, oggi museo e centro culturale, ha una storia importante perché fu la prima ambasciata americana. Inaugurata nel 1821, è stata il primo immobile di proprietà degli Stati Uniti al di fuori dei propri confini, rendendola un simbolo di lunga data delle relazioni bilaterali. La legazione si trova in Rue d'Amérique, una strada che evoca l’importanza della presenza americana a Tangeri sin dall'inizio del XIX secolo. La scelta di Tangeri come sede della legazione non fu casuale: il Marocco fu il primo paese a riconoscere ufficialmente l'indipendenza degli Stati Uniti nel 1777, sotto il regno di Mohammed III. Questo legame storico fece del Marocco un partner diplomatico di rilievo per la giovane nazione americana, e Tangeri divenne un punto di riferimento per la presenza americana nel Mediterraneo e in Nord Africa. L'edificio è in stile architettonico tradizionale marocchino, con influenze europee. È caratterizzato da cortili interni, pareti decorate e saloni eleganti. Per decenni, la legazione ha svolto il ruolo di sede diplomatica, ospitando ambasciatori e rappresentanti statunitensi che negoziavano accordi e garantivano la protezione degli interessi americani nella regione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'edificio servì anche come base per le operazioni dell'intelligence americana in Nord Africa.

L'interno del Marocco, verde e blu sulla strada tra Tangeri e Chefchaouen
L'interno del Marocco, verde e blu sulla strada tra Tangeri e Chefchaouen

Tangeri è un buon di partenza anche per visitare l’interno del Marocco, con le sue colline e montagne verdi e i laghi blu. Tra le mete più ricercate dai turisti,a un paio d'ore d'auto, c’è il borgo di Chefchaouen, la città di un blu inteso che colora strade, vicoli e palazzi: è tra le più ‘instragrammate’ sui social perché la suggestione è notevole, ci si sente immersi in una realtà fuori dal comune.   

Tangeri, dove dormire, cosa mangiare

Villa Josephine a Tangeri
Villa Josephine a Tangeri

Tra i residence di lusso e le ville più prestigiose, sulla collina alle spalle di Tangeri, ma comunque 10 minuti a piedi dalla Casba e dalla piazza del Grand Socco, c'è Villa Josephine che è anche ristorante con cucina marocchina e internazionale. La venduta sulla baia di Tangeri e sullo stretto di Gibilterra è spettacolare, specie dalla terrazza con piscina circondata da un giardino tropicale: la cittadina spagnola di Tarifa è a 30 minuti di traghetto. Ogni ambiente, di stile europeo, è curato nei minimi particolari, ha tonalità diverse, scenari pittoreschi, ma sempre intimi ed accoglienti. Costruita all'inizio del Novecento fu proprietà di alcuni personaggi prestigiosi tra cui il britannico Walter Burton Harris, corrispondente del Times e scrittore dalla vita avventurosa che ha ispirato La leggenda di Indiana Jones. Oggi ha dieci camere e suite dove il tempo sembra essere rimasto sospeso nel meglio di ciò che fu l’epoca novecentesca. Tra le cose da assaggiare sia il filetto di carne che il branzino grigliati alla brace. 

Villa Josephine a Tangeri
Villa Josephine a Tangeri

Nel cuore della Medina c'è il caratteristico ristorante e hotel Palace Zahia dove si può gustare la tipica gastronomia marocchina, molto ricca di colori, profumi, sapori, e caratterizzata soprattutto da verdure e carne con l’accompagnamento di frutti essicati. Il piatto locale più tipico del Marocco, che si può gustare anche al Zahia, è il tagine, uno spezzatino in genere di agnello, ma che può essere anche di pollo, condito con verdure e insaporito con prugne, albicocche o datteri secchi. Il Tagine (Tajín) deve il nome alla tipica casseruola di terracotta col caratteristico coperchio a forma conica dove questo piatto viene preparato e servito in tavola. Altri piatti tipici della cucina del Marocco sono il cous cous, servito in genere con verdure e carne, e l'hummus a base di ceci. 

Tangeri, Palace Zahia
Tangeri, Palace Zahia

Zahia Palace è situato nel "Petit Socco", uno dei quartieri più antichi della Medina di Tangeri, composto da un gran numero di quartieri multietnici e multiculturali e dunque vicino alle principali attrazioni della città. I locali sono caratterizzati dagli ambienti tipici del Marocco e le camere, che si affacciano tutte sul cortile centrale, vantano tutte, da quella intitolata a Matisse alla Suite del Sultano, un'atmosfera peculiare, grazie a porte dai decori e dagli intarsi geometrici richiamati dagli arredi interni, ai colori accesi che non perdono in raffinatezza. Nella terrazza sul tetto si può sorseggiare un tè godendosi il mare. 

Il panorama sulla baia di Tangeri dall'Hilton city center
Il panorama sulla baia di Tangeri dall'Hilton city center

Per chi cerca un equilibrio tra gastronomia e ambienti internazionali e marocchini, tra i numerosi alberghi di Tangeri si trova l'Hilton city center 5 stelle che, dalla grande sala ristorante offre una bellissima veduta sulla baia. Si trova infatti a pochi minuti a piedi sia dalla spiaggia sia dalla Medina, il cuore della città. Al mattino c’è una curata colazione a buffet a carattere internazionale, con pasticceria e cuoco a disposizione per crepes e quant'altro cucinato al momento, pronto ad esaudire ogni desiderio.

Il tè è una tradizione del Marocco
Il tè è una tradizione del Marocco

Tra i locali più informali, direttamente sul mare, c'è La Table du márché, dove assaggiare piatti tipici mentre si ascolta musica dal vivo (ma è anche salone da tè e pasticceria) e ci si gode il panorama dalle ampie vetrate.

Tangeri, come arrivare

Milano e Tangeri sono collegate da un volo diretto
Milano e Tangeri sono collegate da un volo diretto di poco meno di 3 ore

Tangeri è famosa per essere stata un crocevia internazionale, cosa che ha contribuito alla sua atmosfera cosmopolita e alla sua architettura eclettica. Oggi, la città è un importante centro turistico e commerciale del Marocco, attrattiva per i visitatori in cerca di storia, cultura e bellezze naturali. Da Milano Malpensa e Orio al Serio si può arrivare con voli diretti a partire da 40 euro, ma ci sono voli diretti anche da Roma e, con scali, da molti aeroporti italiani.  Chi si trova in Spagna può arrivarci col traghetto con diversi collegamenti di compagnie differenti tra Tangeri e Algeciras (la durata media dell’attraversamento dello stretto è di circa 2 ore) ma anche di solo mezz’ora se la meta è Tarifa, entrambe nella penisola iberica.