Tabarca, la più piccola isola abitata della Spagna
Al largo delle coste di Alicante, un gioiello dalla storia affascinante e una natura che l'ha fatta tutelare come riserva naturale protetta
Conosciuta anche come il ‘gioiello di Alicante’, l'isola di Tabarca è la più piccola isola abitata della Spagna e l'unica che ha residenti nella Comunità Valenciana. Durante l'estate può accogliere 10.000 visitatori giornalieri, ovvero circa 150.000 turisti per stagione, una cifra ben lontana dai 51 abitanti che vivono tutto l'anno.
Sebbene sia tradizionalmente conosciuta come “isola”, in realtà è un piccolo arcipelago formato, oltre a Tabarca, dagli isolotti La Cantera, La Galera e La Nao. Si trova di fronte alla città di Alicante, a 11 miglia nautiche, circa 8 chilometri, di distanza e vicino a Capo Santa Pola. Ha una lunghezza approssimativa di 1.800 metri e una larghezza di circa 400 metri. Si tratta senza dubbio di un'enclave unica che conta solo due strade principali, sei vicoli, un'offerta alberghiera molto limitata (circa 10 strutture tra piccoli alberghi e appartamenti per vacanze) e una piazza che ospita diversi negozi di souvenir e di ristorazione.
Una storia segnata dai pirati
La storia della piccola isola di Tabarca nel corso dei secoli è stata segnata dalla pirateria, poiché per decenni l'isola e i suoi isolotti furono rifugio e p
rote zione dai pirati barbareschi che provenivano principalmente dal Nord Africa per attaccare le navi cristiane e svolgere incursioni lungo la costa di Alicante. Per porre fine a questa situazione nel 1760 Re Carlo III ordinò che Tabarca fosse fortificata e ripopolata con ex prigionieri genovesi salvati dalla Tunisia, in particolare da Tabarka, da cui l'isola prenderà il nome. Il muro di fortificazione, il cui perimetro si adatta perfettamente al profilo dell'isola, è in pietra e con le facciate esterne in bugnato. La merlatura oggi è quasi scomparsa anche se vi sono tratti ancora ben conservati. Presenta tre porte, tutte in stile barocco, che danno accesso ai suggestivi vicoli del paese: la Puerta de San Rafael, di fronte al pittoresco porticciolo dove attraccano piccole barche da pesca, la Puerta de San Gabriel, nei cui dintorni sono state trovate tracce di epoca romana e la Puerta de San Miguel.Cosa vedere sull'Isola di Tabarca
Per quanto riguarda il suo attuale patrimonio storico, i visitatori che vengono in questo luogo paradisiaco possono trovare monumenti di splendida fattura. A partire dalla Casa del Governatore, passando per la Puerta de San Miguel e, soprattutto, la chiesa di San Pedro dove si conservano cantine con un tesoro nascosto. Di splendida fattura anche le altre due porte della città, San Rafael e San Gabriel. Fuori dal centro urbano si può visitare anche la Torre de San José, alta quasi trenta metri. Nonostante il territorio non molto esteso dell'isola, i turisti potranno vedere anche il Faro di Nueva Tabarca del 1854 e la Grotta di Llop Marí, lunga circa cento metri e che custodisce la leggenda di un mostro marino che di notte inseguiva gli abitanti dell'isola. Questo magnifico luogo è stato dichiarato Complesso Storico-Artistico nel 1964 e nel 1986 prima riserva marina della Spagna.
Un paradiso marino
I dintorni dell'isola sono stati riconosciuti come Riserva Naturale Marina nel 1986 (la prima in tutta la Spagna), per la spettacolare flora e fauna che ospitano le sue acque cristalline. Gli angoli della costa e le piccole scogliere sono il luogo perfetto per le immersioni e lo snorkeling. Estesa per circa 1.400 ettari, la riserva presenta zone di fondale sabbioso che favorisce lo sviluppo e la crescita della posidonia oceanica. Sono proprio queste piante endemiche del Mediterraneo a favorire un ambiente così ricco di flora e fauna. Nelle grotte delle sue profondità vivono anche una moltitudine di forme di vita, come le aragoste o le cicale e nei mari circostanti non è difficile avvistare cernie, dentici, saraghi, aragoste, ricci di mare e stelle marine o spugne. Ogni tanto fa capolino anche la tartaruga caretta occasionale. L'isola di Tabarca dispone anche di una spiaggia urbana: La Playita, situata sul corridoio terrestre o istmo che separa la località dal resto dell'isola. Un'altra spiaggia, più piccola e nel porto, è La Caleta. Ma Tabarca possiede anche alcune calette e spiagge naturali, come quella che si trova di fronte all'Isola Galera, molto apprezzata per lo snorkeling, o la Cala del Francés.
Come arrivare all'isola di Tabarca
L'unico modo per arrivare all'isola di Tabarca è in barca e il modo più veloce è dalla città di Santa Pola, il porto più vicino. Il viaggio da Santa Pola a Nueva Tabarca dura dai 25 ai 35 minuti, a seconda del tipo di imbarcazione che si è scelto di utilizzare. La frequenza degli orari da Santa Pola al Porto di Tabarca è piuttosto elevata, così come il numero di compagnie di navigazione (tabarqueras) che effettuano il servizio. Soprattutto durante i mesi estivi esistono opzioni che prevedono traversate con barche con visione subacquea, oppure un'escursione con attività di snorkeling inclusa. Tuttavia, è possibile raggiungere Tabarca anche da Alicante, Benidorm e Torrevieja, anche se i viaggi via mare sono più lunghi.
La specialità dell'isola
Tabarca è una meta ideale per godere di magnifiche spiagge, dove fare immersioni o snorkeling nelle sue acque cristalline, e dove scoprire la magica storia di una cittadina e deliziarsi con la vera cucina mediterranea. Qui infatti si può assaggiare il tradizionale “Calderone di Tabarca”, piatto tipico dell'isola e molto conosciuto in tutta la zona di Alicante. Si tratta di un pasto completo che viene servito in due piatti, da un lato il pesce e dall'altro il riso, e prende il nome dal recipiente in cui viene cotto. Sull'isola ci sono quasi una decina di bar e ristoranti dove poterlo gustare.