Sulle spiagge dello Sbarco in Normandia 80 anni dopo

Alla scoperta dei luoghi che il 6 giugno 1944 sono stati teatro di uno degli avvenimenti che ha cambiato il corso della guerra e della storia

di CEDITORIALI
27 maggio 2024

Arromanches-les-Bains

Ci sono luoghi che cambiano il corso della storia. È il caso della costa della Normandia, lo scenario in cui il 6 giugno 1944 decine di migliaia di soldati alleati assaltarono le sue spiagge, in quello che sarebbe l'inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale e della minaccia della Germania nazista.

Ottant'anni dopo, il mondo ricorda ancora l'impresa compiuta da americani, britannici e canadesi nell'operazione Overlord, conosciuta come D-Day, nome che si riferisce anche alla data in cui iniziò la manovra. La regione infatto ogni anno e in ogni periodo continua a ricevere visite da milioni di turisti provenienti da ogni parte del del mondo che vogliono vedere da vicino i luoghi di questo avvenimento cruciale nella storia d'Europa. Le spiagge dello sbarco sono oggi luoghi di memoria e di commemorazione, dove la storia e il sacrificio dei soldati alleati vengono onorati e ricordati. Visitarle è un modo per rendere omaggio ai coraggiosi uomini e donne che lottarono per la libertà e la giustizia, e per mantenere viva la memoria di quei tragici eventi che cambiarono il corso della storia. Da Omaha Beach a Juno Beach, passando per Utah Beach, Gold Beach e Sword Beach, sono questi i luoghi dell'itinerario dello sbarco in Normandia.

Sword Beach

Sword Beach
Sword Beach

Questa spiaggia è la più orientale delle cinque che facevano parte dell'operazione. Situata tra i comuni di Saint-Aubin-sur-Mer e Ouistreham, fu assegnata all'esercito britannico, in collaborazione con altre forze, comprese quelle della Francia Libera. I suoi otto chilometri di lunghezza registravano il maggior numero di truppe: quasi 29.000 uomini. Qui i combattimenti furono intensi e decisivi, permettendo alle forze alleate di avanzare verso l'entroterra e liberare la Francia dall'occupazione nazista. Se si visita Sword Beach non si può perdere il museo memoriale di Pegasus, che espone migliaia di oggetti dell'epoca, come repliche di alianti, veicoli, uniformi, armi e persino l'emblematico vero ponte Pegasus. Nei pressi della spaiggai ci sono anche altri musei come la Merville Battery, dove è possibile entrare nei magazzini tedeschi e persino ammirare un autentico Douglas C-47. Il secondo è quello del Vallo Atlantico, il Grande Bunker, a Ouistreham, ed un terzo è quello del Commando N°4.

Juno Beach

Juno Beach
Juno Beach

Cinque chilometri a ovest di Sword Beach, tra Saint-Aubin-sur-Mer e La Rivière, troviamo Juno Beach, una spiaggia che durante lo sbarco fu affidata all'esercito canadese ed è stato teatro di una delle battaglie più combattute e cruente di tutta l'operazione a cui parteciparono 14.000 soldati canadesi e 9.000 inglesi. Le truppe furono accolte da una fitta rete di fortificazioni, mine terrestri e pesanti cannoni costieri. Nonostante la resistenza tedesca, i soldati canadesi riuscirono lentamente a prendere piede sulla spiaggia e a penetrare all'interno del territorio. Oggi, Juno Beach è diventata un luogo di memoria e di commemorazione per i caduti e i veterani della Seconda Guerra Mondiale. Il Juno Beach Centre, un museo dedicato alla storia del D-Day e alle truppe canadesi inaugurato nel 2003, si trova proprio sulla spiaggia e offre ai visitatori la possibilità di apprendere di più sulla storia di questo importante evento. Tra gli altri luoghi della memoria della zona c'è anche il cimitero canadese di Bény-sur-Mer, dove sono sepolti molti soldati canadesi caduti durante lo sbarco.

Gold Beach

Sword Beach
Sword Beach

Poco lontana si trova Gold Beach tra i comuni di La Rivière, Arromanches-les-Bains e Port-en-Bessin. Gli otto chilometri di questa spiaggia, destinata all'esercito britannico, che qui poteva contare su più di 25.000 soldati. Questo punto servì agli Alleati per costruire il porto artificiale di Mulberry (o Churchill Port), le cui strutture in cemento facilitarono le operazioni durante l'invasione. Ancora oggi è possibile vedere i resti di questa imponente infrastruttura sulla spiaggia. Una delle tappe imperdibili dell'itinerario è Arromanches-les-Bains, forse il più caratteristico di tutti i paesini della costa dello Sbarco in Normandia che si trova in una baia racchiusa da alte falesie. Dalle sue spiagge si possono ammirare da vicino gli incredibili resti di Mulberry Harbour, il grande porto artificiale galleggiante costruito dagli Alleati per facilitare lo sbarco delle truppe e del materiale bellico. A circa cinque chilometri a nord, a Longues-sur-Mer, i resti della batterie tedesche da cui le truppe naziste lanciavano i loro bombardamenti.

Omaha Beach

Omaha Beach
Omaha Beach

Proseguendo l'itinerario si arriva a Omaha Beach, probabilmente la più famosa delle cinque spiagge, nonché teatro degli scontri più sanguinosi. Sulle sue sabbie morirono più di quattromila soldati, motivo per cui è tristemente nota con il soprannome di “Bloody Omaha”. La spiaggia si estende per una decina di chilometri tra Vierville-sur-Mer, Saint-Laurent-sur-Mer, Colleville-sur-Mer e Honorine-des-Pertes e nell'operazione era stata assegnata all'esercito degli Stati Uniti. In questa zona ci sono diversi punti particolarmente interessanti, come il museo memoriale di Omaha Beach, a Saint-Laurent-sur-Mer, un centro con abbondante materiale dell'epoca, armi e veicoli utilizzati durante lo sbarco. Nella stessa località troviamo un'imponente scultura in metallo, chiamata Les Braves (i coraggiosi), che mira a onorare i caduti in guerra. Poco oltre la spiaggia si trova Pointe du Hoc, a Cricqueville-en-Bessin, una scogliera dove è possibile visitare le imponenti difese che aveva allestito l'esercito tedesco. A Colleville-sur-Mer si trova invece il Cimitero e il memoriale americano, un sito di 70 ettari in cui 9.387 lapidi perfettamente allineate commemorano i soldati americani caduti in battaglia.

Utah Beach

Utah Beach
Utah Beach

Utah Beach è l'ultima delle cinque spiagge dello sbarco ed è la più occidentale, situata tra Sainte-Marie-du-Mont e Quinéville. Anche i suoi cinque chilometri sono stati teatro dell'operazione delle truppe americane. Le manovre, alle quali parteciparono 23.250 soldati, furono un completo successo, poiché incontrarono qui una minore resistenza tedesca. Nel punto di sbarco dei primi soldati è stato costruito un museo che descrive in modo preciso e cronologico lo sviluppo degli eventi. Oggetti e storie personali, veicoli terrestri e anfibi illustrano perfettamente le scene di guerra. L'esposizione comprende anche un bombardiere B-26 Marauder. Utah Beach, situata in un'area naturale protetta, offre ancora oggi un'immagine particolarmente vivida di quel giorno grazie alla presenza dei bunker e altri e reperti tra le dune di sabbia. Da non perdere la Batteria Azeville, uno degli elementi chiave del Vallo Atlantico. Costruito per più di 4.000 km, questo sistema di difesa costiera fu progettato dalla Germania nazista per impedire gli sbarchi alleati. La batteria è stata allestita a 4 km dalla spiaggia per essere praticamente invisibile arrivando dal mare, un'altra testimonianza tangibile di una giornata che ha cambiato il corso della storia.