Sogno Gran Canaria, l’isola della primavera che non ha fine

La terza isola più estesa dell’arcipelago spagnolo, meta ideale tutto l’anno. Rilievi rocciosi, distese verdi, coste sabbiose e dune di sabbia dorata. Un territorio che riserva sorprese anche agli amanti dell’enogastronomia

di DAVIDE COSTA
10 maggio 2024

Spiaggia alle Canarie

Un continente in miniatura, una meta turistica dodici mesi l’anno: è Gran Canaria, la terza isola più estesa dell’arcipelago delle Canarie.

Un territorio variegato, che va da rilievi rocciosi a distese di verde, fino alle coste sabbiose di playa del Inglés, playa Amadores, playa Taurito e San Agustín e alle dune di sabbia dorata di Maspalomas. Uno spicchio d’Europa, con tutti i vantaggi (e i servizi) connessi all’appartenere al Vecchio continente, a poche decine di chilometri dalla costa del Marocco e a quattro ore di volo dall’Italia. L’isola della primavera eterna, grazie a un clima che la rende meta ideale non solo di quanti vogliono fuggire dal rigido inverno o dalla torrida estate dell’Europa, ma anche da chi pensa di trasferirsi qui in pianta stabile.

Basta un giro per l’isola per rendersi conto di quello straordinario mix di culture che ha interessato le Canarie fin dall’antichità: si esprime vivace nei colori delle case e della vegetazione, negli odori che si respirano ai mercati, nei sapori dei piatti della tradizione canaria. Un’isola da gustarsi in lungo e in largo, a partire dalla capitale Las Palmas: situata nella parte nord-orientale è immersa in uno scenario dominato da due spiagge, playa de las Canteras - dove i giovani si godono il sole - e playa de las Alcaravaneras. Fondata nel 1478 e divenuta tappa fissa dei viaggi di Cristoforo Colombo prima delle sue traversate verso l’America, la città può vantare un importante patrimonio storico e culturale, gran parte del quale si trova nel quartiere di Vegueta. Las Palmas ha un’imponente infrastruttura di alberghi e appartamenti e il suo porto è uno dei più importanti d’Europa: una città cosmopolita, tra le più grandi di Spagna, accogliente e molto attenta ai diritti LGBT. Da non perdere la visita all’acquario Poema del mar, che ospita pesci colorati in una serie infinita di acquari che culmina con un’intera, enorme, parete trasparente dedicata all’osservazione degli animali marini.

Non solo città e spiagge. Basta avventurarsi all’interno per ammirare lo spettacolo mozzafiato del Roque Nublo, una delle rocce naturali più grandi del mondo: antico luogo di culto per i vecchi abitanti, questa roccia di origine vulcanica si trova in un’area naturale protetta, raggiungibile con una camminata di 40 minuti e si eleva per ottanta metri dalla base. Uno spettacolo, soprattutto al tramonto, quando le ombre si allungano e davanti agli occhi appare la vetta del Teide di Tenerife, che sfiora i 4mila metri. Merita perdersi per qualche ora anche tra i vicoli di Arucas, separata dalla capitale dallo spettacolare Barranco de Tenoya, e ammirare il belvedere del paese di Tejeda che domina boschi straordinari di pino canario.

Per gli amanti dell’enogastronomia, imperdibile la visita alla distilleria di rum Arehucas (https://arehucas.es), la più grande delle Canarie (l’assaggio del celebre ‘Capitan Kidd’ del 1983 è un’esperienza da provare) e alla Bodega Los Berrazales (https://bodegalosberrazales.com) che vanta un’eccellente torrefazione di caffè coltivato in loco (12 ettari e 8mila piante) e di vino.