Natale nel mondo, ecco come si festeggia: usi, costumi e tradizioni

di GRAZIELLA LEPORATI
24 dicembre 2023
Two Sandy Christmas Snowmen with a surf board

Two Sandy Christmas Snowmen with a surf board

Il Natale si celebra ovunque nel mondo ma in modo diverso secondo le latitudini e non sempre il 25 dicembre è una data univoca

In  Norvegia, ad esempio, la festa è il 24 dicembre, in Germania il 6 e in Russia il 7 gennaio, seguendo il calendario giuliano. Ogni nazione aspetta l'arrivo di un "babbo" differente: alcuni attendono San Nicola con le sue molteplici varianti, altri il barbuto Babbo Natale con la sua slitta trainata dalle renne, mentre altri lo ricevono alla porta o davanti al camino. Ci sono quelli che decorano l'albero di Natale tradizionale e chi opta per una versione tropicale.

Abbiamo fatto una panoramica delle tradizioni natalizie più particolari.

Finlandia

In  Finlandia la dimora di Babbo Natale è a Rovaniemi, in Lapponia, ma a Turku, l'antica capitale finlandese, si apre ufficialmente la stagione natalizia con la Dichiarazione Natalizia di Pace, un rituale iniziato nel Medioevo e ancora osservato oggi. Tutti i finlandesi seguono questo evento in televisione, e solo allora il Natale prende davvero il via. Nel frattempo, il barbuto Joulipukki (Babbo Natale) dà inizio alle celebrazioni, sfilando per le strade di Helsinki tra ghirlande illuminate. In Finlandia, le festività natalizie sono così importanti che, in finlandese, il mese di dicembre è chiamato joulukuu, ovvero il "mese di Natale joulu”. Come in molti paesi scandinavi, gli alberi di Natale vengono addobbati il 23 dicembre, la cosiddetta "piccola vigilia", e la festa stessa si svolge il 24 dicembre. È tradizione fare la sauna con la famiglia, visitare i defunti al cimitero, pranzare con i parenti e attendere che Babbo Natale bussi alla porta, interrogando i bambini sulla loro condotta e distribuendo i regali.

Norvegia

Nella terra dei fiordi, è il Julebukk a bussare alle porte: un concittadino travestito con una maschera da capra e un mantello di pelliccia, in modo da rimanere anonimo, che gira di casa in casa intonando canti natalizi in cambio di dolcetti. Questa è una tradizione pagana ispirata al mito di Thor, che secondo la leggenda viaggiava su un carro trainato da due capre. Nel folklore locale, Babbo Natale veniva spesso raffigurato a cavalcioni di una capra, e nelle rappresentazioni moderne sono adorabili caprette a trainare la slitta al posto delle renne.

Svezia,

Le celebrazioni natalizie iniziano il 13 dicembre con Santa Lucia, una festa che viene anche celebrata in alcune parti d'Italia, come Siracusa, dove la santa è la patrona. Durante le festività, è consuetudine che le primogenite svedesi si vestano da Lussebruden (sposa Lucia), indossando un lungo abito bianco cinto da una fascia rossa e una corona di ramoscelli di mirtillo rosso intrecciati con candele accese sulla testa. Oggi si utilizzano candele elettriche, una scelta più pratica ma sicuramente più sicura.

Europa dell'Est ed Europa Centrale

La tradizione del “babbo cattivo" esiste In molti paesi dell'Europa dell'Est, San Nicola viene festeggiato il 5 e 6 dicembre, spesso in compagnia del Krampus, un demone dalle sembianze di un caprone che castiga i bambini dispettosi. Questo personaggio è inquietante e assume nomi diversi a seconda del paese: Parkelj in Slovenia e Croazia, Père Fouettard in Francia, Hans Trapp in Alsazia, Zwarte Piet nei Paesi Bassi, Houseker in Lussemburgo, Schmutzli in Svizzera. In Austria e Germania, al posto della calza appesa al camino, è tradizione lasciare uno stivale fuori dalla porta: i bambini buoni riceveranno regali e dolcetti dal santo, mentre il Krampus lascerà un modesto bastone di legno a quelli monelli.

Caraibi

Tra alberi tropicali e carole pop a Suriname arrivano due Babbo Natale: uno bianco, San Nicola, ereditato dalla dominazione olandese, e uno nero, Goedoe Pa, che lascia doni e poesie ai bambini vicino alle scarpe, a patto che queste siano state lucidate perfettamente la sera precedente. A Martinica, la pianta più simile a un abete da trasformare in un albero di Natale luccicante è il filao locale, noto anche come Casuarina equisetifolia o pino australiano. Durante le festività in tutte le case di Puerto Rico, si sente suonare ripetutamente "Feliz Navidad" di José Feliciano, una delle canzoni più famose del cantante portoricano considerato un eroe pop nazionale.

Brasile In Brasile,,il Natale cade durante l'estate. Le famiglie decorano le case e gli alberi di Natale con luci colorate. La tradizione di scambiarsi regali è molto diffusa, e la cena di Natale è caratterizzata da piatti tipici come il "bacalhau" (baccalà) e il "rabanada" (panettone fritto). I regali vengono portati da Papai Noel, l'equivalente di Babbo Natale. Australia Anche nel Paese dei canguri, il Natale è in estate e, quindi, molte persone trascorrono la giornata al mare o organizzano picnic all'aperto. L'immagine di Babbo Natale è spesso rappresentata con costumi da bagno e occhiali da sole. È conosciuto come Santa Claus o anche Father Christmas, ed è associato alla distribuzione dei regali