Le miniere di sale di Wieliczka, gioiello artistico nel sottosuolo di Cracovia

di Redazione Itinerari
7 ottobre 2023

Wieliczka

A pochi chilometri da Cracovia si trovano le miniere di dSale di Wieliczka, le più antiche del continente e una delle più grandi del pianeta. Un tesoro sepolto tanto spettacolare da essere stato inserito nella prima lista del patrimonio Unesco già nel 1978. Quelle di Wieliczka sono molto più di semplici miniere, ma ci si trova di fronte a una maestosa opera d'arte scolpita nel sale e nascosta centinaia di metri sotto terra, tanto da meritarsi l'appellativo di “cattedrale del sale sotterranea”. Qui infatti i minatori sono stati molto più di semplici minatori. Generazioni di autentici artisti hanno lasciato la loro firma sotto forma di sculture e di incredibili filigrane architettoniche scolpite nel sale. La struttura della miniera è immensa dato che parliamo di 9 livelli che scendono fino a 327 metri di profondità per un totale di 245 chilometri di gallerie. La miniera è stata sfruttata per più di 700 anni, durante i quali sono stati perforati complessivamente 26 pozzi e sono stati estratti circa 9 milioni di metri cubi di sale.

La storia della miniera

La tradizione del sale nella zona è molto antica. Nell'area mineraria sono stati rinvenuti strumenti che servivano per ottenere il sale già nel Neolitico grazie alle fonti saline. Quella conoscenza venne trasmessa di generazione in generazione e utilizzata soprattutto per conservare carne e pesce. Col passare del tempo, il sale venne utilizzato come moneta presso le persone che non possedevano questo materiale. Dall'XI secolo scomparvero le fonti d'acqua che fornivano il sale è così gli abitanti del luogo iniziarono a costruire pozzi per cercare di ottenere il sale. Nel XIII secolo, con la scoperta del salgemma, fu compiuto un passo definitivo per lo sviluppo dell'estrazione del sale nella regione. A quel tempo la miniera era conosciuta come la più grande miniera di sale della Polonia e quindi di grande importanza per l'economia della regione. Tra il 1333 e il 1370, il re Casimiro III si occupò personalmente delle miniere, contribuendo al loro grande sviluppo. Successivamente, tra la fine dello stesso secolo e l'inizio del XIV secolo, a Wieliczka fu costruito il Castello della Salina, da dove furono gestite le miniere fino al 1945. Oggi questo luogo ospita il Museo della Salina di Cracovia. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Miniera di Sale di Wieliczka visse il suo periodo più buio da quando i nazisti la utilizzarono come magazzino di guerra e fabbrica sotterranea, trasferendo migliaia di ebrei dai campi di concentramento di Plaszow e Mielec per lavorare nella produzione di armi. Attualmente nella miniera non c'è produzione di sale ma molti minatori lavorano per mantenere i pozzi affinché il turismo continui ad ammirare le meraviglie della miniera.

La visita di un mondo magico

La visita, da effettuare solamente con un tour guidato, prevede solo il percorso di una piccola parte della gigantesca rete di gallerie minerarie, poco più di 3 chilometri (solo il 3% dell'intera area scavata) in cui si arriva fino a 135 metri di profondità. Si comincia al Pozzo Daniłowicz scendendo circa 400 gradini per arrivare alle gallerie e alle prime sale. La prima che si incontra è la Sala Copernico, dedicata al famoso astronomo polacco, che in un'occasione visitò anche le miniere. La sala fu costruita per celebrare il 500° anniversario della morte di Copernico, motivo per cui al centro di essa si trova una statua di sale che lo ricorda. Molto vicino alla Sala Copernico si trova la cosiddetta Camera di Janowice. Qui la protagonista è la principessa Kinga, a cui viene attribuita anche la scoperta delle miniere di Wieliczka. Si arriva poi alla Cappella di Sant'Antonio, la più antica conservata nella miniera di sale di Wieliczka, risalente alla fine del XVII secolo. Uno spazio dal grande significato spirituale e dall'atmosfera straordinaria dedicato a Sant'Antonio, patrono dei minatori. Passando per la Camera Sielec, dove vengono ricreati antichi metodi ed elementi del trasporto minerario, si giunge alla spettacolare Camera di Casimiro il Grande, dedicata ad un'altra figura storica di grande importanza per le miniere di sale di Cracovia, infatti al centro troneggia un enorme busto del re e anche alcune vecchie macchine usate per il trasporto del sale. Scendendo al secondo livello si può ammirare la Cappella di Santa Kinga, forse il luogo più suggestivo dell'intera miniera. Una sala decorata con bellissime sculture come quella di Giovanni Paolo II e scene bibliche come la Fuga in Egitto e l'Ultima Cena, ispirate all'opera di Leonardo da Vinci, che lasciano senza parole. Lasciando alle spalle la Cappella di Santa Kinga si entra nella Camera di Michalowice che sorprende per la sua impalcatura di legno che raggiunge un'altezza di oltre 30 metri. Si scende ancora e si raggiungono prima Camera Weimar, con la sua atmosfera romantica, poi la Camera Staszic, la più alta dell'itinerario con i sui 36 metri e, nel punto più profondo a 135 metri, la Cappella San Giovanni. La visita termina quindi nella Camera Warszawa, un'enorme sala che solitamente viene affittata per grandi eventi e che ospita un ristorante.