Le Islas Salvajes: riserva naturale semidisabitata tra Canarie e Madeira

di Redazione Itinerari
26 novembre 2023

Madeira_Salvajes

Le Islas Salvajes (Isole Selvagge) sono un piccolo arcipelago atlantico praticamente disabitato, composto da tre isole principali (Salvaje Grande, Salvaje Pequeña e Islote de Fora o Salvajita) e sei piccoli isolotti. La superficie totale non raggiunge nemmeno i tre chilometri quadrati. Si trovano a 290 chilometri da Madeira, 175 dalle Isole Canarie e 575 dalle coste del Marocco. Dal punto di vista geologico le isole appartengono alla regione Macaronesiana di origine vulcanica. Un territorio che comprende da nord a sud le Azzorre, Madeira, le Isole Selvagge, le Isole Canarie e Capo Verde. Dal punto di vista storico questo piccolo arcipelago è sempre stato motivo di contesa stra Spagna e Portogallo con quest'ultimo che ha ottenuto la sovranità di queste isole nel 1938. I primi ad arrivare su queste isole furono i navigatori portoghesi. In tempi più moderni le isole furono abitate occasionalmente da famiglie benestanti portoghesi che le utilizzavano come riserva di caccia. Successivamente queste isole furono vendute e l'acquirente fu il governo portoghese. Nel 1971 divennero poi proprietà del banchiere portoghese Luis Rocha che le rivendette allo stato portoghese e nello stesso anno furono dichiarate riserva naturale della Regione Autonoma di Madeira. LEGGI ANCHE - Sentiero dei Pescatori: viaggio di 200 chilometri nel Portogallo più selvaggio

Un autentico laboratorio di evoluzione

Sia per la loro posizione sia per il fatto di essere una delle più antiche riserve naturali d'Europa hanno fatto in modo che questo piccolo arcipelago rimanesse un paradiso praticamente incontaminato. Le isole infatti non sono dotate di strutture turistiche, e risultano quasi disabitate ad eccezione della più grande, la Salvaje Grandes, che ospita un gruppo di guardie inviato dalla marina portoghese per sorvegliare l'isola e per verificare i parametri scientifici stabiliti sulla terra e sull'acqua, e vigilare sulla fauna e sulla flora. Un luogo quindi quasi esclusivamente riservato a ricercatori e botanici che lo hanno definito "un autentico laboratorio di evoluzione che avrebbe affascinato Darwin, un paradiso per la fauna selvatica e un rifugio per alcune delle specie uniche della Macaronesia". Questa caratteristica è valsa a questo arcipelago proprio il soprannome di "Isole Galapagos dell'Oceano Atlantico settentrionale occidentale". Le sue acque sono tra le più pulite e cristalline di tutto il Vecchio Continente e i suoi fondali sorpresero anche il celebre Jacques Cousteau, che ammise di essersi ritrovato nelle acque più pulite e trasparenti che avesse mai visto. Tuttavia è possibile accedere a questo santuario naturale, ma è necessario richiedere un'autorizzazione speciale al Parco Naturale di Madeira, visto che l'accesso è limitato. Ci sono anche alcune compagnie delle Canarie che offrono escursioni durante tutto l'anno, che danno la possibilità di osservare la fauna marina composta prevalentemente da berte e procellarie.

Le tre isole principali

La Salvaje Grandes, di forma approssimativamente rettangolare, è la più grande delle Islas Salvajes. E' lunga un chilometro e mezzo per un chilometro e mezzo di larghezza, con coste molto ripide che ne rendono difficoltoso l'accesso. All'interno c'è un'ampia pianura dalla quale si stagliano tre promontori: Pico da Atalaia, dove è situato un faro, Pico Tornozelos e Pico del Inferno. Quando l'atmosfera è limpida, dai punti più alti è possibile scorgere nitidamente le coste di Tenerife. L'unico approdo dell'isola è Enseada das Cagarras, dove si trova una casa dove alloggiano le guardie della Riserva Naturale. Da lì due sentieri conducono all'alta pianura. La seconda in ordine di grandezza, con una superficie di soli 20 ettari, è Salvaje Pequeña o Pitón Grande, situata a sud-est della maggiore. L'isola è decisamente più bassa ed è circondata da banchi di sabbia che le permettono di raddoppiare la sua superficie a seconda della marea. È attiva una stazione di avvistamento del faro della Riserva Naturale, che funge da dimora delle guardie che risiedono qui da aprile a novembre, periodo in cui le condizioni del mare lo consentono, mentre in inverno quest'isola è quasi inaccessibile. Ancora più piccola è Islote de Fora o Salvajita con un'estensione di soli 8 ettari e un'altezza massima di 8 metri sul livello del mare. Questo minuscolo isolotto è praticamente incontaminato e ospita flora e fauna endemica, tra cui uno scarabeo il Deucalion oceanicum, che si po' trovare solamente qui.