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La Città delle Rocce di Adrspach-Teplice, in Repubblica Ceca

di Redazione Itinerari
10 ottobre 2023

adrspach

A volte la natura è capace di sorprendere quasi o forse ancora di più rispetto alle costruzioni dell'uomo. E' il caso della "Città delle Rocce" di Adrspach-Teplice, un nome che potrebbe trarre in inganno dato che si tratta di una zona costituita da imponenti e ripide formazioni rocciose di arenaria che gli agenti atmosferici hanno contribuito a modellare nel corso di milioni di anni facendo assumere forme davvero insolite come pilastri, colonne, mura e labirinti. Proprio per la loro particolarità queste rocce e ciò che le circonda sono associate a molte storie antiche e misteriose, che narrano di creature fatate del bosco, maghi e personaggi leggendari. Si trovano all'interno del triangolo formato dalla collina Cap e dalle città di Teplice nad Metují e Adrspach, e si estende per 17 chilometri quadrati quasi fino al confine con la Polonia. La zona, già conosciuta a livello turistico dal XIX e all'inizio del XX secolo, è stata dichiarata riserva naturale nazionale della Repubblica Ceca nel 1933. Nel 1991 al complesso è stata annessa la città di Broumov, un altro luogo di incomparabile bellezza della zona. LEGGI ANCHE - Il Castello di Predjama, costruito in una grotta

Un itinerario ad anello

La prima cosa che si incontra appena entrati Città delle Rocce è un immenso lago dalle acque cristalline e circondato dalla vegetazione e da un canyon di pietra. E' da qui che inizia il percorso che viene denominato “Il grande anello” che permette di arrivare in tutti i punti di interesse della Riserva Naturale. Naturalmente è possibile percorrere l'anello sia in senso orario che antiorario. Dal lato orientale si trovano la maggior parte delle formazioni rocciose più interessanti che spesso sono state battezzate con nomi particolari a seconda del loro aspetto. Lo scenario cambia una volta raggiunto uno dei luoghi più popolari del percorso, conosciuto come la "Porta Gotica". Questa porta artificiale si trova incastrata tra strette pareti rocciose e segna l'ingresso in strette gole. Ci si trova catapultati in quello che sembra a tutti gli effetti un labirinto, con passerelle che si insinuano attraverso le pareti incrostate di muschio di queste rocce monolitiche. Di tanto in tanto le fessure nella gola permettono di osservare anche altre incantevoli torri di roccia. Proseguendo ancora verso sud si arriva in una zona ricca di foreste e rocce con due cascate altamente scenografiche, chiamate "grande cascata" e "piccola cascata", caratterizzate anche da maestose grotte all'aperto. In zona c'è la possibilità di proseguire verso la cosiddetta Gola del Lupo, la parte di più selvaggia della riserva, caratterizzata da radure, foreste e anche paludi di torba. Tornando sul sentiero principale ci si trova di fronte ora alle rovine del castello di Strmen, un'antica fortezza difensiva che sfruttava la complessità delle formazioni rocciose. Nell'ultima parte del percorso si può godere di una prospettiva differente per osservare le torri di roccia dall'alto. Attraversando poi un luogo chiamato Gola Siberiana a causa del freddo del luogo si torna poi verso il punto di partenza.

Le formazioni rocciose

Come detto la particolarità del luogo è la presenza di rocce dalle forme più disparate che gli abitanti del luogo hanno battezzato con nomi particolarmente evocativi. Subito dopo l'inizio del sentiero si possono ammirare "La Brocca" e "Il cono gelato". Poi si incontra anche il fiume Metuje che ha un bellissimo e insolito colore arancione, che insieme alle rocce argentate crea uno scenario piuttosto stravagante. Il ruscello conduce alla parte più sorprendente della città rocciosa: "La Porta Gotica" che sembra come se tutte le mura e il passaggio fossero stati realizzati dall'uomo, anche se solo il cancello è la parte costruita. Lungo il sentiero si incontrano formazioni rocciose dai nomi bizzarri come "Bruco", "Ascia del macellaio" o "Golem". Tra i punti panoramici del percorso c'è il “Gran Panorama”, in posizione rialzata dal quale si può godere di una vista spettacolare sul parco. Le rocce più amate dai visitatori sono sicuramente "Il bacio" o "Il Sindaco e la sindachessa", "Il Pan di Zucchero" e "Il Dente di Gigante".