Galizia, sulla Strada dei Fari lungo la ‘Costa da Morte’
Un percorso di 200 chilometri in 8 tappe alla scoperta della selvaggia regione spagnola, seguendo le ‘sentinelle dei mari’ che aiutavano i navigatori a non naufragare
La costa della Galizia, in Spagna, è una delle più affascinanti e selvagge d'Europa. Fin dai tempi antichi queste zone erano conosciute per la loro bellezza naturale, ma anche per la pericolosità per marinai e navigatori, tanto da essersi meritata l'appellativo di ‘Costa da Morte’. Qui natura e cultura si fondono in un paesaggio incredibile, ricco di storia e tradizioni millenarie.
Un lato insolito e affascinante della Spagna, lontano dalle mete e dagli stereotipi più conosciuti. Da quando i Romani costruirono la Torre di Ercole nel I secolo d.C., che si può ammirare a La Coruña, questo tratto di costa è stato terreno fertile per la costruzione dei fari, le sentinelle dei mari che hanno sempre aiutato le navi a non naufragare.
È in questo contesto che nasce la Strada dei Fari o ‘Camiño dos Faros’, un percorso di 200 km che può essere percorso con tutti i mezzi, dall'auto al camper, dalla moto alla bicicletta e persino a piedi, per godere di uno spettacolo unico al mondo. Otto tappe che offrono l'opportunità di esplorare le affascinanti località costiere e i fari lungo il percorso che si snoda da Malpica a Cabo Fisterra che è anche il punto di arrivo del ben più noto Cammino di Santiago.
Prima Tappa: Malpica-Niñóns
La prima tappa del sentiero dei fari della Galizia inizia a Malpica, un affascinante paese di pescatori situato sulla costa atlantica. Malpica è famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline, perfette per rilassarsi e godersi il mare. Da qui parte il sentiero che conduce al Faro di Punta Nariga, una costruzione moderna e futuristica progettata dall'architetto Cesar Portela. Da qui, il sentiero si snoda lungo la costa, attraversando scogliere e spiagge selvagge prima di raggiungere l'incantevole villaggio di Niñóns, dove ci si può godere la tranquillità e il fascino di una tradizionale città costiera galiziana.
Seconda tappa: Niñóns-Ponteceso
La seconda tappa porta da Niñóns a Ponteceso, ridente cittadina situata alla foce del fiume Anllóns e si snoda lungo vecchi sentieri di cirripedi, nei quali si costeggia l'arenile di Niñóns, il molo di Santa Mariña, la cala di Barda e la salita al piccolo villaggio di Roncudo, dove si può ammirare il Faro di O Roncudo, che è costruito su una base di granito. Da lì si arriva al porto di Corme per poi dirigersi verso Balarés e le sue splendide spiagge sabbiose in un estuario pieno di vita e finire nelle terre di Ponteceso.
Terza tappa: Ponteceso-Laxe
Per la terza tappa si passa da una zona di estuario ad una costa di scogliera intermedia con piccole zone sabbiose come la spiaggia di Das Vacas, di sabbia fine, Rebordelo e San Pedro, per poi raggiungere Laxe, una bellissima cittadina costiera con spiagge di sabbia bianca e acque cristalline e un faro sul promontorio, simile a Roncudo, risalente al 1904. Laxe offre anche la possibilità di sport acquatici come il surf o semplicemente passeggiare per le pittoresche strade della città e gustare la deliziosa cucina locale.
Quarta tappa: Laxe-Arou
Si parte da Laxe per arrivare ad Arou, una piccola cittadina situata in un ambiente naturale privilegiato con un percorso costiero che passa accanto a lagune, spiagge e promontori che regalano splendidi panorami. Tra i luoghi più suggestivi del percorso c'è la Praia dos Cristais, la spiaggia dei cristalli, spiaggia di Soesto e la Casa do Alemán de Camelle.
Quinta tappa: Arou-Camariñas
La quinta tappa porta da Arou a Camariñas, pittoresca cittadina nota per la sua tradizione marinara e per i suoi merletti al tombolo. Si percorre un sentiero che porta a Santa Mariña e al Cimitero degli Inglesi, con la spiaggia di Trece, per proseguire poi attraverso le spiagge di Reira e A Balea. Si arriva quindi al faro di Cabo Vilán, il più antico della Spagna, ad eccezione della Torre d'Ercole, che fu costruito tra il 1854 e il 1896 ed è stato dichiarato monumento naturale. All'arrivo a Camariñas, non si può evitare di immergersi nella cultura e nella tradizione di questo affascinante villaggio di pescatori. Da non perdere la visita al Museo del Merletto.
Sesta tappa: Camariñas-Muxía
La sesta tappa inizia dall'estuario e attraversa Ponte do Porto, Playa do Lago, Merexo, Area Maior, Vilaverde e Borreiros. Si arriva poi nelle spiagge di Espiñeirido e Da Cruz per proseguire attraverso il santuario della Virxe da Barca, uno dei luoghi più sacri della Galizia, con un faro-faro e il belvedere Jesús Quintanal. Prosegui lungo i coídos fino alla spiaggia di Lourido e al parador nazionale da Costa da Morte, situato in una posizione imbattibile. L'arrivo è fissato a Muxía, città con uno splendido patrimonio artistico, dove spicca la Chiesa di Santa María, costruita nel XII secolo.
Settima tappa: Muxía-Nemiña
La settima tappa che parte da Muxía arriva a Nemiña, una piccola cittadina situata in un ambiente naturale impressionante. Lungo il percorso si passa dalla spiaggia di Moreira per poi visitare il Faro di Touriñán, costruzione storica del 1898 e nel suo nuovo faro del 1981, che si trova nel punto più occidentale della “Costa da Morte”, da dove si può godere di una vista mozzafiato sull'oceano e sul paesaggio aspro che circonda la costa. Nemiña, punto d'arrivo della tappa, è un'altra perla della costa
Ottava tappa: Nemiña-Cabo Fisterra
L'ultima tappa del Camiño dos Faros porta da Nemiña a Cabo Fisterra, letteralmente “la fine del mondo”. Il Faro è situato su una scogliera a strapiombo sul mare ed è considerato il punto più occidentale della Spagna, il luogo in cui anticamente si riteneva che finisse il mondo. Cabo Fisterra è anche il punto di arrivo del Cammino di Santiago, traguardo per molti pellegrini che lo percorrono in tutte le stagioni dell'anno e rimane uno dei siti più visitati di tutta la Galizia dopo Santiago de Compostela.