El Jem, il colosseo della Tunisia: alla scoperta del più grande anfiteatro africano
Costruito nel III secolo d.C. durante il periodo dell’Impero Romano, ha poco da invidiare al celebre monumento simbolo della Città Eterna
È un ‘colosseo’ benché si trovi in Africa e sia 'solo' terzo per grandezza dopo quello di Roma, comunque il più grande e meglio conservato, e di Capua, in Campania. L'anfiteatro romano di El Jem, l’antica Thysdrus, in Tunisia, è stato infatti realizzato dagli antichi romani come segno inequivocabile della loro avanzata civiltà e cultura e ancor oggi è un luogo di attrazione turistica e fa parte del patrimonio Unesco.
Sono tutti ‘colossei’
Il termine 'Colosseo' deriva dal latino colosseum, che significa "colosso" o "grande." Il nome si riferisce alla gigantesca struttura dell'anfiteatro, che all'epoca era uno dei più grandi edifici mai costruiti sia nell'antica Roma che in altre località soggetto all’Impero, simbolo della sua grandezza. Il Colosseo è divenuto famoso tuttavia non solo per la maestosa architettura ma anche per il ruolo importante che ha svolto come luogo di spettacoli e di sanguinarie lotte tra gladiatori, prima solo studiate e narrate, poi rese ‘visive’ dalle trasposizioni cinematografiche. Vale, per tutti, il film campione d’incassi ‘Il Gladiatore’ con Russel Crowe, ma anche alcuni film o serie tv che narrano la storia di 'Spartaco’.
Spettacoli da ‘stadio’
Non è facile calarsi nei panni di un romano o in quelli di un tunisino che si recavano in un gigantesco anfiteatro ad assistere ad un evento. Il concetto non è neanche paragonabile agli stadi dedicati agli spettacoli di oggi, arene diffuse in tutto il mondo che ospitano eventi sportivi o musicali. Esistevano alcuni anfiteatri, in Italia e in Europa, ma quello di El Jem è uno dei più grandi e dei meglio conservati fuori dall’Italia. Il colosseo di El Jem poteva ospitare fino a circa 35mila spettatori, un vero record per l'epoca, poco meno di 2mila anni fa, e per il luogo. Roma, che ricordiamo all’epoca era Caput mundi, invece, aveva e ha ancora l’anfiteatro più grande: potevano entrarci dai 50mila agli 80mila spettatori. Il colosseo di Capua, arrivava a circa 40mila ‘ingressi’.
Colossei: El Jem vs Roma
Tutti e tre questi grandi anfiteatri risalenti all’Impero Romano hanno un’architettura simile con un'arena centrale circondata da gradinate, utilizzata per vari spettacoli, tra cui quello dei gladiatori. Il Colosseo di Roma, il cui nome in realtà è Anfiteatro Flavio, in onore della dinastia degli imperatori Flavi che lo fecero costruire tra il 70 e l’80 d.C., tuttavia, oltre ad essere di dimensioni maggiori e più antico (I secolo d.C.) è più complesso nella sua struttura ed è famoso per il suo sistema di corridoi sotterranei e ‘ascensori’ che sollevavano gli animali e i gladiatori nell’arena.
Il Colosseo di El Jem fu costruito nel III secolo d.C., durante il regno dell'imperatore Gordiano I, al secolo Marco Antonio Gordiano Semproniano Romano Africano. La sua costruzione faceva parte della politica di ‘romanizzazione’ del Nord Africa. Dopo il crollo dell'Impero Romano, l'Anfiteatro di El Jem perse la sua funzione originale e subì un progressivo deterioramento. Nel corso dei secoli, molte delle sue pietre furono riutilizzate per la costruzione di edifici circostanti. Nel XIX secolo, durante il periodo di dominio coloniale francese in Tunisia, vennero intraprese iniziative di restauro. Oggi il Colosseo di El Jem è riconosciuto come patrimonio mondiale dell'Unesco ed è un gioiello archeologico tra i meglio conservati della Tunisia che merita di essere esplorato.
Come visitare il colosseo di El Jem
Il Colosseo o anfiteatro di El Jem, si trova nell’omonima città, nella parte orientale della Tunisia, a 120 chilometri a sud dalla capitale, Tunisi. L’aeroporto più vicino, dunque, è proprio quello di internazionale di Tunisi-Cartagine. Da lì è possibile prendere un treno fino alla stazione ferroviaria di El Jem: il Colosseo, situato nel centro della città e facilmente visibile, è facilmente raggiungibile a piedi. I biglietti per la visita si possono acquistare sul posto: è opportuno consultare i giorni e gli orari di apertura. Leggi anche: Archeotreno a ritroso nel tempo fino alla Magna Grecia
Gli altri anfiteatri italiani ed europei
Sotto il dominio dell’Antica Roma furono realizzati diversi anfiteatri. Tra questi oltre all’anfiteatro Flavio a Roma, e a quello tunisimo di El Jem, sopravvivono: Anfiteatro Campano o Capuano di Santa Maria Capua Vetere, in Italia, a circa 25 chilometri da Napoli, in Campania: risalente al I secolo d.C., ed è uno dei più antichi anfiteatri romani e, benché saccheggiato nei secoli (le pietre vennero utilizzate per altre costruzioni) parte della struttura è ancora visibile ed è un importante sito archeologico. Anfiteatro di Pompei si trova nella nota area archeologica della Regione Campania; essendo stato sepolto col resto della città durante l’eruzione del vulcano, è stato riportato alla luce ed è ben conservato. È uno dei più antichi anfiteatri romani conosciuti, realizzato nel 70 d.C. e quindi costruito prima del Colosseo di Roma. Ospitava circa 20mila persone.
Anfiteatro di Verona, in Veneto, conosciuto come l'Arena di Verona, rimaneggiato nei secoli, ospitava circa 30mila persone. Nel 1913 ospitò l’Aida di Verdi e da allora è ancora in uso per spettacoli e concerti di livello internazionale, non solo lirici, spesso trasmessi anche in mondovisione. Oggi può contenere dalle 15mila alle 22 mila persone, ma molto dipende dalle ‘dimensioni’ del palcoscenico. Anfiteatro di Arles, o Arena di Arles, nell’antica Gallia, in Francia, ospitava fino a 20mila spettatori: è ancora in buone condizioni ed è utilizzato per eventi. Anfiteatro di Mérida (15 mila spettatori), in Spagna, è ben conservato ed è visitabile come zona archeologica, patrimonio Unesco.