Dall'arte alla spiaggia, nove modi diversi di vivere Ginevra
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I più la conoscono per le sue prestigiose istituzioni, dalle Nazioni Unite alla Croce Rossa, o per le brillanti scoperte dei ricercatori del Cern. C’è chi invece la conosce come la città degli orologi, del cioccolato, delle banche e dello shopping più esclusivo. In realtà Ginevra è molto di più. Dimenticatevi quindi i luoghi comuni, e immergetevi nel viaggio.
1 Sulle acque placide del lago Lemano
Impossibile pensare a Ginevra senza il lago. Il modo più romantico per conoscere il Lemano è salire su uno degli otto battelli Belle Epoque della flotta Cgn che da un secolo e mezzo solcano queste acque. L’ammiraglia, La Suisse, risale al 1910, ma il battello più antico è il Montreux. Sui ponti si può cenare e godersi le cittadine che si affacciano sul lago nel tramonto infuocato, fino a incrociare un castello da fiaba.
Chi invece vuole restare sulla terraferma, può godersi le passeggiate sul lungolago, i ristoranti e i bistrot, o avventurarsi sul molo che porta proprio sotto il Getto d’acqua alto 140 metri, un simbolo che dal 1891 rappresenta l’identità, la vitalità e la capacità di guardare lontano di questa città.
improvvisare una partita di beach volley, prendere la tintarella o cenare: servizio self service, clima molto informale, tra piatti di prosciutto e melone, insalate o pentoloni fumanti di fondue. E ora c’è una nuova spiaggia. Aperta dall'estate 2020, la spiaggia “des Eaux-Vives” di sabbia e ciottoli è lunga 1315 piedi e si trova a dieci minuti dal centro. E’ attrezzata con docce, servizi igienici, un molo con bar e ristorante, comprende un giardino acquatico con piante rare e un parco che rappresenta una vera risorsa per la biodiversità della regione. Un rifugio per molte piante e animali, con l’ambizione di puntare al ritorno di specie sensibili alle porte della città.
Il lago di Ginevra è il più grande della Svizzera e, oltre a fornire l’80 per cento dell’acqua utilizzata, ha un alto potenziale di creazione di energia. Con il progetto "GeniLac", SIG (Services Industriels Genevois) ha creato una soluzione termica innovativa al 100 per cento rinnovabile, utilizzando l'acqua del lago di Ginevra per raffreddare e riscaldare gli edifici nel centro, come il palazzo dell'ONU, l'aeroporto internazionale e il Mandarin Oriental Hotel. Uno sforzo per ridurre le emissioni complessive di CO2 della città dell'80 per cento. E poi c’è il verde, una cinquantina di aree che offrono pace nel centro della città. Ginevra è orgogliosa dei suoi 310 ettari di parchi e 428mila piante, tra cui 40mila rose.
4 Una lunga storia
Di fondazione romana, prima della Riforma protestante Ginevra apparteneva al principe vescovo che controllava la città e i vigneti. La modernissima stazione ferroviaria Cornavin un tempo ospitava il deposito del vino. Ancora oggi si può fare una gita fuori porta (in 20 minuti col tuk tuk elettrico se ci si vuole concedere un’esperienza originale) e godere del paesaggio a vigneto di Satigny o fare un tour delle cantine dove degustare il tipico Chasselas. Per rileggere la storia della città bisogna invece fare visita alla cattedrale protestante di Saint Pierre, al sito archeologico e al Museo della Riforma.
Un simbolo di Ginevra è il Museo Patek Philippe: inaugurato nel novembre nel 2001, ospita una delle collezioni di orologeria più importanti e prestigiose al mondo. Circa 2.500 orologi, automi, oggetti preziosi e ritratti in miniatura su smalto invitano il visitatore a un favoloso viaggio attraverso cinque secoli di arte orologiera ginevrina, svizzera ed europea, oltre a proporre una panoramica della produzione di Patek Philippe dal 1839. Tra le chicche, calendari lunari, orologi in partenariato con Tiffany, un orologio donato alla regina di Danimarca nel 1866, o ancora il Calibro 89, nove anni di progetto per un totale di 1728 pezzi. Da non perdere anche un giro al Mamco, Museo di arte moderna e contemporanea, il più grande in Svizzera, e al vicino Meg, il Museo etnografico.
Il Museo internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa si trova di fronte al palazzo delle Nazioni Unite e propone un’esperienza unica,
una sorta d’iniziazione all’azione umanitaria. Non racconta solo 150 anni di storia, ma propone spunti sempre nuovi di riflessione grazie a mostre suggestive. La nuova esposizione permanente “L’Avventura umanitaria” è organizzata in tre spazi tematici concepiti da architetti di fama internazionale e di orizzonti culturali diversi: Difendere la dignità umana (Gringo Cardia, Brasile), Ricostruire il legame familiare (Diébédo Francis Kéré, Burkina Faso) e Limitare i rischi naturali (Shigeru Ban, Giappone). Una visita da vivere e condividere con dodici testimoni dei nostri tempi, con i quali è possibile interagire grazie alla realtà aumentata. Tappa fondamentale della visita è l’archivio dell’Agenzia internazionale dei prigionieri di guerra 1914-1923, iscritto al Registro della Memoria del mondo dell’UNESCO. Il Focus d’attualità permette invece di seguire le operazioni della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in tutto il mondo. Impossibile uscire dalla visita senza restare un po’ scossi. A pochi metri c’è un’altra testimonianza di grande impatto: nella piazza di fronte al palazzo delle Nazioni Unite (il più grande in Europa), tra gli zampilli d’acqua si erge la grande sedia senza gamba dell’artista svizzero Daniel Berset, il simbolo della mutilazioni e
dell’orrore delle mine anti-uomo. Una broken chair, questo il nome dell'installazione, come monito per tutte le coscienze.
laboratorio al mondo di fisica delle particelle ed è al confine tra la Francia e la Svizzera. Nato nel 1954 da 12 stati membri (oggi 23 più alcuni osservatori), fu ispirato a ideali altissimi: scoprire le origini dell’universo grazie a una ricerca destinata a usi puramente civili, non militari, delle scoperte, e a una loro libera e gratuita diffusione. Oggi raccoglie le migliori menti e offre visite gratuite. Ospita il tunnel sotterraneo di 27 chilometri, realizzato a circa 100 metri di profondità, dove oggi è in funzione il più moderno acceleratore di particelle (LHC), ultima generazione rispetto a quello costruito nel ’57. Tra le curiosità, non tutti sanno che il web nacque proprio qui, per rendere più veloci le informazioni tra colleghi. Oggi accanto al Cern si sta lavorando al Portale della Scienza, che aprirà in autunno ad almeno 300mila visitatori l’anno,
tante sono le richieste che arrivano ogg. Il progetto porta la firma di Renzo Piano.
automaticamente per un periodo di 24 ore dopo la prima degustazione. Il Choco Pass dà diritto a un piatto di degustazione diverso a seconda della cioccolateria che viene visitata, dai cremini e gli ovetti di Faverger al famoso pavé di Ginevra da Stettler, fino ai tartufi di Sweetzerland.
l'artigianato e gli antiquari nei vicoletti. L’impianto è piemontese, con la chiesa cattolica di Santa Croce, le piazzette ombreggiate con i chioschi dove bere il caffè, e le case a un piano dietro i portoni che nascondono giardini segreti. Qui tutto è a misura d’uomo: dalla panetteria Wolfisberg che da sessant’anni sforna premi, fino al maestro cioccolataio Philippe Pascoet, mentre Jean Kazès, 91 anni, è entrato nei guinnes col pendolo più lungo del mondo per l’hotel Cornavin. Il suo negozio è ancora aperto e realizza pezzi unici. Qui è bello fermarsi a tavola, come al Cafe de Négociants, grazie alla fantasia dello chef Romain Loiseau, allievo dello stellato Phipille Chevrier. Un esempio è il vitello tonnato in versione scomposta. E quando cala la notte, si può sperimentare l'atmosfera unica della zona grazie ai suoi numerosi bar alla moda conosciuti in tutta la città.
Con il city pass ci si può spostare con i mezzi pubblici, dal tram al filobus, fino al taxi boat, accedere a diversi musei, usufruire di sconti e ingressi speciali. Durante la bella stagione è possibile pranzare nei diversi cafè e bistrot del lungolago, dal Cottage Cafè alla Potinière, dove si possono gustare piatti freschi e veloci. Ginevra è anche ricca di hotel per il turismo congressuale e d’affari. Basta spostarsi dal centro per trovare occasioni migliori. Una novità è la formula
aparthotel del gruppo australiano Adina Hotels, da poco sbarcato in Svizzera. www.geneve.com www.mysvitzerland.com
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Impossibile pensare a Ginevra senza il lago. Il modo più romantico per conoscere il Lemano è salire su uno degli otto battelli Belle Epoque della flotta Cgn che da un secolo e mezzo solcano queste acque. L’ammiraglia, La Suisse, risale al 1910, ma il battello più antico è il Montreux. Sui ponti si può cenare e godersi le cittadine che si affacciano sul lago nel tramonto infuocato, fino a incrociare un castello da fiaba.
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2 La città dei giovani
Una città che si sveglia con la bella stagione, quando i bagni e le spiagge si riempiono di ragazzi. Un appuntamento classico è quello dei Bains du Paqui, un impianto balneare attivo fin dai primi del Novecento, dove tra piattaforme per i tuffi, vasche e moli, si può
3 All’insegna della sostenibilità
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Di fondazione romana, prima della Riforma protestante Ginevra apparteneva al principe vescovo che controllava la città e i vigneti. La modernissima stazione ferroviaria Cornavin un tempo ospitava il deposito del vino. Ancora oggi si può fare una gita fuori porta (in 20 minuti col tuk tuk elettrico se ci si vuole concedere un’esperienza originale) e godere del paesaggio a vigneto di Satigny o fare un tour delle cantine dove degustare il tipico Chasselas. Per rileggere la storia della città bisogna invece fare visita alla cattedrale protestante di Saint Pierre, al sito archeologico e al Museo della Riforma.
5 La città dei musei
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6 Le istituzioni internazionali
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7 Sulle tracce del Big Bang
Un’altra esperienza unica è la visita al Cern, Conseil européen pour la recherche nucléaire. E’ il più grande
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8 Il paradiso dei golosi
Un modo diverso per gustare la città è il Choco Pass. Costa 30 franchi svizzeri (6 per i bambini), consente di visitare e degustare i prodotti delle cioccolaterie convenzionate, è valido un anno dalla data di prenotazione e si attiva
9 Il paese nella città
A due passi dalla città c’è Carouge, la cittadina fondata nel 1760 dal re di Piemonte e Sardegna, dove il tempo rallenta per permettere il visitatore di trascorrere il tempo fra le bancarelle del mercato, i negozietti, le terrazze ombreggiate,
Informazioni
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