Le città storiche della Slovenia: in viaggio fra draghi, cioccolato e miniere

Un long weekend a Koper (Capodistria), Radovljica, Tržič e Idrija, passando per il lago di Bled. Cosa fare e cosa vedere in queste mete non lontane dall’Italia e vicine tra loro

di GLORIA CIABATTONI
11 gennaio 2025
Natura, cultura e tradizioni nelle città storiche della Slovenia

Natura, cultura e tradizioni nelle città storiche della Slovenia

In Slovenia per una breve vacanza o un long weekend, viaggiando in auto perché le mete non sono lontane dall’Italia e sono vicine fra loro, alcune non molto conosciute ma tutte con una particolarità che le rende uniche: sono le città storiche di Koper, Radovljica, Tržič e Idrija.

Capodistria, fra Venezia e Slovenia

Trieste è la porta d’accesso – d’obbligo una sosta nella grandiosa Piazza Unità d’Italia- e in meno di mezz’ora si arriva a Koper (Capodistria), la più grande città costiera della Slovenia con 53mila abitanti. Questa città adriatica, un tempo parte della Repubblica di Venezia, ci accoglie con piazze medievali, antichi palazzi in stile gotico-veneziano e vicoli suggestivi che raccontano secoli di storia.

Veduta aerea di Capodistria
Veduta aerea di Capodistria

Prima tappa Golden Loggia Koper, nella piazza principale di Capodistria, un gioiello storico e architettonico e non solo: è boutique del caffè, brunch bar, enoteca e pasticceria, con una grande varietà di dolci e dessert. E’ punto di ritrovo dei cittadini ma anche dei turisti, e qui si fa il primo incontro con le delizie locali, come i cioccolatini artigianali realizzati da noti maestri cioccolatieri, da gustare sulla splendida terrazza con una bella vista su piazza Tito. E’ il salotto buono cittadino, e il Palazzo Pretorio, con a lato l’Armeria e la Foresteria, ospita il Centro d’Informazione Turistica, cui rivolgersi per visitare il palazzo con le antiche sale, dove troviamo l’ufficio del sindaco, la sala per i matrimoni e un’antica farmacia. Nel palazzo c’era un tempo il ristorante Capris, frequentato fra il ’63 e il ’69 da Tito, e anche da Fidel Castro.

Il vicino Duomo, la Cattedrale dell’Assunta, risalente al XIIesimo secolo ha un bell’interno barocco e il campanile, ristrutturato nel giugno 2024, custodisce la campana di San Nazario realizzata a Venezia nel 1333. Il campanile è alto 54 metri e grazie ai comodi 205 gradini si arriva in cima per godersi il panorama, in particolare il grande porto, che di sera è tutto uno sfavillare di luci. Da piazza Tito in 5 minuti si arriva alla Fontana Da Ponte, in piazza France Prešeren, dove un tempo terminava l’acquedotto che riforniva la città, allora su un’isola. Già nel ‘400 c’era una fontana, che nel 1666 fu fatta ricostruire dal podestà Lorenzo Da Ponte, e decorata con piramidi, stemmi, facce di pietra e un recinto. La fontana fu utilizzata fino al 1898.

Piazza Tito a Capodistria
Piazza Tito a Capodistria

Ancora qualche minuto di passeggiata ed ecco Porta della Muda, unica rimasta delle mura cittadine, delle quali vediamo una piccolissima parte e una porta più piccola di mattoni. E’ proprio bella Porta Della Muda, in stile rinascimentale, coi suoi emblemi araldici tra i quali spicca il sole, che è anche nello stemma di Capodistria. E poi arriviamo sul lungomare e siamo in un'altra atmosfera, che sa di vacanza, con i moli e le imbarcazioni, le panchine, i caffè, i giochi per i bambini, e una zona per prendere il sole. Ma è ora di partite per un’altra tappa: Radovljica.

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Bled, il lago fatato

Il lago di Bled col castello sullo sfondo
Il lago di Bled col castello sullo sfondo

Si procede in direzione di Lubiana per 150 km, ma prima si fa una sosta al lago di Bled tra le Alpi Giulie e il Parco Nazionale del Triglav, che è l’essenza del romanticismo: uno specchio d’acqua con al centro un’isoletta dove sorgeva un tempio dedicato alla dea Vita e oggi c’è la chiesa della Madonna Assunta. Sullo sfondo vediamo il medioevale Castello di Bled, che domina il lago da uno sperone roccioso e si può raggiungere a piedi. Altrimenti si può fare una passeggiata lungo il perimetro del lago, sono 6 km con una florida vegetazione, popolati da cigni e anatre, vere signore di questo posto magico che una leggenda dice creato da una fata.

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Radovljica, la città del cioccolato

Radovljica, nel cuore delle Alpi Giulie, su una altura che domina la valle del fiume Sava, è la capitale slovena del cioccolato. Si può resistere a una vera fabbrica del cioccolato? No, ed eccoci in un locale storico, Radolška Čokolada, il regno della cioccolata, delle praline, dei cioccolatini ripieni, dove si può non solo assistere alla loro preparazione, ma anche partecipare a una vera e propria lezione di cioccolateria, dalla quale usciremo coi cioccolatini che abbiamo preparato! 

Oltre che col cioccolato, Radovljica affascina col suo fascino medievale, e il suo piccolo centro storico si racchiude intorno a Linhartov trg, la piazza del mercato, rettangolare, dedicata ad Anton Tomaž Linhart, drammaturgo e storico del Settecento, primo autore di commedie in lingua slovena. Troviamo edifici rinascimentali in pietra locale vulcanica e con affreschi ispirati alle attività del proprietario, dichiarati monumenti storici, ma anche botteghe artigianali e piccoli caffè. In fondo, un po’ nascosta, c’è la chiesa di San Pietro e vicino un presbiterio con un portico del XVI secolo, e un locale dove un tempo i sacerdoti vendevano il vino, la “taverna gotica”.

Il centro storico di Radovljica
Il centro storico di Radovljica

Nel centralissimo Palazzo di Radovljica, imponente edificio barocco, troviamo il Museo dell’apicoltura, importantissima in Slovenia, che sarebbe un peccato non vedere perché ci fa scoprire il mondo delle api. Si articola in tre aree: l’apicoltura in Slovenia, quella nel mondo e l’arte di affrescare le arnie, tipica della slovenia. Non si può resistere alla tentazione di acquistare mieli di diversi tipi, creme, saponi e prodotti a base di miele.

Tržič, forgiata da un drago

A meno di 20 minuti da Radovljica, tra le montagne, Tržič è una cittadina ricca di leggende, tradizioni e bellezze naturali, ed è una meta molto amata anche dagli escursionisti. All’ingresso della città ci accoglie un drago! E’ una grande scultura di ferro che pesa più di una tonnellata e vicino ha un uovo. Dice una leggenda che “Se un vecchio gallo fa un uovo, ne nasce un drago gigante”, e fu, secoli fa, il gallo di un fabbro a fuggire sul monte Košuta, e a fare uovo da cui nacque appunto un drago. Che vi si stabilì, ma crescendo diventò enorme e spezzò la montagna, scatenando un’enorme frana che seppellì i villaggi sottostanti. Per salvarsi, gli abitanti si precipitarono a valle, e dove si fermarono oggi sorge Tržič.

Drago
Il drago in ferro all'ingresso della città di Tržič

La cui storia è fortemente legata all’industria del cuoio e delle calzature, ma con la fine della Jugoslavia questa industria è scomparsa. Il centro storico è racchiuso fra due torrenti, il Mošenik e la Tržiška Bistrica, e curiosamente Trg Svobode, Piazza della Libertà, è una strada, sulla quale si affacciano i palazzi storici ottocenteschi. Nel 1811 un terribile incendio distrusse 150 case, oltre 60 officine e causò 75 morti. La ricostruzione fu lenta ma rispettosa delle antiche strutture, e dal 1985 il centro storico di Tržič è tutelato come monumento storico e culturale.

Sulla sponda sinistra della Tržiška Bistrica, dove c’è la gotica chiesa parrocchiale dell’Annunciazione, merita una visita la Kurnikova Hiša, l’unica casa tradizionale perfettamente conservata, dove viveva la sarta Mici Kurnik, e oggi ci regala un suggestivo spaccato sulla vita di un tempo. La casa, su tre piani, ha più di 250 anni e fu ristrutturata dopo l’incendio del 1811. Su un edificio molto vicino, ci incuriosisce un’iscrizione che parla di Presepi, ‘Galerija Ribnikar – Tekčeve jaslice’ (Indirizzo: Cerkvena ulica 2a 4290 Tržič). Si suona, ci aprono, ci troviamo non in un museo come ci si può aspettare, ma in una casa, dove troneggia un enorme bellissimo presepe meccanizzato, vanto di Vinko Ribnikar (scultore), che custodisce con amore questa opera realizzata dal padre Jože, classe 1902, morto nel 1970: calzolaio, dopo il lavoro intagliava le statuine. Il Presepe è una vera opera d’arte ed è visitabile in ogni stagione tutti i giorni dalle 9 alle 19, inclusi sabato, domenica e festivi.

Idrijka, miniere e merletti

La Galleria di Antonio nelle vecchie miniere di mercurio
La Galleria di Antonio nelle vecchie miniere di mercurio

Meno di un’ora e un quarto d’auto e arriviamo a Idrija, patrimonio Unesco, sorta in funzione delle miniere di mercurio, che dal 1490 – quando fu trovato qui il prezioso metallo presente, caso più unico che raro nel mondo, sia in forma liquida che solida, sotto forma di cinabro - e per 500 anni l’hanno resa importantissima. Si edificarono scuole, palazzi, un teatro e il castello di Gewerkenegg per ospitare gli uffici della miniera, che ha registrato solo due incidenti gravi in 500 anni di attività, cessata nel 1995. Equipaggiati con caschetto e giaccone impermeabile, si entra dalla Galleria di Antonio, scavata nel 1500, seguendo Joseph, folcloristica guida già minatore, che con un italiano tutto suo ci introduce nel mondo sotterraneo, fra cunicoli e anfratti nei quali manichini molto realistici riproducono la vita dei minatori. Percorriamo in un’ora e mezza 1.200 metri di gallerie scendendo per un centinaio di metri, solo un piccolo tratto dei 700 km di gallerie, che in parte arrivano alla profondità di 400 metri, e dove sono stati scavati oltre 3 milioni di metri cubi di minerale e terriccio. Un’esperienza molto coinvolgente, che si fa in tutta sicurezza e piacerà molto anche ai più piccoli.

I merletti a fusello tipici di Idrija
I merletti a fusello tipici di Idrija

Un’altra caratteristica di Idrija sono i merletti a fusello, o tombolo, e nel 1876 fu aperta la Scuola di Merletto, merletti da vedere al Museo Civico di Idrija. Un consiglio pratico: andare al Centro visitatori (Prelovčeva ulica 5; www.visit-idrija.si) nel centro cittadino, dove si possono avere tutte le informazioni per conoscere la città, ma anche per visitare il Geoparco di Idrija, dove vi sono dimostrazioni didattiche sulla storia del territorio molto interessanti anche per i bambini, per i quali ci sono libri appositi. Ma al Centro visitatori troviamo anche informazioni sui merletti e su dove acquistarli. Non solo: si possono avere buoni indirizzi anche per esperienze di Wine Tasting, per conoscere i vini della zona abbinati ai prodotti tipici, (ottimi i formaggi) in aziende, agriturismi e locali vicini. Magari per portarci a casa un buon ricordo di questa vacanza.

Info: www.slovenia.info