Alsazia e Lorena: gioielli di Francia tra storia e bellezza
Da Colmar a Nancy, passando per Riquewihr e Strasburgo. Perdersi tra cascate di fiori, tetti spioventi e corsi d’acqua. Paesaggi pittoreschi nel solco di un glorioso passato
Cascate di fiori alle finestre, pareti dipinte in colori pastello, tetti spioventi, lo scorrere dell’acqua nei canali che rallegra l’atmosfera dei borghi, piccoli ma estremamente curati.
L’Alsazia, nella regione Grand Est della Francia, è il mondo delle fiabe, preso d’assalto dai turisti soprattutto nel periodo natalizio per i mercatini più famosi d’Europa. Tuttavia, a chi davvero volesse assaporare la magia di questi luoghi consigliamo di escludere i mesi intensi di dicembre e agosto, optando per la primavera, l’inizio dell’estate o l’autunno.
La prima meta del tour nel Grand Est è Colmar, che si raggiunge dall’Italia anche in treno attraversando la Svizzera. Chiamata la Petite Venise per la presenza dei numerosi corsi d’acqua che si snodano tra le casette pittoresche, Colmar fa innamorare tutti coloro che vi trascorrono qualche giorno, immersi in un’atmosfera surreale. Da appuntare in agenda le Marché Couvert, dove gli stessi abitanti acquistano i prodotti tipici della zona; i Musei Bartholdi e Unterlinden, nonché la neogotica Collegiata di San Martino; la passeggiata nei vicoli e nei quartieri che prendono il nome dagli antichi mestieri qui praticati, volendo anche con una gita in barca.
Da Colmar ci si sposta verso Strasburgo, altra tappa fondamentale per chi visita l’Alsazia; sulla strada dell’andata vale la pena fare tappa dapprima a Riquewihr, il minuto e grazioso borgo che ha ispirato gli scenografi del film Beauty and the Beast con Emma Watson; continuando sulla stessa via si raggiunge Ribeauvillé, incantevole cittadina tipicamente alsaziana. Qui vicino si erge su uno sperone di roccia il maestoso Château du Haut-Kœningsbourg, restaurato a inizio Novecento.
A Strasburgo si viene accolti dalla vivacità di una città internazionale, doppiamente riconosciuta sito Unesco (nel 1988 la Grande Île e nel 2017 la Neustadt), oltre che sede del Parlamento europeo. Ciò che caratterizza il capoluogo è la molteplicità di stili e di epoche, che partendo dall’Alto Medioevo e dal noto quartiere della Petite France arriva sino alla contemporaneità. Da non perdere: i quartieri dei conciatori, dei pescatori e dei mugnai; l’università e la biblioteca (la seconda più grande della Francia); i Ponts Couverts; i numerosi musei; Place de la République e il Parco dell’Orangerie, con i monumenti principali.
Arriviamo dunque in Lorena, dove è d’obbligo la visita a una cristalleria, trovandoci proprio nella patria del cristallo e della sua lavorazione artigianale. La piazza principale di Nancy, dedicata a Stanislao Leszczynski, duca di Lorena, sino all’autunno la sera si abbellisce grazie al video mapping proiettato sugli eleganti palazzi che la incorniciano. La città è nota anche per via dell’Art Nouveau, che raggiunse la sua massima espressione, specie nell’originale Villa Majorelle. Per rilassarsi si può invece trascorrere un piacevole pomeriggio presso Nancy Thermal, inaugurata ad aprile dello scorso anno e oggi tra le più attrezzate della Francia.
Info: www.france.fr/it; www.explore-grandest.com