Alla scoperta delle Isole Åland, l’arcipelago autonomo tra Svezia, Finlandia e Russia

Culturalmente e linguisticamente affini alla Svezia, politicamente appartengono alla Finlandia che a sua volta ha fatto a lungo parte dell'Impero Russo. Una destinazione affascinante tra storia e natura

di REDAZIONE
7 febbraio 2024
Una vista aerea

Una vista aerea

A metà strada tra Svezia e Finlandia nel Mar Baltico, in quello che è conosciuto come Golfo di Botnia, si trovano le Isole Åland (Ahvenanmaa in finlandese). Ciò che rende speciali queste isole è il loro status autonomo, anche se politicamente fanno parte della Finlandia. Hanno però la propria bandiera, i propri sigilli, la propria polizia, dispongono addirittura di un proprio dominio internet e sono membri del Consiglio nordico, che comprende tutti i paesi nordici, oltre le Isole Faroe e la Groenlandia. Inoltre la lingua ufficiale è lo svedese e non il finlandese.

La storia delle isole

Åland significa “terra dei fiumi“, anche se non ce ne sono molti sulle isole. I primi resti archeologici della presenza umana su questi territori risalgono al 2.500 a.C. Storicamente le isole appartenevano alla Svezia fino a quando furono cedute, insieme alla Finlandia, alla Russia con il Trattato di Fredrikshamn nel 1809. Per i successivi 100 anni, i russi tentarono di mantenere una presenza militare sulle isole, ma inglesi e francesi si opposero fermamente e ottennero tramite un trattato la smilitarizzazione delle isole. Dopo la separazione della Finlandia dall’Impero Russo gli abitanti delle Åland temevano di perdere il loro stile di vita, la lingua e la cultura svedese e tentarono di annettersi alla Svezia tramite un referendum, ma la Finlandia rifiutò, offrendo tuttavia l’autonomia di cui godono ancora oggi.

Le isole e la capitale Mariehamn

Ci sono quasi 300 isole nell’arcipelago delle Åland, di cui però solo 8 sono abitate. Ci sono poi 6.000 isolotti rocciosi che rendono pericolosa la navigazione in quelle acque. Il gruppo di isole è collegato a est con un altro arcipelago, Åboland, che si estende fino alla costa della Finlandia.

A ovest, le isole distano solo 38 km dalla costa svedese. L’isola più grande è Fasta Åland, dove risiede il 90% dei 26.700 abitanti dell’intero arcipelago. La capitale, Mariehamn, si trova naturalmente a Fasta Åland nella parte meridionale. La città prende il nome da Marija Aleksandrovna, consorte dello Zar Alessandro II, un’eredità russa, così come i tigli che fiancheggiano le sue ampie strade.

La maggior parte dei negozi, bar e ristoranti si trovano sulla strada pedonale Torggatan, nella zona centrale della città. Qui si trovano anche il Parlamento, il Municipio e altri edifici governativi. Tra i punti più suggestivi della cittadina c’è sicuramente il suggestivo quartiere di pescatori di Sjökvarteret. Lungo il suo molo dove sono allineate le tradizionali golette e alla fine è possibile ammirare la piccola cappella dei marinai.

Il Museo Marittimo delle Åland conserva navi che illustrano l’eredità storica di queste isole legate al mare, e completa l’esposizione con un’infinità di navi all’interno di bottiglie, bauli e altri reperti di interesse. Accanto al museo è ancorato il Pommern, famoso veliero trasformato in museo, costruito inizialmente nel 1903 e appartenuto a Gustaf Erikson.

Passeggiata medievale a Sund e la fortezza di Bonarsund

Più a nord di Mariehamn si trova Sund, dove si può percorrere un lungo un sentiero che collega tre delle località più antiche dell’arcipelago. Da un lato, Kastelholms Slott, un castello medievale che gli svedesi costruirono su un isolotto, con diverse torri che raggiungono i 15 metri e mura di granito rosso.

Nelle vicinanze è possibile visitare il Fängelsemuseet Vita Bjorn, che dopo essere stato una prigione per 200 anni, è oggi un museo. A sud, Jan Karlsgärdens è un vero e proprio museo a cielo aperto con un’imponente campagna punteggiata da tradizionali edifici del XVIII e XIV secolo e grandi mulini a vento.

Un’altra grande attrazione dell’isola di Fasta Åland è la fortezza russa di Bonarsund, un enorme complesso militare, costruito in mattoni e rinforzato con suggestivi blocchi ottagonali. Il lavori iniziarono nei primi anni del 1800, ma la fortezza rimase incompiuta. Nonostante questo la struttura è davvero impressionante a partire dal Huvudfästet (forte principale), fino alla torre Brännklint e il belvedere Notvikstornet.

Le altre isole

Se si è alla ricerca di qualcosa di meno convenzionale è possibile visitare le numerosissima altre isole delle Åland. Coperte da foreste di betulle e collegate da traghetti (oltre che da ponti occasionali), queste isole sono attraversate da strade tortuose, piste ciclabili ed escursionistiche e canali infiniti e meritano di essere esplorate.

L’arcipelago settentrionale comprende Kumlinge, Lappi, Brändö e Jurmo; quello meridionale, Föglö, Sottunga e Kökar. Ognuna ha una sua peculiarità: Brändö conta infatti più isole (1180) che abitanti (500); Föglö è il comune più grande dell’arcipelago, dove vivono più dipendenti pubblici che agricoltori. Kökar è un’isola rocciosa dall’aria piacevole e inospitale, sospesa all’estremità meridionale dell’arcipelago.

Kumlinge riceve raramente visitatori, ma è amata per le sue foreste tranquille e i sentieri poco frequentati. E a Vardö, “l’isola dei guardiani”, sulla collina più alta venivano accesi dei falò per avvertire di possibili minacce. Ci sono poi Degerby dove ammirare la Sankta María Magdalena Kyrka, un edificio neogotico del XIV secolo e Hamnö dove c’è Sankta Anne Kyrka che sorge sulle rovine di un monastero francescano medievale.