Esplorando Capri dall'alto, tra panorami mozzafiato e profumi inebrianti
L’isola più bella del Mediterraneo è tornata prepotentemente sotto le luci della ribalta: quest’anno più che mai piazzetta, Grotta Azzurra e Faraglioni, i luoghi iconici di Capri, sono lo sfondo per selfie e reel dei vip di tutto il mondo, oltre che di migliaia di turisti.
Poi c’è ’l’altra’ Capri tutta da scoprire, ed è una ’scoperta’ sempre piena di magia. Una passeggiata in paradiso comincia proprio dalla piazzetta, possibilmente di buon mattino: ci si allontana man mano verso villa Jovis, nella punta est: un’oretta di cammino fra il verde intenso e i profumi della macchia mediterranea e l’azzurro di mare e cielo. A una svolta della strada, una targa ricorda 'Carmelina, bella divulgatrice': tra custode dei resti e titolare di un bar, nei primi anni del secolo scorso raccontava storie e leggende sull’imperatore Tiberio ai visitatori anche celebri. Perché villa Jovis, la villa di Giove, altro non è che il sito con i resti della villa dell’imperatore (nella foto). Dall’alto del monte che porta lo stesso nome, il panorama è maestoso, gli strapiombi anche (leggenda vuole che facesse buttare giù gli oppositori) anche, e le rovine danno l’idea della grandiosità in epoca romana. Prima che faccia troppo caldo, è l’ora di tornare in paese seguendo uno dei diversi percorsi possibili, per ammirare altri scorci nascosti di scenari naturali, poi le straduzze bianche piene di negozi dai nomi altisonanti e raggiungere i giardini di Augusto, da cui ammirare un altro panorama straordinario, con i faraglioni visti dall’alto.
Si parte invece da Anacapri per ’l’altra vetta’, il monte Solaro, (si raggiunge comodamente in funivia), per un altro panorama indimenticabile che abbraccia tutta l’isola. Bisogna abbassare lo sguardo, e fissare il pavimento, per un altro Paradiso sorprendente: quello del pavimento di maiolica della chiesa di San Michele Arcangelo, vero capolavoro che racconta il paradiso e il peccato originale. Di paradiso in paradiso, l’ultima tappa è Villa San Michele, la casa museo del medico svedese Axel Munte, ricca di reperti archeologici: la leggenda vuole che si esprima un desiderio, appoggiando la mano sulla Sfinge e guardando il mare, e il desiderio si avvererà. Ma il giardino è la vera meraviglia, con la sua spettacolare passeggiata sotto il loggiato a strapiombo. C’è poi un altro aspetto della Capri vera, genuina da scoprire, che è quello dell’ospitalità. Un esempio perfetto è quello di Villa Marina, hotel ricavato da una autentica villa caprese poco distante dal porto, ottimo punto di partenza per esplorare ’isola. Lusso, informalità e storia si mescolano, ad esempio nei nomi delle camere che spiegano i tanti personaggi locali, nella cucina che valorizza gli ingredienti del territorio, nella spa che propone, fra gli altri, i trattamenti con uno dei profumi tipici dell’isola, il limone. E poi c’è il panorama, un piccola fetta di paradiso dalla finestra.