Con l'arrivo della bella stagione i moltissimi appassionati di trekking possono scatenarsi nel percorrere i numerosissimi sentieri e percorsi di cui è costellato tutto il territorio italiano. Tra gli itinerari più suggestivi e con una grande storia alle spalle troviamo l'
Antica Via del Sale o
Via del Mare, un percorso che attraversa l’
Appennino Ligure da nord a sud, da
Varzi nell’Oltrepò Pavese fino al mare e più precisamente fino a
Portofino nel Golfo del Tigullio o
Camogli nel Golfo Paradiso, attraversando quattro province (Pavia, Alessandria, Piacenza e Genova). Lunga 85 chilometri, l'Antica Via del Sale viene normalmente suddivisa in 4 tappe, per una media di percorrenza di 20 chilometri al giorno per un dislivello totale di quasi 7.500 metri. Occorre quindi una discreta preparazione fisica per affrontare il cammino, ma rimane comunque alla portata di chiunque ami camminare e, visto che il percorso non presenta particolari difficoltà se non i numerosi tratti di salita per arrivare in quota. Si percorrono vecchie mulattiere, attraverso territori impregnati di un fascino antico e selvaggio in una natura per lunghi tratti incontaminata e lo spettacolo che offrono i panorami dei crinali appenninici ripaga di ogni sforzo.
Le origini della Via de Sale
Questo cammino ha origini antiche e il nome deriva dall'utilizzo che veniva fatto di questa importante arteria commerciale, a partire dall'epoca romana e fino al medioevo, che consentiva il trasporto del sale dalle coste liguri fino all'entroterra e nelle zone della Pianura Padana. Un elemento di particolare importanza che consentiva la conservazione dei cibi, la produzione del formaggio e la concia delle pelli. Quelle stesse mulattiere percorse oggi da turisti e appassionati di trekking, un tempo erano le vie percorse dalle carovane di muli carichi di sale e da commercianti. Poter completare questo percorso vale quindi un autentico tuffo nel passato oltre ad essere un momento di evasione dalla vita frenetica di città.
La prima tappa: da Varzi a Capanne di Cosola
Il cammino inizia nel borgo medievale di
Varzi, nell'Oltrepò Pavese. Una volta abbandonato il
Torrente Staffora, si comincia subito a salire, per quella che sarà la tappa più impegnativa di tutto l'itinerario. Il primo centro che si incontra è quello di
Monteforte, per poi arrivare a
Castellaro. Abbandonato anche questo piccolo centro la salita si fa più impervia attraverso un bosco di faggi prima e di abeti poi, fino a raggiungere la vetta del
Monte Chiappo a quota 1700 metri, il punto di crocevia tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna da dove si può ammirare uno spettacolo unico in tutte le stagioni dell'anno. Inizia la discesa verso
Capanne di Cosola dove pernottare per la notte.
La seconda tappa: da Capanne di Cosola a Torriglia
Lasciata alle spalle il punto di partenza del secondo giorno Capanne di Cosola, si sale verso la cima più alta della tappa, il
Monte Cavalmurone. Si prosegue poi camminando sempre in cresta raggiungendo di seguito le altre vette in successione, da
Monte Carmo al
Monte delle Tre Croci, fino poi a scendere al valico di
Capanne di Carrega, dove è possibile rifocillarsi nell'agriturismo presente. Si risale poi verso il
Monte Antola, entrando così in territorio ligure e dalla cui cima s può ammirare un panorama unico della costa genovese. Nenna discesa ci si imbatte nel
Lago del Brugneto. Più avanti, dopo aver superato il Monte Prelà, si arriva al termine della tappa la cittadina di
Torriglia.
La terza tappa: da Torriglia a Uscio
Da Torriglia occorre risalire attraverso i boschi per raggiungere il
Monte Bado e poi in successione il
Monte Colla e il Monte
Castelluzzo sempre camminando sui crinali. Una volta intrapresa la discesa la strada si fa più facile con gli ultimi chilometri tutti su asfalto per raggiungere il piccolo paese di
Uscio, e passare l'ultima notte prima dell'ultima tappa.
La quarta tappa: da Uscio a Portofino o Camogli
L'ultimo tratto della Via del Sale o Via del Mare come viene chiamata da queste parti, è il meno difficoltoso e il più bello dal punto di vista paesaggistico visti che ci si arriva al mare. Da Uscio si entra ben presto nel
Parco Naturale Regionale di Portofino. Arrivati verso
Pietre Strette e il Monte di Portofino è possibile operare una scelta, se concludere il cammino nel cuore del
Golfo Paradiso a
Camogli o dall'altro lato del promontorio nel
Golfo del Tigullio a
Portofino. In entrabi i casi le località di destinazione rappresentano quanto di meglio questa zona della Liguria possa offrire e una degna conclusione di un itinerario appagante e spettacolare in ogni suo aspetto.