Dal Louvre di Abu Dhabi al Museo del futuro di Dubai, il domani è qui

di MONICA GUZZI
20 marzo 2022
museofuturo

museofuturo

L'importante è esagerare, cantava Enzo Jannacci. Lo sanno bene a Dubai, non a caso ribattezzata la città dei record. La “capitale morale” degli Emirati Arabi Uniti – quella politica è la fascinosa e colta Abu Dhabi – nota per i negozi di lusso, gli hotel a sette stelle, i palazzi avveniristici e la vivace vita notturna, negli anni prima del Covid aveva addirittura inaugurato un ministero della Felicità. Per realizzare sogni, come quelli dei tanti vip che qui trovano un rifugio dorato come fece un tempo Diego Armando Maradona. Oggi, grazie a una doppia economia, che consente a tutti di farle visita anche a prezzi più contenuti, per esempio mangiando nei giganteschi mall dove si può trovare di tutto, è diventato un sogno alla portata di tutte le tasche. O quasi.

L'Expo delle connessioni

Complice Expo Dubai 2020 (dall'anno in cui l'evento fu bloccato dalla pandemia), la prima esposizione universale che si svolge in un paese arabo e che nel solo Padiglione Italia ha portato più di un milione e 100mila visitatori. Se Expo, 192 padiglioni ispirati al tema “Connecting minds, creating the future” in programma fino a fine marzo (ma potrebbe essere prorogata) su un'area estesa il doppio del Principato di Monaco e una grande cupola con schermo a 360 gradi con una capienza di diecimila persone, rappresenta un'occasione valida per riportare a Dubai chi ci è già stato, tanti sono i motivi per vederla per la prima volta.

Grattacieli da record

Dal bel mare del Golfo Persico a due passi dai grattacieli fino alle dune arancioni del deserto, ma soprattutto uno skyline unico, quello dei suoi edifici da primato. Come quelli della Palma, costruita fra il 2001 e il 2006 su un'isola artificiale dall'omonima forma, o l'hotel Atlantis, dove una camera costa seimila dollari a notte, o ancora La Vela, col suo sette stelle da diecimila dollari a camera: qui ha soggiornato anche Cristiano Ronaldo. Ma il vero record è quello della torre Burji Khalifa, l'edificio più alto del mondo con i suoi 828 metri e due terrazze panoramiche al 124esimo e 125esimo piano che ogni giorno attrae migliaia di turisti. Alla base dell'imponente torre, ristoranti e spettacoli, come le fontane danzanti e i negozi del Dubai Mall.

Il futuro è qui

Nella città che corre, dove basta entrare in un centro commerciale per farsi una sciata sulla neve mentre fuori ci sono 40 gradi, l'ultimo nato non poteva che essere il Museo del Futuro, un edificio iconico inserito dal National Geographic nella lista dei 14 più belli al mondo per la sua architettura originale, dedicato alla realtà virtuale e allo spazio, con un'astronave che vi atterra dentro ormai diventata virale nei video. Ma Dubai è anche la città dei pescatori che fece la sua fortuna agli inizi del Novecento con la scoperta delle perle naturali, soppiantata a metà del secolo dalle perle artificiali del Giappone e poi capace di risollevarsi grazie alla scoperta del petrolio ad Abu Dhabi: fu così che per quelli che oggi sono gli Emirati Arabi Uniti, nati nel 1971 da un patto a sette, cominciò un'altra storia.

Il vecchio e il nuovo: la Cornice

Il passaggio tra il vecchio (esiste ancora una città vecchia dove vivere il rito del caffè di zafferano e cardamomo servito coi datteri, addentrarsi nei souk delle spezie e dell'oro, fare un giro in barca sul Creek o visitare la moschea) e il nuovo a Dubai ora ha un simbolo architettonico altamente evocativo, la Cornice, un moderno arco che ricorda quello della Defense a Parigi. Come tutto il resto, anche The Frame punta sulle dimensioni: una faraonica struttura in vetro e acciaio con un ponte panoramico a 150 metri d'altezza. Una vista mozzafiato su un paese di 10 milioni di abitanti, di cui 3,8 sono concentrati a Dubai: di questi, solo 200mila sono i nativi. Una tratto cosmopolita facilmente leggibile nella cucina internazionale e nella tolleranza nei confronti delle abitudini di chi arriva da fuori.

La moschea di Abu Dhabi

Più rigide sono invece le norme soprattutto riservate alle donne che entrano nella colossale moschea di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti. La bianca moschea di Sheikh Zayed, in grado di ospitare più di trentamila fedeli, è la più grande del Paese e la quarta al mondo: più di mille colonne di marmo di Carrara, il tappeto per le preghiere e il lampadario placcato d'oro da primato. Qui il misticismo si mescola agli affari dei centri commerciali, dove è possibile acquistare una tunica in grado di coprire ogni centimetro di pelle rimasta improvvidamente scoperta e assicurarsi l'ingresso senza difficoltà, oppure, al termine della visita o della preghiera, mangiare un McArabian da McDonald's.

Il Louvre: la grande bellezza

Ma la vera sorpresa di Abu Dhabi è il Louvre. Prima una tappa d'obbigo è al forte di Al Hosn, il palazzo delle tradizioni: l'edificio più antico della città (il corpo centrale di fine '700 fu ampliato nel 1939) con le sue linee geometriche perfette, si sposa in maniera naturale ai grattacieli che si affacciano sulla piazza, in un contrasto perfetto di luci e ombre, pieni e vuoti, dove cilindri, parallelepipedi e piramidi creano un effetto quasi metafisico. Un altro ponte ideale tra passato e futuro come il Louvre, .un museo di arte e di civiltà realizzato sull'isola di Saadiyt. Chi entra vi trova molto di più di una dependance del Louvre parigino, dove le etichette di ogni capolavoro in mostra sono datate in base alla nascita di Cristo al posto di quella di Maometto. Un allestimento pulito in una cornice mozzafiato, progettata come una medina araba sotto la vasta cupola argentata dall'architetto francese Jean Nouvel, vincitore del premio Priztker. Lungo le sale, pezzi di grande qualità che raccontano la storia della grande bellezza del mondo, dalle civiltà più antiche ai giorni nostri. Un nastro che si srotola dalla civiltà egiziana, greca e romana a quelle orientali, per arrivare fino a Van Gogh, riscoprire Monet e Manet, e approdare in un tuffo dai fiamminghi a Mondrian e Rodin. Info: www.expo2020dubai.ae www.atthetop.ae www.enjoydestinations.it