Cilento, una terra da sogno tra mito e leggende: mare, cibo e natura sono al top
Dalla costa agli Alburni, un ambiente unico Patrimonio Unesco. E ai fornelli ci si diletta tra verdure, pesce e formaggi in un trionfo di specialità che hanno ispirato il creatore della dieta mediterranea, Ancel Keys
I più bravini, a spasso tra storia, miti, arte, filosofia e archeologia, ricorderanno forse Parmenide e Zenone e la scuola di Elea. O il quinto libro dell’Eneide, quando il dio del Sonno fa precipitare il nocchiero di Enea con tanto di timone in mare vicino a quel capo che poi avrebbe preso il suo nome, Palinuro. O la stupenda Tomba del Tuffatore, uno dei pezzi forti del museo di Paestum circondato dai resti dei templi meglio conservati al mondo.
E chi non conosce poi Marina di Camerota? Eccola, una delle più note e ambite mete del turismo balneare con le ampie spiagge sabbiose o di roccia e con quelle caratteristiche insenature in cui l’acqua è turchese e cristallina. I viaggiatori gourmet citeranno subito la piana del Sele e le sue epiche mozzarelle di bufala perché la ricchezza di sapori della Campania ha pochi uguali in Italia. Chi l’ha provato, vi racconterà, per dirne solo una, di avventure emozionanti come il rafting, che a proposito di Campania vi parrà un po’ strano, e invece... Insomma, in una parola: Cilento. Una parola che racchiude e dispiega tutte le magie di una terra grande: occupa con il Vallo di Diano, la fertile conca – nella notte dei tempi era un lago – che si spinge ai piedi degli Alburni e con cui un tempo faceva in realtà parte della Lucania, una considerevole fetta della provincia di Salerno, appunto verso sud e verso la Basilicata: non a caso, del resto, insieme costituiscono il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, oasi naturalistica riconosciuta Patrimonio Unesco, 215mila ettari che comprendono anche le Oasi marine protette di Punta Licosa e Punta Infreschi. Una terra grande, ma una grande terra, da visitare e gustare quando si può perfino con il contagocce, per non perdere nessuna (o meno possibile) delle eccellenze che sa regalare. A partire dal mare, già, ’il blu che allunga la vita’ dice senza timore di esagerare lo slogan che si legge sulle guide, e che può essere confermato da chi ha scelto queste coste, tra spiaggette e falesie o piccole incantevoli rade che si raggiungono solo via mare, dalle parti di Capo Palinuro e Marina di Camerota. La natura alla massima potenza. Come negli Alburni: ecco i due chilometri e mezzo delle Grotte di Pertosa, o Grotte dell’Angelo, tra stalattiti e stalagmiti che ci emozionano guardandole a bordo di un’imbarcazione che procede lenta. Slow. E’ la filosofia di una terra ancora radicata a tradizioni antiche di artigianato e sapori: carciofi, ceci e fagioli, cipolle, pomodori, limoni, nocciole, fichi, e, naturalmente, le mozzarelle. E dove, se non qui, poteva venire in mente al dottor Ancel Keys di mettere insieme un paniere di ingredienti ricco di tradizioni, equilibrio, biodiversità. In due parole, dieta mediterranea. Made in Cilento, già