Carretera Austral: in Cile un viaggio ai confini del mondo

di Redazione Itinerari
11 gennaio 2024

Yelcho bridge on Carretera Austral in the Chilean Patagonia

Ufficialmente nominata come Ruta CH7, ma meglio conosciuta come Carretera Austral, è una strada di 1.247 chilometri che collega le città di Puerto Montt e Villa O'Higgins nella parte meridionale del Cile, il principale asse di comunicazione terrestre della Regione di Aysén e con la Provincia di Palena nella Regione di Los Lagos. Si tratta di uno dei percorsi unanimemente riconosciuti tra i più spettacolari al mondo, attraversando terre aspre e vergini e offrendo ai viaggiatori l'opportunità di immergersi nei paesaggi più incredibili della Patagonia cilena. Percorrere la Carretera Austral equivale a trovarsi di fronte a quasi tutte le caratteristiche geografiche della Terra lungo lo stesso percorso, dai fiordi alle foreste, dalle lagune ai fiumi, fino a ghiacciai e paesini incantati. Ed è proprio questa sua peculiarità che attira moltissimi viaggiatori da tutto il mondo. LEGGI ANCHE - Sul sentiero più pericoloso del mondo: il Caminito del Rey

Origini e caratteristiche della strada

I primi passi verso la costruzione di un'autostrada che collegasse il centro del Paese con le regioni di Los Lagos, Aysén e Magallanes e l'Antartide cilena, che all'epoca si potevano raggiungere solo via mare, in nave, in aereo o via terra dovendo però sconfinare in Argentina, furono compiuti tra il 1946 e il 1973. Ma fu solo nel 1976, durante la dittatura di Pinochet, che i lavori poterono finalmente iniziare. In poco più di 13 anni, e sotto la direzione tecnica dell’Esercito cileno, che impiegò oltre 10.000 soldati e sfruttò la collaborazione di appaltatori esterni per realizzare la più grande pietra miliare dell’ingegneria civile cilena del XX secolo. Il chilometro zero della Carretera Austral si trova a Puerto Montt, capoluogo della regione di Los Lagos. E la fine, a Villa O'Higgins, nell'estremo sud della regione di Aysén, dove la complessità dell'orografia rende infondata ogni possibilità di proseguire i lavori verso la regione di Magallanes e l'Antartide cilena. La strada è inoltre ostacolata in molti punti dalla presenza di laghi e fiumi che devono essere attraversati dai traghetti. Nella prima parte, tra Puerto Montt e Chaitén, ci sono ben tre interruzioni, mentre l'ultima si trova nel tratto finale, tra Puerto Yungay e Villa O'Higgins, per attraversare il Rio Grande. Attualmente solo il 12% della Carretera Austral è asfaltato e per percorrerla è quindi consigliato un mezzo 4x4, anche se è possibile affrontare il viaggio, per i più avventurieri, sia in moto che in mountain bike, ma anche con i mezzi pubblici.

Puerto Montt, l'inizio dell'avventura

Puerto Montt, capoluogo della Regione Los Lagos, con circa 240.000 abitanti e in continua crescita, è il punto di partenza della Carretera Austral. Questa enclave segna l'inizio del Cile insulare, patagonico e antartico. La strada attraversa il Parco Naturale di Alerce Andino, dove le antiche Alerces si mescolano alle foreste di Coihue de Magallanes e Lenga. La fauna, particolarmente protetta, comprende specie come il Pudú, il Puma, la Guiña e il Monito del monte, e uccelli come il condor, il picchio nero e l'huet huet. A Caleta la Arena, un bellissimo villaggio di pescatori, si bisogna prendere il traghetto per Caleta Puelche. Da qui ricomincia la strada che attraversa piccole insenature e calette fino alla cittadina di Contao. Se si prosegue verso sud si attraversa la penisola con paesaggi ricoperti di foreste e con viste verso Cerro La Silla e il vulcano Apagado, passando per le città di El Cisne e El Varal. Nella provincia di Palena si trova Hornopirén, la porta settentrionale della Carretera Austral verso la Patagonia, dove confluiscono i Rio Negro, Blanco e Cuchildeo, il che rende eccellente la ricchezza peschereccia di questa zona. Da questo punto si può proseguire con la strada attraverso il Parco Nazionale Hornopiren e, dopo aver superato il Cholgo, si devono prendere altri due traghetti, prima per Leptepú e poi da Fiordo Largo a Caleta Gonzalo. La strada porta poi a Chaitén e al vulcano omonimo che rimane attivo ancora oggi. Dopo Chaitén, la strada sterrata attraversa gli imponenti ponti sospesi dei fiumi Rosselot e Palena per arrivare il lago Yelcho di origine glaciale con acque verde smeraldo prima di raggiungere la località di Puerto Cárdenas.

Da Los Lagos ad Aysén

Si passa alla Regione di Aysén, proprio di fronte all'estremità meridionale dell'Isla Grande de Chiloé. Qui ci si imbatte nel Parco Nazionale del Corcovado, il cui nome deriva dal vulcano presente sul suo territorio che misura 2.300 metri di altezza, una delle immagini più fotografate di tutto il percorso. Nel Parco Nazionale non dovete perdervi il fiume Corcovado, che si nutre delle acque che scendono dai cumuli di neve, il vulcano Nevado con i suoi 2.042 metri o il fiume Tic-Toc, che sfocia nei laghi Trébol, Jimena ed Escondido. Da Parco Nazionale si passa alla Riserva Nazionale del Lago Rosselot.

L'ultima parte del percorso

Un tratto di grande bellezza paesaggistica conduce a Coyhaique. Una delle attrazioni più rilevanti nei dintorni di Coyhaique è la Riserva Nazionale del Cerro Castillo, che dà il nome a Villa Cerro Castillo, una delle città più pittoresche di tutto il Cile. A Puerto Río Tranquilo si trovano le “Cattedrali di Marmo”, conosciute per la loro bellezza unica e per essere il Lago General Carrera, uno dei luoghi al mondo con la più grande area di grotte, che si può vedere nel settore di Puerto Sánchez, dove si trovano sono oltre 1 km le caverne che costeggiano il lago. A sud di Tranquilo si trova il fiume Baker, forse il corso d'acqua più bello del Cile, per le sue acque turchesi e per tutta la vita che si sviluppa nei suoi dintorni. La Valle di Chacabuco e il vicino Parco Nazionale della Patagonia fanno parte del classico paesaggio patagonico. Alla fine di questo tratto si trova la città di Cochrane, centro importante della zona, dove poter visitare anche la Riserva Nazionale Tamango, vicino al Lago Cochrane, che ospita il maggior numero di huemules o cervi andini. Le ultime tappe prima della fine del percorso sono Puerto Bertrand, una piccola comunità con tipiche case in legno e soprattutto Caleta Tortel, forse il paese più bello della Carretera Austral. Un'antica città dove, a causa della difficoltà del terreno, sono state costruite passerelle di legno al posto delle strade. Infine ecco il traguardo dell'itinerario: Villa O'Higgins, l'ultimo avamposto abitato prima dell'inizio del Campo di Ghiaccio Meridionale, il confine della Patagonia cilena addomesticata e l'inizio della parte più selvaggia e quasi inesplorata del continente americano.