Bulgaria. Porte aperte ai turisti dall’Europa
di Laura De Benedetti Niente più passaporti. Gli italiani, così come il resto degli europei, possono entrare in Bulgaria con la...

di Laura De Benedetti Niente più passaporti. Gli italiani, così come il resto degli europei, possono entrare in Bulgaria con la...
di Laura De BenedettiNiente più passaporti. Gli italiani, così come il resto degli europei, possono entrare in Bulgaria con la sola Carta d’identità. La Bulgaria ha concluso lo scorso 12 dicembre 2024 il lungo iter avviato nel 2007 con l’ingresso nell’Unione Europea e, dall’1 gennaio 2025, è a pieno titolo (insieme alla Romania) nell’area Schengen che promuove la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali. Mentre la Gran Bretagna dopo la Brexit, introduce ora, proprio a partire dal 4 aprile 2025, anche per i cittadini Ue l’obbligatorietà di un visto per ‘sbarcare’ sull’isola, e l’Europa è attraversata da venti di guerra, la Bulgaria all’opposto spalanca le proprie porte ai turisti. Un fattore importante per chi è in cerca di mete non troppo distanti e non troppo affollate, crocevia tra Europa ed Asia, che vanta una storia millenaria. Simbolo iconico della capitale, che deve il proprio nome alla Basilica di Santa Sofia, è la Cattedrale Nevsky, eretta nel 1912 dopo che i bulgari avevano raggiunto l’indipendenza (1878), ma Sofia è una delle città europee con la più alta concentrazione di luoghi di culto di diverse fedi (edifici cristiani, islamici ed ebraici). La capitale, che si trova a 550 metri, è nota anche per le sue sorgenti termali, con strutture dedicate al benessere, i parchi cittadini, i sentieri escursionistici e gli impianti sciistici sulle pendici del Monte Vitosha (Sofia), per i viali con negozi, caffè e ristoranti dove si gustano i piatti della tradizione culinaria. Di grande richiamo turistico è pure Plovdiv, tra le più antiche città d’Europa, risalente al 4000 a.C.Qui i Traci costruirono una grande città fortificata, poi conquistata da Filippo il Macedone e in seguito dai Romani (Romani e Ottomani dominarono per secoli la Bulgaria) che lasciarono strade acciottolate, un sistema idrico e un anfiteatro che ancora oggi ospita festival culturali. Ma l’Antica Plovdiv attrae anche per le sue case pittoresche risalenti al Rinascimento bulgaro (XVIII e XIX secolo). Tra i beni tutelati dall’Unesco (dal 1983) c’è, invece, il Monastero di Rila, realizzato nel X secolo vicino alla grotta dove si ritirò il primo eremita bulgaro, Sant’Ivan, le cui spoglie sono all’interno del Sacro chiostro.La particolarità del monastero (l’edificio più antico è la torre di Hrelyo, del 1335), è di essere stato per secoli, centro spirituale e culturale, in particolare durante il Rinascimento, quando i monaci aprirono 50 metochioni, ambasciate della tradizione ortodossa, in altrettanti città e villaggi, fondando scuole e celebrando riti sacri. La Bulgaria è celebre anche per la produzione di olio di rose (l’unico museo al mondo è nella città di Kazanlak): numerosi gli eventi a giugno.