Archeotreno, a ritroso nel tempo fino alla Magna Grecia. Viaggio a Paestum su carrozze d’epoca

di LAURA DE BENEDETTI
7 novembre 2023
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I viaggi in treno hanno un forte valore simbolico, oltre che logistico, nella nostra epoca. Si va dal più celebre Orient Express, che collegava giornalmente Parigi a Costantinopoli (l'odierna Istanbul), oggi solo in versione turistica, entrato nell’immaginario collettivo anche grazie alla trasposizione cinematografica del celebre giallo di Agatha Christie ambientato a bordo, al fantascientifico Snowpieercer, mezzo futuristico in movimento perenne, unico luogo che raccoglie i sopravvissuti su un pianeta terra in piena era glaciale, dove ogni carrozza rappresenta uno strato sociale in lotta per migliorare la propria condizione, passando per il ‘classico’ Polar express film d’animazione che porta gli spettatori virtualmente fino al Polo Nord, in cerca di Babbo Natale. Ma ci sono anche il Trenino del Bernina, che parte da Tirano e sale in quota tramite un ponte a spirale per approdare in Svizzera e diversi treni storici su itinerari della Penisola, come il Treno dei templi da Palermo a Porto Empedocle.

L’Archeotreno

Tra le proposte della Fondazione Fs Italiane (Gruppo Ferrovie dello Stato) c'è un suggestivo itinerario da compiere con l’Archeotreno: usando carrozze d’epoca il viaggio conduce a ritroso nel tempo alla scoperta degli importanti resti archeologici della Campania. Attraverso un viaggio di un'ora e mezza, infatti, consente di attraversare epoche diverse, dalla Magna Grecia all'800, dagli anni '30 del Novecento fino ai giorni nostri. Un salto temporale reso ancora più affascinante dal mezzo di locomozione: si tratta di vetture ferroviarie storiche che percorrono i moderni binari a una velocità intorno ai 100 chilometri orari tra Napoli e Paestum. Paestum

Le carrozze Centoporte

Lasciandosi alle spalle la stazione di piazza Garibaldi a Napoli, i viaggiatori vivono immediatamente un ritorno al passato, salendo a bordo delle 'Centoporte', le storiche carrozze degli anni '30, utilizzate all'epoca per il servizio locale. All'interno è stato ricreato l'ambiente della terza classe, che fu abolita a fine anni '50. Le panche sono completamente in legno, così come lo spazio per riporre i bagagli. Le tende damascate, che ripropongono il vecchio stemma delle Fs, contribuiscono a dare quel tocco in stile retrò.

A Portici la prima linea italiana

In coda al treno, invece, si va negli anni '50, con le carrozze 'Corbellini', dove spicca il rivestimento di velluto sui sedili. Giusto il tempo di 'ambientarsi' nel '900 e dai finestrini si scorge la stazione ferroviaria di Portici, dove il 3 ottobre del 1839 fu inaugurata la prima linea ferroviaria italiana e dove oggi è ospitato il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa.

Galleria Santa Lucia: 10 chilometri

Il viaggio riprende in direzione Salerno, ma per arrivarci bisogna attraversare la Galleria Santa Lucia, aperta nel 1977 e tra le 50 più lunghe del mondo, con i suoi oltre 10 chilometri di percorrenza. Anche chi finora è rimasto incollato agli smartphone, qui è costretto a vivere il salto temporale perché la connessione è completamente assente. Abbandonato il cellulare, ci si guarda intorno per ammirare i dettagli degli scompartimenti, a cominciare dal sistema di illuminazione, il cui disegno originale è stato ricreato.

L’area archeologica di Paestum

L'Archeotreno trainato dalla locomotiva di fine anni '70 riprende velocità, fino alla stazione di Paestum, dove il convoglio si ferma per consentire ai viaggiatori di scendere ad ammirare l'area archeologica. A poche centinaia di metri dalla moderna stazione, svetta la sagoma del Tempio di Nettuno, uno dei simboli della Magna Grecia e dell'antica Poseidonia. Turisti e curiosi sono pronti a rivivere il viaggio in senso inverso, mentre all'Archeotreno si accosta un Frecciarossa, che rimanda avanti le lancette del tempo. Il prossimo viaggio in programma con l'Archeotreno è per il 3 dicembre (costo 5 euro andata e ritorno; 2,5 euro i bambini).