L’Appennino centrale sotto la neve: sci, terme e borghi per un dolce inverno

Fondo e discesa, ma anche escursioni e ciaspolate nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Dove non mancano relax e buona cucina

di CHIARA GIACOBELLI
28 novembre 2024
La vista sul Monte Bove d'inverno

La vista sul Monte Bove d'inverno

Per chi è alla ricerca di scenari magici durante l’inverno, non c’è bisogno di raggiungere necessariamente le regioni del nord Italia più note. Anche la fascia centrale, nello specifico le aree montane dell’Appennino, si trasforma quasi sempre in un regno bianco dominato dalla maestosità delle vette innevate e da paesaggi incontaminati, con borghi minuti da scoprire o angoli di paradiso lontani dalla calca del turismo di massa.

Un ambiente, quello che si sviluppa tra Marche e Umbria, specie nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in cui la natura si veste di silenzio e la bellezza si moltiplica con l’arrivo della neve.  Chi ama il trekking ad alta quota su fondo nevoso, può prendere in considerazione un’escursione sul Monte Vettore, sul Monte Sibilla o sul Pizzo Tre Vescovi, dalle cui cime si aprono paesaggi che incantano l’occhio e nutrono l’anima.

Escursioni e ciaspolate

Un'escursione sulla neve con Passamontagna Trekking
Un'escursione sulla neve con Passamontagna Trekking

D’inverno la salita verso queste cime richiede attrezzatura alpinistica o scialpinistica (ramponi, picozza, casco e apparecchi di sicurezza per le slavine), oltre alla necessaria esperienza. Le ciaspolate sono invece alla portata di tutti, spesso organizzate in gruppo per questioni di sicurezza: si possono avere tutte le informazioni al riguardo contattando l’Ente Parco, oppure attraverso associazioni come il Collegio regionale della Guide Alpine e di media montagna, AIGAE, Passamontagna Trekking, Con il sole in Faccia, Il Ponticello Trekking Viaggi, La Cordata Escursionismo Natura e molte altre. Da tenere sempre sotto controllo, quando si organizzano escursioni invernali in montagna, le condizioni meteorologiche e il rischio di valanghe.

Sci alpino

Tra le aree più adatte per chi cerca invece lo sci alpino, spicca il comprensorio sciistico di Sarnano, tra i più importanti della zona. Le piste sono curate e adatte sia a principianti che a sciatori esperti; anche qualora gli impianti di risalita dovessero essere chiusi per la presenza di poca neve, si può comunque fare trekking o avventurarsi con le ciaspole lungo i numerosi sentieri che attraversano boschi e praterie. Altre stazioni sciistiche della zona che vanno poi menzionate sono Bolognola, Frontignano di Ussita e Castelsantangelo sul Nera con il Monte Prata.

Sci di fondo e fat bike

Piste per ciaspolate e sci di fondo davanti al profilo del Monte Bove
Piste per ciaspolate e sci di fondo davanti al profilo del Monte Bove

Non solo sci alpino, però: nel Parco dei Sibillini è possibile praticare anche sci di fondo, snowboard e, ove consentito, persino escursioni con fat bike sulla neve, per chi cerca un’esperienza unica su due ruote. Nello specifico, Fiastra è l’unico comune dell’area con una bella e ampia pista per sci di fondo, oltretutto nello splendido contesto paesaggistico del lago, probabilmente il più importante delle Marche. Spostandoci in Umbria, Norcia, con il centro Fondo Sibillini, presenta oltre 25 km di piste sugli altopiani di Castelluccio ed è il più grande circuito da fondo della provincia di Perugia.

Il comprensorio di Sarnano

Il comprensorio sciistico di Sarnano, tra i più importanti dell’Appennino umbro-marchigiano, si sviluppa tra il Monte Sassotetto, la località di Fonte Lardina e il passo di Santa Maria Maddalena, a circa 15 chilometri dal centro del paese. Le piste, con dislivelli che vanno dai 1289 ai 1582 metri, presentano una peculiarità che le rende particolarmente apprezzate: nelle giornate limpide è possibile scorgere il mare. I Monti Sibillini distano infatti solo 50 chilometri dalla costa, pertanto quando il cielo è pulito gli sciatori possono ammirare un panorama che abbraccia le cime innevate, le colline morbide e il blu dell’Adriatico.

Piste per ciaspolate e sci di fondo davanti al profilo del Monte Bove
Piste per ciaspolate e sci di fondo davanti al profilo del Monte Bove

La stazione sciistica dispone di circa 15 chilometri di piste, dalle più divertenti piste rosse fino all’impegnativa nera della Variante Faggeta, con 4 chilometri coperti da un sistema di innevamento artificiale. Gli impianti di risalita includono due tapis roulant, cinque skilift, una seggiovia biposto e una triposto; è presente anche uno snowpark facilmente accessibile da entrambe le seggiovie. In alternativa, d’inverno i Piani di Ragnolo si trasformano in una distesa bianca immersa nel silenzio: il luogo ideale per una passeggiata con gli scarponi da neve o con le ciaspole.

Terme e relax

La spa di coppia alle Terme di Sarnano
La spa di coppia alle Terme di Sarnano

Dopo una giornata di sci, sarà piacevole rilassarsi alle Terme di Sarnano, che dispongono di un centro benessere e Spa completamente rinnovato nel 2021, tanto da essere oggi una delle più grandi nelle Marche: un luogo di armonia in cui riposarsi e sciogliere la muscolatura grazie alle acque sorgive – di tre diverse tipologie, ma tutte con importanti benefici per il corpo – e il contatto con gli elementi naturali. Tra le esperienze proposte consigliamo scrub e bagno turco, fango drenante, sauna, idromassaggio ed idrolife con acqua termale e per i più romantici la Spa di coppia.

I borghi

Borghi innevati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Borghi innevati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini

L’inverno non significa però solo sci e ciaspole. I piccoli borghi che punteggiano l’Appennino sono una piacevole scoperta tra arte, cultura, enogastronomia, paesaggi sensazionali e relax. Va inoltre detto che da qui passano il Grande Anello dei Sibillini e il Cammino delle Terre Mutate, pertanto sono molti anche i sentieri da percorrere a piedi, zaino in spalla, scegliendo i mesi più freddi se si vuole godere di un paesaggio unico. Oltre agli impianti sciistici, Bolognola offre un’esperienza intima e autentica: passeggiare per le vie del paese regala una sensazione di immersione totale nella quiete montana, interrotta solo dal crepitio della neve sotto i passi. A poca distanza si trova Ussita, nota per la sua posizione strategica tra le cime dell’Appennino; purtroppo il paese è stato duramente colpito dal terremoto del 2016, pertanto il centro storico è pressoché inagibile; va detto, d’altra parte, che le opere di riqualificazione e ristrutturazione sono in corso, grazie anche all’intervento del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, che segue personalmente la rinascita di quest’area.

Frontignano, storicamente una delle principali attrazioni sciistiche delle Marche, sebbene sia oggi in fase di ripresa resta un punto di partenza privilegiato per le ciaspolate e per percorsi scialpinistici verso il Monte Bove. Castelsantangelo sul Nera è invece posto ai piedi del Monte Porche: quando gli stretti vicoli e le case in pietra sono avvolti dalla neve sembra di ritrovarsi in un mondo di fiabe, dominato dal profilo svettante dei Monti Sibillini.

Meta privilegiata per chi cerca relax e sport, Sarnano presenta un grazioso centro storico medievale ben tenuto, con una ricca pinacoteca e soprattutto offre la possibilità di rilassarsi alle Terme di Sarnano. Gli impianti del comprensorio di Sassotetto-Santa Maria Maddalena sono tra i maggiormente frequentati della zona, offrendo un’ottima qualità delle piste. Ricordiamo infine Montemonaco, situato sul versante orientale del Parco dei Sibillini e celebre per il suo legame con la leggenda della Sibilla, oltre che per i panorami straordinari su colline e montagne innevate. Ancora, consigliamo di visitare Amandola, Arquata del Tronto – che rientra anche nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – Montegallo, Montefortino. Esiste persino l’Associazione per lo Sviluppo dell’Appennino Umbro Marchigiano, che punta alla promozione di un turismo lento e alla rinascita dei borghi, cambiando del tutto visione delle vacanze e della fruizione dei luoghi.

Buona tavola

Infine, dopo una giornata trascorsa all’aperto, non c’è nulla di meglio che rifugiarsi in una delle tipiche locande per gustare i prodotti enogastronomici del territorio. In inverno la cucina dell’Appennino umbro-marchigiano si fa particolarmente ricca: tra i piatti più rinomati troviamo il cinghiale in salmì, le pappardelle ai funghi porcini e la lenticchia di Castelluccio, perfetta nelle zuppe o come contorno. Non possono mancare i formaggi di pecora, come il pecorino stagionato, e i salumi tipici, ciauscolo in primis.