Alvernia, un mondo da scoprire ai piedi di 80 vulcani
C'è chi la conosce per la vittoria mitica di Fausto Coppi nel '52 nella faticosa salita del Puy de Dôme al Tour de France. Chi invece l'ha incontrata sui libri di scuola per la sonora sconfitta di Giulio Cesare contro i Galli a Gergovia per mano di Vercingetorige. Oppure, in tempi più moderni, la associa al quartier generale dell'impero Michelin. In realtà l'Alvernia, questo angolo verde di Francia dove il tempo rallenta all'ombra di ottanta vulcani addormentati, offre molto di più. Grande storia, cattedrali solenni e borghi pittoreschi, vini vulcanici e ottimi formaggi, ma soprattutto un paesaggio da godere a piedi, in bicicletta lungo il più antico cammino francese che porta a Compostela, o dall'alto in mongolfiera o parapendio, sopra un'area dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. O anche da vivere di notte, tra le viuzze i i locali di Clermont Ferrand, candidata a capitale europea della cultura 2028.