A Nazaré tra le onde più alte del mondo. Non solo per i surfisti

di ROBERTA RAMPINI -
9 novembre 2023
Nazare, Portugal, Surfer Riding Huge Wave Near the Fort of Nazare Lighthouse

Nazare, Portugal, Surfer Riding Huge Wave Near the Fort of Nazare Lighthouse

Non c'è bisogno di essere un surfista estremo o un'amante del mare per andare 'fuori stagione' a Nazaré, piccola città sulla costa atlantica a 120 chilometri a nord di Lisbona e 250 a sud di Porto, in Portogallo. Da novembre a maggio, infatti, l'oceano regala uno spettacolo che ogni anno attira migliaia di turisti: quello delle onde più alte del mondo. Tant'è che da borgo di pescatori la città è diventata una vera Mecca per i surfisti, fotografi e curiosi provenienti da tutto il mondo.

Come si formano le onde giganti

Onda gigante a Nazarè

E' una questione di geologia marina. La Praia do Norte di Nazaré è il punto finale del più esteso canyon sottomarino d'Europa. Lungo 230 chilometri e profondo tre chilometri si esaurisce a un chilometro dalla spiaggia, proprio all'altezza del promontorio che domina la città. I venti invernali che flagellano l'Atlantico da inizio novembre fino a maggio generano in superficie le onde, che invece di rallentare, quando si avvicinano alle acque più basse accelerano perché sbattono contro il canyon. L'effetto imbuto genera onde che possono superare i 30 metri di altezza. In questi anni sono centinaia i surfisti estremi che hanno provato a cavalcare le onde. L’attuale record maschile è del tedesco Sebastian Steudtner che il 29 ottobre 2020 ha cavalcato un’onda alta 26,21 metri. Il record femminile, invece, è detenuto dalla brasiliana Maya Gabeira che il 11 febbraio 2020 ha cavalcato un’onda alta 22,4 metri.

I punti ideali per ammirarle

Il periodo migliore per vedere le onde giganti è da novembre a marzo ma attenzione non si verificano tutti i giorni. Si riescono a prevedere con circa 72 ore di anticipo. Vi consiglio di consultare https://it.windfinder.com, specializzato in vento, onde, maree e previsioni del tempo per gli sport legati al vento.

All'interno del Faro di São Miguel Arcanjo

Il punto ideale per ammirare le onde è il cinquecentesco forte di São Miguel Arcanjo, dove c'è il faro rosso di Sitio. Tra un'onda e l'altra vi consiglio di visitare  il Surfer Wall of Fame. Qui vengono conservate le tavole dei più importanti surfisti che hanno provato a domare le onde e in una sala accanto un video spiega il fenomeno della formazione delle onde.

La statua del surfista con la testa di cervo

Mentre si raggiunge a piedi il faro, si passa accanto alla Estatua Homenagem aos surfistas, la statua di un surfista con la testa del cervo, che racchiude le due anime della città, quella antica e quella moderna. Un altro punto ideale per vedere le grandi onde è Praia do Norte che si trova sul lato nord. E' possibile scendere sulla spiaggia di sabbia per una vista diversa, anche se non ci sono giorni in cui non è assolutamente consigliato a causa della forza delle onde. In questi casi viene segnalato da bandiere di avvertimento.

La funicolare

La parte bassa e la parte alta di Nazaré sono collegate tra loro da una funicolare a cremagliera. Dalla praia di Pederneira, considerata una delle spiagge più belle della zona, la cremagliera vi porta nei pressi del bellissimo belvedere di Rua do Horizonte. Da qui è possibile una incredibile vista anche sul porto di mare che nei secoli XII e XIV era uno dei cantieri navali più attivi del regno del Portogallo.

Nazaré oltre le onde: cosa vedere

Aspettando le onde, merita una visita il santuario dedicato alla Nossa Senhora di Nazaré, il centro storico con le sue piccole vie strette.

La piazza principale di Nazarè

Il Santuario di Nossa Senhora si trova nella piazza principale del quartiere Sítio. È un tempio meta di pellegrinaggio, dedicato alla Madonna di Nazaré. La chiesa risale al XVII secolo ed è stata costruita dal Re Don Fernando per conservare l’immagine della vergine, dopo il crescente pellegrinaggio alla Cappella della Memoria. Camminando si arriva in Rua D. Fuas Roupinho 22, dove si trova il Museu Dr. Joaquim Manso popolarmente conosciuto come Museu da Nazaré è un museo storico-culturale della regione che narra la cultura del mare, dove si possono ammirare diverse collezioni permanenti e alcune mostre temporanee. Ospita tradizionali barche colorate usate dai pescatori. Poco distante c'è la Cappella della memoria che è di grande importanza per i nazareni perché rappresenta l'origine di questo borgo di pescatori. Secondo una leggenda nel 1182 un nobile, proveniente da Porto de Mós, mentre dava la caccia ad un cervo a galoppo del suo cavallo, vide aprirsi dinanzi a sé, all’improvviso, uno spaventoso dirupo. Terrorizzato implorò salvezza alla Vergine Maria e, con stupore, il cavallo si arrestò. Come segno di gratitudine,  il nobile fece costruire la cappella. Qui accanto c'è anche un monolite ricorda la visita di Vasco da Gama, che chiese fortuna alla Vergine per i suoi viaggi. Dal belvedere Suberco, alto 110 metri, si può vedere un panorama sull’oceano mozzafiato.

La cappella della Nossa Segnora dos Aflitos

Molte cose interessanti si scoprono girando a piedi nei vicoli stretti del centro storico, come il monumento alla Donna di Nazaré, che si trova nel Largo dos Cedros. Questo monumento in onore della donna nazarena è stato realizzato da Fernando Pedro e inaugurato nel 1998. E' una fontana con scultura in ferro che onora la donna nazarena, lavoratrice e devota al villaggio. Più piccola ma degna di nota la cappella della Nossa Segnora dos Aflitos che si trova sull’Avenida da Republica da Nazaré, di fronte al mare. Dedicata al culto di Nostra Signora degli Afflitti fu costruita nel 1760, per volere dei monaci cistercensi di Alcobaça. Sulla porta c'era una fessura e all’interno una cassa di legno inchiodata, dove i devoti lasciavano le loro elemosine per la Santa. La facciata è interamente rivestita da azulejos a motivi bianchi e blu, tipici del Portogallo. L’interno a navata unica, soffitto in legno e le pareti decorate con azulejos ad effetto boiserie, accoglie nella cappella principale l’immagine di Sant’Antonio.