Parigi non è solo la città dell’amore, della
Tour Eiffel e del
Louvre. La capitale francese è anche tanto altro e, forse, riesce a mostrare il suo
vero fascino proprio negli scorci che si trovano fuori dalle
tipiche rotte turistiche. Se avete già visto tutte le cose ‘obbligatorie’, compreso il
Canal Saint Martin e
Belleville, per intenderci, ecco 5 cose, non scontate, da fare e vedere a
Parigi in un fine settimana.
1. Cercare gli Space Invaders
Invader è lo pseudonimo artistico di
Franck Slama. Le sue opere sono dei
piccoli personaggi robotici “pixellati” ispirati al videogame
Space Invaders e realizzati con la tecnica del mosaico. Gli “invasori” sono sparsi e nascosti in
78 città di tutto il mondo – accanto a
monumenti importanti, negozi o vie periferiche – ma quella che ne ospita di più in assoluto è proprio
Parigi. È dalle strade della
Ville Lumière, infatti, che il progetto di Slama è partito: portare l’arte fuori dai musei e in mezzo alle persone, inconsapevoli di averla accanto. Cercare i
piccoli robot sui muri di Parigi è stimolante e divertente e può inoltre portare alla scoperta di
tante zone della città non prettamente turistiche. Alla ricerca è inoltre legata una vera e propria gara: fotografando un Invader con l’applicazione
FlashInvaders (disponibile per
iOS e
Android) si entra a far parte di una
classifica internazionale e ogni ritrovamento fa guadagnare punteggio. Chi è interessato alla
mappa degli Space Invaders nel mondo, può trovarla
qui.
2. Mangiare al Marchè des Enfants Rouges
Il Marchè des Enfants Rouges, letteralmente “
mercato dei bambini rossi”, si trova in
Rue de Bretagne 39, e deve il suo nome al colore delle uniformi degli ospiti di un
orfanotrofio che in passato si trovava poco distante. Si tratta del mercato più antico della
città, fondato nel 1628, in cui si respira un’autentica aria parigina. Qui è possibile
comprare fiori, frutta di stagione, pesce fresco, olio e vino provenienti da tutte le regioni della
Francia e carne di ogni genere. Non mancano però anche le bancarelle di souvenir e oggetti usati come
vecchi vinili e libri antichi. Il Marchè des Enfants Rouges è inoltre un mercato
gastronomico che ospita tanti piccoli stand di ristorantini, non solo di
cucina francese ma anche italiana, giapponese, marocchina, libanese e uno stand di sole pietanze vegetariane. La
fermata metro più vicina al mercato è Filles du calvaire (linea 8) da cui dista 6 minuti a piedi, è
aperto dal martedì al giovedì dalle 8:30 alle 19:30, venerdì e sabato dalle 8:30 alle 20:00 e la domenica dalle 8:30 alle 14:00.
3. Visitare il Quartier Asiatique
A Parigi si trova la
più grande Chinatown di Europa, a 5 minuti a piedi dalla fermata
Porte d’Ivry sulla linea della metro 7. E, sebbene mantenga un forte legame con Pechino tanto da ospitare dei festeggiamenti per strada in occasione del Capodanno Cinese, è in realtà una zona che ha
subito l’influenza di diversi paesi orientali. Le botteghe dell’intero quartiere sono rimaste sin dalla loro fondazione quelle
tipicamente asiatiche: oggetti, profumi e cibi richiamano l’oriente e nei locali di questo
arrondissement è possibile gustare oltre 200 diverse varietà di the. Da visitare, per i più golosi, anche il
supermercato Tang Fratelli, che vende solo cibi e prodotti originali, provenienti dall’Asia.
4. Entrare in qualche speakeasy
Parigi, da qualche anno, è anche la città degli
speakeasy. Per chi non lo sapesse, si tratta dei
locali notturni nascosti dietro altre attività e ispirati all’epoca del
proibizionismo degli anni ’20 e ’30 americani, quando la vendita di alcolici era illegale. Tra quelli
più belli e suggestivi da visitare nella capitale francese c’è sicuramente la
Lavomatic (30, Rue Rene Boulanger) che sembra una semplice
lavanderia a gettoni ma, dietro a una delle asciugatrici, nasconde la scala che porta al bar al piano superiore. Poi
La Candelaria (52, Rue Saintonge): una
taqueria messicana nella prima sala e un locale notturno nella seconda stanza, coperta dalla porta che dall’esterno parrebbe quella di uno sgabuzzino. E anche il
Pink Mamma (20 bis Rue de Douai):
pizzeria gourmet all’apparenza, nasconde una scala che porta al piano di sotto, in una cella frigorifera in cui è esposta la carne. Solo dopo aver attraversato questo corridoio gelido si arriva al
bar in cui i cocktail portano i nomi delle regioni italiane.
5. Passeggiare per il Villaggio Bercy
Subito fuori dal
centro cittadino di Parigi si trova il Villaggio Bercy, situato nell’omonimo quartiere. Pur appartenendo al
territorio della città metropolitana, l’intera zona sembra essere un piccolo paese autonomo. Un tempo il
villaggio era sull’antica
via del vino ed è infatti ancora attraversato dal binario (oggi in disuso) su cui viaggiava il treno che, partendo dalla regione del
Bordeaux, riforniva l’intera città. Al giorno d’oggi il
Villaggio Bercy è un grande
parco: si può camminare in mezzo a 35 ettari di verde, tra betulle, rose e piante di glicine, dimenticandosi del caos della città. E non solo passeggiate, nel simbolico quartiere c’è spazio anche per
arte e cultura:
Les aenfants du monde è ad esempio il nome di un’installazione permanente che si trova
nell’ampio giardino e rappresenta bambini appartenenti a 21 differenti culture. Appena fuori dal parco, inoltre, è possibile visitare la
Biblioteca François Mitterrand, dislocata in quattro edifici gemelli, e la
Cinémathèque Francaise, in cui si tengono diverse rassegne cinematografiche. Per raggiungere
Bercy occorre salire sulla metro 14 e scendere alla fermata Cour Saint-Emillon, nella zona sud-est di Parigi.