Il Garda veronese tra castelli e fortezze
Un itinerario ideale tra colline e lago, lungo l’Adige e il Mincio, visitando le più belle città fortificate come Soave e Legnago
Castelli, fortificazioni e bastioni formano il fil rouge per scoprire il territorio veronese: tra le colline e le acque del lago, tra le testimonianze storiche e le narrazioni leggendarie, nel corso dei secoli ben 14 città si sono protette dietro alte mura che, varcata la porta d’accesso, svelano gioielli artistici e architettonici.
Ovviamente Verona è il punto di partenza di questo itinerario: passeggiare nel capoluogo scaligero all’interno del perimetro fortificato equivale a immergersi in una storia lunga oltre 2000 anni. Le mura sono la cornice in cui la città è nata e si è sviluppata, testimoniandone il ruolo chiave dalla dominazione romana, a quello scaligero, veneziano e infine asburgico.Tutta la città va visitata perché ogni angolo offre meraviglie da scoprire, da quelle più note (Arena, balcone di Giulietta, piazza delle Erbe) a quelle meno note ma sempre affascinanti come il bastione delle Maddalene, il cortile del mercato vecchio che risale all’epoca romana o il giardino dei Giusti con statue antiche e sentieri tortuosi.
Da Soave a Malcesine fra vino e castelli
Lasciata la città scaligera proseguiamo il nostro itinerario alla scoperta dei borghi murati raggiungendo i Monti Lessini ai cui piedi sorge Soave. Il delizioso borgo medioevale, conosciuto per la produzione di vino bianco, è dominato da uno scenografico castello – fortezza, dotato di una imponente cinta muraria che scende lungo le pendici del colle, scandita da 24 torri.
Da qui, costeggiando il lago di Garda, si incontra l’incantevole borgo di Malcesine: le piazzette e i vicoli sempre animati basterebbero a rendere questa località “a picco sul lago” irresistibile, ma molte altre sono le caratteristiche che hanno gratificato Malcesine con omaggi di artisti del passato, quali Goethe e Klimt, a partire dallo splendido castello ricostruito dagli Scaligeri nel XIII secolo, oggi sede del Museo di Storia Naturale del Baldo e del Garda. Da non perdere la salita al Monte Baldo con la moderna funivia dotata di cabine rotanti a 360°: da lassù si può ammirare il lago in tutta la sua imponenza e negli scorci più belli, scoprirne le cittadine che lo popolano, come Torri del Benaco con il castello scaligero e le tre torri merlate, il porticciolo medioevale attorniato da palazzi veneziani.
Lazise, gemma del Benaco
Poco più in là, collocati nell’anfiteatro morenico nelle colline tra il lago e l’Adige, avvolti da un paesaggio dominato da vigneti, oliveti, frutteti, e boschi di roveri e carpini, Rivoli veronese e Pastrengo, dotate di fortificazioni austriache, ma è Lazise la gemma di questo segmento di lago. Per mantenere la sua indipendenza e proteggere il Castello Scaligero si dotò presto di una cinta muraria. Più a sud, merita attenzione Peschiera del Garda, centro strategico militare durante il Medioevo: le mura difensive veneziane, Patrimonio UNESCO dal 2017, la forma peculiare pentagonale della fortezza e la sua posizione spettacolare in mezzo alle acque del Mincio, i siti palafitticoli dell’arco alpino, anch’essi iscritti nella lista Patrimonio dell’umanità UNESCO, la rendono una meta imprescindibile durante una vacanza al Lago di Garda.
Da Valeggio sul Mincio e Legnago
Sulle rive del fiume Mincio sorge un piccolo borgo pittoresco: Valeggio sul Mincio con il suo Castello Scaligero, una fortezza difensiva arroccata su una collina a fianco del centro, la Torre Tonda. Insieme alla frazione di Borghetto - riconosciuta uno dei borghi più belli d’Italia, un unicum urbanistico al cui centro si pongono il rapporto simbiotico con il fiume Mincio e le antiche fortificazioni risalenti al periodo medievale, in un dialogo ininterrotto tra storia e natura – Valeggio si guadagna uno spazio importante. In questo itinerario, che lentamente si allontana dalle sponde del lago per la provincia sud di Verona, più precisamente Villafranca di Verona, la roccaforte degli Scaligeri nella pianura veronese, come dimostra l’elegante castello, da visitare unitamente al Museo del Risorgimento, e a Villa Gandini Morelli-Bugna, che racchiude la sala del Trattato franco-austriaco del 1859.
Arriviamo fino all’estremità orientale della provincia veronese per una visita a Cologna Veneta, borgo agricolo fondato nel 170 a.C. e, in epoca medievale, trasformato in piazzaforte. Una ventina di minuti sono sufficienti, infine per raggiungere Legnago, adagiata lungo le sponde del fiume Adige. Solitamente ricordata per aver fatto parte tra il 1848 e il 1866 del Quadrilatero, il famoso sistema difensivo austriaco nel Lombardo-Veneto, Legnago ha da sempre svolto un importante ruolo militare e commerciale: le sue fortificazioni sono citate già in documenti del X secolo. Luogo di nascita del musicista Antonio Salieri, al quale è dedicato l’ottocentesco Teatro, dell’antica rocca conserva, in piazza della Libertà, il rudere del Torrione del XVI secolo.
Info: www.visitverona.it - www.lagodigardaveneto.com