Monte Ingino e Pascelupo

Lungo il Cammino dei Cappuccini

di CHIARA GIACOBELLI
17 novembre 2024

La Valle delle Prigioni, lungo il Cammino dei Cappuccini - Foto di Raffaele Ranghiasci

Citato da Dante nell’XI canto del Paradiso come il “Colle eletto dal Beato Ubaldo”, il Monte Ingino si innalza in Umbria al confine tra il Parco Regionale del Monte Cucco e la Gola del Sentino, non lontano da Gubbio. Questa montagna rappresenta un ambiente pressoché intatto di natura selvaggia, caratterizzato da un bosco misto di querce, faggi e castagni, che si estendono generosi lungo i suoi versanti. In autunno, la vegetazione assume sfumature calde e intense, motivo per cui lo inseriamo nella nostra selezione: il foliage dipinge infatti il monte con pennellate dorate, ambrate e vermiglie, creando una scena magica che vale la pena di vedere almeno una volta. Per viverlo al meglio, i punti panoramici si trovano lungo le creste e le radure orientate verso la Valle del Chiascio, dove la luce del tramonto esalta i riflessi della vegetazione.

Numerosi anche in questo caso i sentieri di vario genere, partendo dai borghi di Pascelupo e Scheggia, piccoli centri impregnati però di storia e tradizione. Da Pascelupo, paesino incastonato tra le montagne noto per le sue pittoresche case in pietra, prende avvio il Sentiero dell’Aquila, che conduce lungo i pendii del Monte Ingino attraverso boschi e torrenti, fino a un altopiano da cui si apre una veduta sensazionale sulle valli dei dintorni. Scheggia, con le sue origini medievali e l’Abbazia di Sant’Emiliano, dà invece accesso a percorsi meno impegnativi, come il Sentiero delle Rocche, un tracciato che si snoda tra prati e boschi, permettendo di immergersi nella pace della natura.

Nell’area del Monte Ingino si trovano numerosi punti di interesse che consigliamo. La Valle del Sentino, con il fiume omonimo, si svela in tutto il suo splendore tra gole, cascate e scorci incantevoli. Tra i borghi non troppo lontani, meritano una visita Sigillo e Costacciaro, custodi di tradizioni secolari e di chiese antiche che parlano di un tempo lontano. La Forra del Rio Freddo, con le sue ripide pareti calcaree, lancia agli escursionisti più esperti una sfida affascinante, mentre l’Eremo di San Girolamo, nascosto tra i boschi, è un luogo di pace e riflessione nella natura. Anche la Valle delle Prigioni, con le sue profonde gole e i sentieri solitari, rappresenta un angolo di tranquillità per gli amanti degli itinerari fuori rotta.

Il Monte Ingino, in particolare Pascelupo, è inoltre attraversato dal Cammino dei Cappuccini, un importante percorso spirituale che collega Fabriano ad Ascoli Piceno attraversando località cariche di storia e devozione; il cammino è pensato per seguire i passi dei frati cappuccini, dando così ai pellegrini la possibilità di immergersi in un viaggio interiore, oltre che naturalistico. In quest’area, il cammino si snoda tra fitte foreste, valli silenziose e borghi poco conosciuti, invitando a una riscoperta profonda di sé stessi.

Info: www.camminodeicappuccini.it

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