Monte Birbone con il borgo di Gavelli
La Valnerina e la Valle del Nera
Monte Birbone svetta tra le più morbide colline umbre, in prossimità della Valnerina, regalando dalle sue altezze panorami che spaziano su una natura fiorente e ricca di biodiversità. Situato nei pressi del borgo di Gavelli, il monte è rivestito da una folta vegetazione, dove dominano faggi secolari, lecci e querce, intervallati da cespugli di ginepro e agrifoglio che donano un tocco selvatico al paesaggio. L’autunno è ancora una volta il periodo perfetto per visitarlo: la foresta si veste di colorazioni dorate, ramate e rosse, permettendo così di vivere un’esperienza visiva indimenticabile; nello specifico, i punti migliori per immortalare il foliage si trovano lungo le pendici sud-orientali, dove il sole crea giochi di luce che avvolgono i visitatori in una calda atmosfera.
Gli amanti dell’escursionismo possono partire da Gavelli, borgo medievale calato in un contesto di pace e silenzio; un tempo insediamento di pastori e agricoltori, questo piccolo paese arroccato poco lontano dal laghetto omonimo conserva ancora oggi le tracce di un passato intriso di tradizioni rurali. Segnaliamo, tra le opere architettoniche di rilievo, la Chiesa di San Michele Arcangelo, affrescata con opere che raccontano storie di santi e di fede, testimoniando l’antica devozione degli abitanti. Dalle strette viuzze in pietra si accede a itinerari che si inerpicano sulle pendici del Monte Birbone: il Sentiero delle Antiche Fonti è consigliato a chi cerca una passeggiata di media difficoltà e conduce a sorgenti nascoste nel bosco; il Percorso delle Creste, invece, rappresenta una sfida maggiore, premiando gli avventurieri con vedute panoramiche sulle valli umbre.
Nelle vicinanze di Monte Birbone, la Valnerina e la Valle del Nera svelano tesori di grande fascino. Qui si incontrano l’Abbazia di San Pietro in Valle e, a poca distanza, i borghi di Vallo di Nera e di Scheggino (quest’ultimo nell’area del cratere del sisma 2016), gioiellini medievali solitari che custodiscono chiese romaniche e longeve abbazie. La valle è attraversata dal fiume Nera, le cui acque limpide scorrono tra pareti rocciose, dando vita in alcuni punti a scorci di inusuale bellezza e a un habitat che ben si presta alla fauna acquatica. Anche qui non mancano le possibilità di passeggiate, perché i sentieri che si sviluppano lungo il fiume permettono di esplorare luoghi insoliti o poco noti, tra cui il Sentiero della Cascata, che si conclude appunto presso una piccola cascata celata tra le rocce.
Questa terra generosa è anche famosa per i suoi prodotti tipici, che tramandano una cultura gastronomica legata al suolo e alle stagioni. Tra le eccellenze culinarie spiccano il tartufo nero, rinomato per il suo aroma intenso, e le lenticchie di Castelluccio, che crescono nei campi di alta quota e sono apprezzate per la loro delicatezza; non mancano poi formaggi pecorini e salumi prodotti secondo antiche usanze. Ogni piatto, ogni sapore, riflette il legame profondo degli abitanti con questa terra, dove il rispetto per la natura e la valorizzazione dei suoi frutti sono parte integrante della cultura locale.