Relax, neve e coccole: Val Venosta da favola
Un meraviglioso e romantico angolo dell’Alto Adige al confine con la Svizzera e con l’Austria, ancora immune al turismo di massa. Ecco dove andare, cosa fare e cosa vedere
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Sciare in Val Venosta - Crediti Benjamin Pfitscher
In Val Venosta esiste un piccolo ma grazioso centro abitato che si chiama San Valentino alla Muta, frazione di Curon (il famoso paese sommerso con il campanile che emerge dalle acque, di cui parla anche lo scrittore Marco Balzano nel suo romanzo ’Resto qui’).
Da esso prendono il nome il lago di San Valentino e il comprensorio sciistico Belpiano-Malga San Valentino, uno dei più grandi della Val Venosta. Insomma, ogni cosa, in questo meraviglioso angolo dell’Alto Adige al confine con la Svizzera e con l’Austria, sembra rimandare all’amore; in effetti, non v’è nulla di più romantico del trascorrere qualche giornata in un simile paradiso terrestre, specie d’inverno, quando la neve candida ricopre montagne e vallate, laghi e strade, campanili e tetti. Un mondo fatato, la cui vista si può abbracciare interamente salendo a oltre 2.000 metri di altezza e sciando nei 65 chilometri di piste che guardano verso un panorama ineguagliabile.
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Se è vero che l’Alta Val Venosta è una destinazione perfetta per chiunque voglia sfuggire al turismo di massa e godersi una vacanza in piena tranquillità – in famiglia, da soli o tra amici –, va però detto che le coppie troveranno qui il loro ambiente ideale. Oltre alla possibilità di sciare fino al pomeriggio nel vasto comprensorio di Belpiano, dove gli chalet ad alta quota attendono gli ospiti in un’atmosfera accogliente e confortevole, è rigenerante passeggiare mano nella mano seguendo il profilo del lago di San Valentino o quello di Resia, entrambi imbiancati d’inverno.
Chi vuole può cimentarsi in sport avventurosi come kitesurf, hokey su ghiaccio o wind foil, mentre solo nel primo è a disposizione il noleggio dell’equipaggiamento per pattinare su una pista naturale. Percorrendo l’itinerario che costeggia il lago si giunge sino al ristorante Zeress, intimo e particolare in quanto sorge proprio sulle rive del bacino d’acqua – innevato d’inverno e di un blu intenso da primavera ad autunno; qui vale la pena prenotare un tavolo con vista per un pranzo o una cena a base di tipicità locali, rivisitate con un tocco di creatività.
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Se tutto ciò non fosse ancora abbastanza per rendere indimenticabile una fuga di coppia, ricordiamo che in questa zona dell’Alto Adige dall’animo genuino e gentile si trovano splendidi resort di charme dotati delle più moderne Spa del nord Italia. Tra questi, l’hotel Garberhof a Malles è ideale sia per chi ama sciare o svolgere sport in quota – da qua è facilmente raggiungibile anche il comprensorio di Watles, il più soleggiato della Val Venosta –, sia per chi preferisca attività ad altezze meno elevate, come trekking, ciaspolate, la ciclopedonale che conduce fino a Bolzano e le visite ai suggestivi borghi della zona. Rientrando stanchi ma appagati, ci si può rilassare nell’ampio centro benessere del Garberhof, con piscine riscaldate sia all’interno che all’esterno, sotto il cielo stellato. Il consiglio è quello di provare un massaggio a base di erbe alpine o il bagno per due persone all’albicocca della Val Venosta, per poi concludere la serata con una romantica cena a lume di candela (il martedì è in programma la cena di gala).
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Prima di tornare a casa vale la pena fermarsi a visitare Glorenza, la più piccola città dell’Alto Adige, che con le sue casette affrescate e le mura medievali regalerà al soggiorno un richiamo fatato di tempi lontani, cavalieri, dame e affascinanti leggende.
Info: www.suedtirol.info