Brunico

di CHIARA GIACOBELLI
7 novembre 2024

Lungo il sentiero che da Brunico conduce al Castello - Crediti Ilaria Traditi

Come anticipato nella pagina precedente, la cittadina di Brunico è il fiore all’occhiello della Val Pusteria, destinazione privilegiata in qualunque stagione dell’anno. Per godersela in tranquillità, consigliamo una visita prima dell’inizio dei mercatini natalizi, quando ancora le tonalità che la contraddistinguono sono quelle autunnali e non vi è eccessiva folla di turisti. Borgo medievale piacevolmente collocato tra le imponenti cime delle Dolomiti e i dolci declivi alpini, Brunico ha in realtà origini antiche, in quanto si sviluppò a partire dal XIII secolo e fu fondata dal principe vescovo Bruno von Kirchberg, da cui prende il nome. Sin dal passato più remoto, è stata crocevia di commerci e culture, unendo il mondo germanico a quello italiano e riflettendo così nei suoi edifici l’intreccio di influenze e stili.

I dintorni mutano di colore al variare delle stagioni, ma rappresentano sempre un omaggio alla montagna, con abeti, pini silvestri e larici che disegnano un paesaggio in grado di passare dall’intenso verde estivo ai toni dorati dell’autunno. Il fenomeno del foliage è tuttavia molto visibile anche in città, passeggiando lungo i viali alberati, raggiungendo la piazzetta in cui si affaccia la Chiesa di Santa Maria Assunta, ma soprattutto imboccando il sentiero che conduce a piedi fino al Castello, da cui si apre una splendida visuale a 360 gradi. Il bosco che si attraversa per arrivare sino all’ingresso della fortezza non è vastissimo, pertanto si tratta di una camminata breve, che permette però di appoggiare i piedi su un tappetto fitto di foglie rosse cadute al suolo, mentre guardandosi attorno gli alberi si stagliano fino al cielo in una tavolozza brillante. Qui il foliage è diverso rispetto a quello dell’alta montagna, perfetto per tuffarcisi dentro, scattare foto e giocare con i bambini.

Brunico presenta inoltre un centro storico intimo e raccolto, animato da eleganti case medievali, alcuni porticati e botteghe artigianali. Via Centrale, l’arteria principale, è caratterizzata da dimore dalle tinte pastello e da negozi che custodiscono sapori e tradizioni locali, alcuni con una storia lunga secoli. Non mancano però neppure i brand più famosi per un piacevole pomeriggio di shopping, specie se si è alla ricerca di equipaggiamento da montagna.

Tra i luoghi di interesse menzioniamo la Chiesa delle Orsoline, dall’architettura gotica, e la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, il cui interno conserva affreschi e testimonianze sacre, oltre ad alcune installazioni di arte contemporanea, così come la facciata e la piazza antistante. Ogni angolo di Brunico rivela un frammento del suo passato, a cominciare dalle mura e dalle porte d’accesso alla città ancora affrescate, mentre le botteghe locali tentano i visitatori con prodotti tipici: dai formaggi ai tessuti in lana, dalla pasticceria agli utensili da cucina in legno.

Il maestoso Castello costituisce un simbolo fondamentale di Brunico, custode della sua importante storia. Costruito anch’esso nel XIII secolo, fu la residenza vescovile estiva, mentre oggi ospita il Messner Mountain Museum Ripa, dedicato alle culture di montagna di tutto il mondo. Tra le sue sale memorie di popoli lontani e storie di vita alpina dialogano con le pietre originali del castello, offrendo ai visitatori un’esperienza che va oltre la contemplazione: un vero viaggio nelle radici profonde dell’umanità. Il museo riaprirà le porte il primo dicembre.

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