Klosterbitter, l'amaro di montagna dai boschi dell’Abbazia di Novacella

di M. MEZ.
3 gennaio 2022

Klosterbitter

Le sue note di resina, erbe e spezie conferiscono un effetto fresco, balsamico e rilassante, mentre il sorso deciso, giustamente alcolico, lo rendono un ideale dopocena grazie al suo potere digestivo. Sono le caratteristiche del Klosterbitter, l’amaro dell’Abbazia di Novacella, la storica cantina altoatesina che, oltre ai rinomati vini bianchi e rossi della regione, produce questo elegante digestivo grazie all’infusione delle piccole pigne e dei germogli del pino mugo, arbusto che cresce sulle Alpi tra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine. “Si tratta di un prodotto assolutamente artigianale - spiega Werner Waldboth, direttore vendite di Abbazia di Novacella - sin dalla sua fondazione l’Abbazia ha avuto a disposizione molti ettari di bosco e malghe di altura, dove cresce spontaneamente anche il pno mugo. Le proprietà benefiche, altamente balsamiche, di questa pianta sono da sempre molto conosciute e apprezzate”. I germogli e le pigne del pino mugo utilizzate per la produzione del Klosterbitter vengono raccolte generalmente intorno alla metà del mese di giugno nei boschi e pascoli di proprietà. Dopo essere state finemente triturate, vengono poste in infusione nell’alcol etilico per almeno 5 mesi, riuscendo in questo modo a conferire quel tipico profumo di resina, molto rinfrescante e balsamico. L’estratto di pino mugo, dopo l’aggiunta di zucchero, erbe, spezie, succo di frutta concentrato e aromi, viene diluito con l’acqua, filtrato e quindi imbottigliato, pronto per essere commercializzato con una gradazione alcolica finale del 35%.