Catturati dalla magia: in Trentino la pesca è emozione
Svegliarsi prima dell’alba, nel silenzio irreale della casa che ancora dorme, afferrare tutto ciò che serve e che è già pronto dalla sera prima. Una tazza di caffè bollente, uno snack per partire e via… che la pesca abbia inizio! E’ una passione ancestrale alla quale è difficile resistere, una volta che ti ha preso sei come il pesce all’amo: catturato. La pesca sportiva oggi rappresenta anche una grande occasione per scoprire luoghi incantevoli, mete spesso fuori dalle mappe tradizionali, ma capaci di regalare emozioni a tutta la famiglia. Lo sanno bene in Trentino dove a disposizione degli appassionati ci sono oltre 2000 chilometri di fiumi e torrenti e quasi 300 laghi. Proprio la varietà di ambienti acquatici e la presenza di oltre 500 zone di pesca, fanno di questo territorio una destinazione ideale per pescare, in particolare a mosca e a spinning. A fare del Trentino una meta obbligata per tutti gli appassionati di pesca e natura è senz’altro una delle specie più pregiate della fauna ittica, la trota marmorata, che i locali chiamano ‘truta vecia’, ‘truta nostrana’, ‘miaga’. Catturare una ‘vecia’ è molto più di un’esperienza. Dall’attrezzatura alle tecniche, tutto è pensato per insidiare questo bellissimo esemplare di fauna ittica. Ovviamente, la tecnica di pesca è quella per così dire ‘regina’, cioè la mosca. Dove un insetto artificiale viene abilmente fatto posare sopra la superficie dell’acqua per indurre la trota a sferrare un attacco. In Trentino i migliori luoghi dove praticare questa pesca sono il torrente Noce nella Val di Non. Qui, fra ambientazioni selvagge e paesaggi molto accattivanti, è possibile vivere in pienezza un’esperienza di pesca davvero unica: grazie a regolamenti lungimiranti (obbligo di rilascio), infatti, questa specie è stata tutelata e i corsi di acqua ne sono ricchi. è possibile insidiarla sia con la tecnica della mosca sia con quella dello spinning (obbligo di mono-amo senza
ardiglione). Tra gli spot più ambiti, dove si può pescare solo previa prenotazione, le ‘zone trofeo’ tra Moncovo, Lago di Mollaro e la Diga di Santa Giustina e le ‘no kill’ tra Maso Milano e Cressino e Cava Fiumeter e Moncovo. Il Noce offre splendidi spot anche fuori dalle valli di Sole e Non, nella Piana Rotaliana dove assume le caratteristiche del torrente di fondovalle ideale per tutte le età e per chi non ha tempo o voglia di faticare troppo (c’è un comodo parcheggio al ponte delle Fosine). Spostandosi in Val di Fiemme, troviamo l’Avisio, con il suo ambiente fluviale molto vario e segnato da profonde buche, soprattutto intorno all’abitato di Predazzo, dalla foce del torrente Travignolo fino a poco a monte del paese, in direzione Moena. Qui le acque sono così pulite che si può pescare a vista. Menzione d’obbligo anche per l’alta Val di Cembra, tra Sover e Casatta, dove l’Avisio scorre in una profonda valle scavata nella roccia porfirica, una natura selvaggia per un vero e proprio paradiso per gli amanti dello spinning e della mosca. Info e permessi: www.trentinofi shing.it, www.pescatorivaldinon.it. e www.pescatorivaldifiemme.it.