Vacanza in Versilia: ecco 3 highlight da non perdere

di MICHELE MEZZANZANICA
3 agosto 2022

Molo, la spiaggia e le montagne Apuane in Forte dei Marmi

Versilia, una delle mete più glamour e gettonate dell’estate italiana. Il mare, con la sua lunghissima e ampia costa sabbiosa, è l’ideale per una vacanza con i bambini ma allo stesso tempo locali e vita notturna la rendono una destinazione attrattiva anche per giovani e coppie. Ma Versilia non è solo mare, anzi. L’entroterra è la parte più autentica di questa regione storica dell’Alta Toscana, coi suoi borghi ricchi di fascino e tradizioni. Ecco tre flash, tra terra e mare, per altrettante esperienze da non mancare in una vacanza in Versilia.

Una giornata al Palazzo della Spiaggia

Storico stabilimento balneare di Marina di Pietrasanta, un tempo collegato all’omonimo hotel a 5 stelle. L’albergo non c’è più, la spiaggia sì e l’offerta è a 5 stelle. Gazebo super distanziati con sdraio, lettini e cassetta di sicurezza, teli mare forniti dallo stabilimento, tre piscine d’acqua marina due delle quali dedicate ai bambini, vasca idromassaggio e spa. Vivere il mare anche senza entrare in mare, insomma, ma rimirandolo e respirandolo. E se si vuole cambiare un attimo prospettiva, basta voltarsi e la catena della Alpi Apuane si mostra in tutto il suo fascino austero. Ma comfort e relax da soli non bastano: anche pancia e gola reclamano la loro parte. Ecco allora il bar Phoenix, che offre servizio all’ombrellone e, tra le altre cose, vanta una ricca selezione di caffè pregiati, e il ristorante con terrazza Ambrosiano Desìo, aperto a pranzo e cena (la sera solo su prenotazione). Il menu tende ovviamente al pesce, ma non mancano proposte di terra non banali, carni ma anche primi di terra; particolarmente apprezzabile il bilanciamento fra piatti della tradizione e cucina contemporanea, fra tipicità regionali (non solo toscane) e proposte internazionali. Molto curata anche la carta dei vini, con poche ma ottime proposte dall'Italia e dall'estero.

Una cena da Alan Bisteccheria

Macelleria, bisteccheria, enoteca. Il ‘sottotitolo’ è già tutto un programma, quintessenza della toscanità, di un territorio visceralmente votato alla ‘ciccia’, meglio se accompagnata da un bel vino rosso della regione. Definire Alan è difficile, perché Alan sfugge a una definizione univoca. Chiamiamolo locale e diciamo che si trova in pieno centro storico di Camaiore, nella zona pedonale. La protagonista è ovviamente la carne, di primissima scelta, che è nel Dna di famiglia: la tradizione comincia nel 1873, col bisnonno di Alan. Alan che, quarta generazione della dinastia, nel 1991 apre una propria macelleria che nel 2003 si allarga a bisteccheria e nel 2018 viene completata da un’enoteca. Aperto solo a cena (dal giovedì al sabato in bassa stagione, dal lunedì al sabato fra giugno e settembre), nel locale di Alan a fare la voce grossa sono Chianina e Fassona. Pochi fronzoli e tanto gusto: fiorentina, filetto, tagliata, cinta senese, carpaccio e tartare di manzo, affettati, crostini al lardo. Il gusto autentico della carne accuratamente selezionata, che per essere apprezzata non ha bisogno di particolari alchimie in cucina.

Una 'deviazione' alle frazioni alte

Pietrasanta è il capoluogo storico-culturale della Versilia, legato in particolare alla scultura, di cui ospita numerose gallerie d’arte e appuntamenti di richiamo internazionale. Molto famosa anche Marina di Pietrasanta, la località sul mare che è una delle destinazioni più trendy della costa. Meno conosciute sono le frazioni alte del Comune, il trittico Capriglia-Canal d’Oro-Capezzano Monte, raggiungibili attraverso una strada che appena fuori dal centro storico si inerpica sul fianco del pendio permettendo di raggiungere in pochi minuti d’auto i 370 metri slm. La strada è quella tipica di montagna, un susseguirsi di tornanti, e a ogni curvone la vista si fa più ampia. Il paese rimane subito sotto e scompare presto agli occhi, ma più si sale e meglio si vede il mare in lontananza, l’ampia piana che separa/collega i borghi storici dalle località costiere. Intanto colori, profumi e rumori di macchia mediterranea si fanno sempre più intesi tra filari di ulivi, pini marittimi, fichi d’india. Le tre frazioni sono tre piccoli gioielli, borghi abbarbicati sul fianco della montagna, con vecchie case e stradine ombreggiate. Per gli amanti del genere, ci sono un paio di trattorie vecchio stampo e pure un circolo della Società di operaia mutuo soccorso, per un pranzo o una cena fuori dai circuiti turistici