Montecatini Terme perla toscana da poco patrimonio Unesco
Da questa estate l’Italia è tornata a essere la nazione con il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità. è stato possibile grazie agli ultimi riconoscimenti che ci hanno portato a sorpassare la Cina con 60 siti totali. I tre nuovi siti sono gli affreschi di Giotto e di altri artisti del ’300 di Padova, i portici di Bologna e la città termale di Montecatini. In quest’ultimo caso si tratta dell’unica stazione termale italiana che può fregiarsi di questo titolo. Una designazione, quella di Montecatini, portata avanti assieme ad altri dieci città termali europee, in una candidatura transnazionale, ‘The Great Spa Towns of Europe’. Per Montecatini l’Unesco non ha fatto altro che certificare l’unicità della più celebre delle ‘villes d’eaux’ del nostro Paese. Vale a dire una città che è nata e si è sviluppata intorno ai bagni termali. Dove tutto è stato concepito in funzione del benessere degli ospiti delle Terme. Le virtù terapeutiche dell’acqua Tettuccio sono decantate sin dal 1417 nella sua opera maggiore, Tractatus de balneis del celebre scienziato Ugolino Caccini, detto da Montecatini. Anche se i primi insediamenti urbani intorno all’area centrale delle Terme, o Bagni, come si diceva all’epoca, a spa si devono al Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, che diede anche l’ordine di costruire le Terme dal 1773 al 1783. Insieme agli stabilimenti fu costruito anche un ampio viale costeggiato da olmi, diventato poi uno dei simboli della città, l’attuale viale Verdi. Fra le curiosità si ricorda che le acque termali erano considerate curative non solo per gli uomini, ma anche per gli animali. Tanto che i nobili fiorentini mandavano i loro destrieri che avevano qualche problema ai «Bagni dei cavalli». All’inizio del XX secolo, Montecatini cominciò la trasformazione da città dei bagni a città termale, anche grazie al lavoro dell’architetto Giulio Bernardini costruì alcuni edifici emblematici: come le Terme Tamerici, le Terme Excelsior e il Parco Pubblico. Quest’ultimo è considerato, insieme all’imponente stabilimento del Tettuccio, uno dei simboli della città. Non per niente fra le undici città termali riconosciute dall’Unesco, Montecatini è stata considerata quella ‘garden spa of Europe’, giardino termale d’Europa. Passeggiare per i viali del parco è un’esperienza da vivere. Seppure praticamente nel centro città, basta fare due passi per entrare in un altro mondo, rilassante ovattato, dove si dimenticano stress e rumori. Quasi un’altra dimensione. Non per niente Giovanni Nuvoletti e la moglie Clara Agnelli erano ospiti abituali della città in ottobre o novembre perché come diceva il conte “passeggiare nel parco termale era il modo migliore per emozionarsi davanti ai colori dell’autunno”.