Lucca, Pistoia e Arezzo: luoghi inediti e tesori nascosti della Toscana meno glamour

Dalla capitale del fumetto con le sue Mura scenografiche alle terre di Piero della Francesca con le sue location da Oscar. Fino ai percorsi segreti sotterranei della città del florovivaismo

di PAOLO PELLEGRINI -
19 agosto 2023
Piazza Grande square in Arezzo, Italy

Piazza Grande square in Arezzo, Italy

Il miracolo della piazza più bella e iconica del mondo con la sua torre pendente, la meraviglia e la potenza del Rinascimento nella sua preziosa ‘culla’ sull’Arno, il viaggio nella storia e nelle tradizioni della città del Palio. Pisa, Firenze, Siena, un tris d’assi a nemmeno cento chilometri di distanza. Quale altro luogo nel mondo può contenere così tanto patrimonio di bellezza? La risposta è scontata: nessuno. Ma, c’è un ma. Chi l’ha detto che la Toscana sia tutta qui? Tutta in questi tre luoghi magici che sono, non a caso, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. I fatti infatti dimostrano che c’è una regione, una serie di città, cittadine, borghi e paesi, nonché contesti rurali o paesaggistici che niente hanno da invidiare a queste location globali. E che a esse, possono tranquillamente sentirsi complementari nel contesto di un’off erta unica e irripetibile. Insomma vi è una ‘Toscana ovunque bella’ - questo l’indovinatissimo claim della campagna di comunicazione di qualche anno fa da parte dell’agenzia Toscana Promozione Turistica - che merita non solo di essere visitata, ma vissuta e goduta a 360 gradi attraverso il buon bere, il buon mangiare, il buon vivere. Il tema è delicato (alcuni centri storici troppo affollati), la soluzione è in evoluzione (vi sono delle città più piccole che stanno riscontrando un incremento dei flussi davvero esponenziale). Il perché? Perché si può visitare il meglio della Toscana tenendo come base realtà come Lucca, Pistoia o Arezzo. Città a sorpresa, ma nemmeno poi tanto per dirla tutta. Così, curiosità per curiosità, non è difficile pensare a un tour a caccia di luoghi inediti o tesori nascosti. Di Lucca si conoscono le Mura, il sarcofago di Ilaria del Carretto, l’evento dei Comics, ma forse non tutti sanno che si può osservare la città dalla Torre Guinigi (nella foto), sì proprio quella con i lecci ‘on the top’ come dicono gli americani. E che l’altra torre, quella delle Ore, è altrettanto ‘scalabile’ e il suo orologio ha un meccanismo svizzero che risale al 1754. I viaggiatori stanno imparando ad apprezzare sempre di più e sempre meglio e le presenze aumentano in maniera esponenziale. Come accade anche nella non distante Pistoia, non a caso, capitale italiana della cultura nel 2017. Con un interessantissimo sistema museale (www.pistoiamusei.it), una serie di tour nella Pistoia sotterranea e un patrimonio di chiese ‘zebrate’ ovvero a strisce orizzontali di marmi policromi sulle facciate o sulle pareti esterne, la città nota nel mondo per i suoi vivai è certamente una mèta nuova da mettere nel paniere durante una visita a queste latitudini. E che dire di Arezzo, capitale dell’oro e dell’antiquariato, città dell’avvincente Giostra del Saracino nella centrale piazza Grande location da Oscar ne ‘La vita è bella’ come molti altri luoghi del centro. Di tesori le terre aretine sono colme, ma che dire delle foreste casentinesi, di Cortona e la Valdichiana, della Valtiberina immortalata da Piero della Francesca e via elencando in una serie infinite di luoghi borghi carichi di storia come Poppi, Anghiari, Sansepolcro. Tre città e tre modi di intendere le vacanze toscane. Lunghe o brevi che siano. Perché a contare qui non è il tempo che passa, ma come si passa il tempo. Come in nessun altro posto al mondo.