In bici o a piedi, alla scoperta delle botteghe artigianali di Firenze

Una visita nel capoluogo toscano può diventare un viaggio alla scoperta di antichi mestieri. Dai gioielli alle incisioni, dal cuoio ai mosaici, fino al restauro di mobili antichi

di ROBERTA RAMPINI
20 aprile 2024

Artigianato fiorentino (Newpressphoto)

Città d'arte e di cultura, Firenze è anche la città delle botteghe e dei mestieri tramandati di generazione in generazione. E non c'è solo Ponte Vecchio con le sue botteghe orafe: passeggiando (o pedalando) nel centro storico è possibile fare un tuffo nel passato tra tradizioni e opere di artigianato che ci raccontano epoche lontane e al tempo stesso si rinnovano. Una vera e propria arte, meno conosciuta delle altre, ma altrettanto affascinante. 

La storia dell’artigianato fiorentino

La storia artigianale affonda le radici nei secoli passati: fin dall'epoca medievale, l'artigianato fiorentino ha giocato un ruolo fondamentale nell'economia e nella cultura della città. Le prime corporazioni di artigiani si formarono già nel XII secolo per la lavorazione del cuoio, la tessitura e la lavorazione dei metalli. Durante il Rinascimento, Firenze divenne il centro dell'artigianato di lusso in Europa. Botteghe artigiane fiorirono in tutta la città, specializzandosi nella produzione di gioielli, tessuti pregiati, ceramiche, vetro e pietre preziose. Maestri artigiani come i tessitori della seta e gli intarsiatori di legno portarono la reputazione di Firenze oltre i confini nazionali.

L’artigianato fiorentino può essere il filo conduttore di una visita nel capoluogo toscano, da fare nella stagione primaverile o all'inizio dell'estate, pedalando (o camminando) di bottega in bottega, fermandosi a parlare con gli artigiani locali che hanno molto da raccontare. Sono tantissime le produzioni artistiche della città: dai gioielli alle incisioni, dal cuoio ai mosaici, ma anche al restauro di mobili antichi.

Una visita tra le botteghe

FIRENZE - Artigianato fiorentino
FIRENZE - Artigianato fiorentino

Il tour dei musei e delle botteghe passa dagli artisti che hanno modellato la città nel passato, tra queste, celebre la bottega dei Fratelli Traversari (via Senese 68/B) che prosegue una tradizione artigiana cominciata intorno al 1870, quando l’atelier era solo un piccolo negozio di souvenir, specializzato in bigiotteria in micromosaico. Nel 1944, la gestione passa ai tre figli del fondatore Arturo, che hanno ampliato la produzione alla decorazione di complementi di arredo. Oggi ci sono Franco con i suoi due figli, Letizia e Daniele, terza e quarta generazione di mosaicisti Traversari. Realizzano ritratti, quadri e decorazioni su oggetti in diverse tecniche: mosaico fiorentino in pietre dure, micromosaico in vetro smaltato filato e mosaico in vetro tagliato. La pedalata (o camminata) prosegue verso Casa Guidi, un museo che si trova tra piazza San Felice e via Maggio, allestito nella casa in cui vissero la poetessa inglese Elizabeth Barrett Browning con suo marito Robert Browning e il figlio Pen tra il 1847 ed il 1861. Nelle stanze dove i due famosi scrittori composero alcune delle loro migliori poesie è possibile ammirare alcuni pezzi pregiati, quadri e mobili acquistati presso i rigattieri fiorentini dell'epoca. Fra gli articoli di maggior rilievo lo specchio del salone, acquistato già nell'Ottocento a caro prezzo, i busti della coppia e un interessante collezione di quadri ottocenteschi, a volte copie di autori rinascimentali più antichi. Nell'androne del palazzo il busto di Robert è una copia dell'opera di William Wetmore Story, amico di famiglia dei Browning. Dal 1995 l'appartamento fa parte del Landmark Trust, un'associazione inglese che possiede numerosi edifici inusuali e li affitta per vacanze, così oggi una parte dell'appartamento è disponibile per soggiornare. Dopo la morte di Elizabeth Barrett il comune di Firenze mise sul portone una targa che celebra il legame creato dalla poetessa fra l'Italia e l'Inghilterra.  

Artigiani a palazzo anche oggi e domani
Artigiani a palazzo anche oggi e domani

Il viaggio prosegue verso il quartiere di Santo Spirito, cuore dell’artigianato fiorentino, dove si restaurano opere lignee come mobili antichi e intarsiati: Olivastri è specializzato nel restauro del mobile in stile Boulle e organizza workshop in cui svela i segreti del mestiere. Genialità e stile sono di casa anche al Museo Ferragamo, che celebra le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo, uno dei grandi protagonisti del design e della moda del XX secolo.

Si cambia genere, ma non l'artigianalità nella produzione nell’Officina de’ Tornabuoni, da quattro generazioni è specializzata nella creazione dei migliori prodotti naturali per la cura della pelle, profumi e rimedi fitoterapici. La storia dell’Officina nasce nell’omonima area storica di Firenze, nella farmacia anglo-americana fondata da Henry Roberts nel 1843, acquisita poi dalla famiglia Magherini. Qui la filosofia di benessere si fonde con le profonde conoscenze tecniche e scientifiche, ereditate dall’antica tradizione officinale fiorentina e ampliate grazie alla ricerca d’avanguardia nella cura della bellezza e la salute del corpo. Nell’antica spezieria si possono scoprire cosmetici, profumi, ma anche integratori alimentari e tisane, realizzate nel pieno rispetto degli antichi saperi. 

Se non siete ancora stanchi di pedalare (o camminare), in Borgo Ognissanti ci sono due artisti specializzati in una delle arti fiorentine più pregievoli, lo sbalzo ed il cesello. Si tratta di tecniche di lavorazione  usate in oreficeria che Giuliano Foglia e Mari Yoshida Foglia, artista giapponese che si è innamorata di questa tecnica, portano avanti con nuove proposte e rivisitazioni.

C'è poi l'Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, che si trova si trova in via della Scala 16, in una parte del complesso conventuale di Santa Maria Novella. Oggi è ritenuta la farmacia storica più antica di tutta Europa, è aperta da  oltre 4 secoli e quindi uno degli esercizi commerciali più antichi in assoluto: per questa ragione nel 2012 le è stata dedicata un'emissione filatelica italiana. Se volete conoscere tutta la storia c'è un percorso museale che si sviluppa in quelli che un tempo erano i laboratori di produzione. Qui potete ammirare macchine utilizzate un tempo per le lavorazioni, vetri, antiche ceramiche ed agli oggetti di rame e di bronzo 

E infine la bottega artigiana del "cuoietto fiorentino”  in via Palazzuolo aperta da Giuseppe Fanara nel 1989. Qui, insieme al figlio Mirko, il maestro realizza accessori di grande pregio in cuoio, come porta sigari, astucci per gli occhiali, portagioie, e soprattutto il tipico portamonete, detto “tacco”. La tecnica è quella del cuoietto fiorentino, una lavorazione antica che esalta la brillantezza del pellame e utilizza esclusivamente la pelle conciata al vegetale in Toscana. 

Dove alloggiare

FIRENZE - GHM Monument View Junior Suite
FIRENZE - GHM Monument View Junior Suite

Vi consigliamo Grand Hotel Mediterraneo, hotel 4* in stile contemporaneo sul Lungarno in una posizione strategica per visitare a città e le principali attrazioni. Offre spazi ampi e accoglienti caratterizzati. L'offerta gastronomica nel ristorante dell’hotel propone una cucina di tradizione toscana.