Badia di Morrona, il potenziale dell'altra Toscana fra Sangiovese e Supertuscans

di LORENZO FRASSOLDATI -
10 febbraio 2023
la famiglia Gaslini Alberti

la famiglia Gaslini Alberti

Una zona meno nota della Toscana enoica, un po’ appartata, ma di grande fascino e dal forte potenziale enologico. Nel borgo di Terricciola, nelle dolci campagne tra Pisa e Volterra, a due passi dal mare, la famiglia Gaslini Alberti acquistò nel 1939 i primi vigneti, testimoni di una viticoltura storica e radicata nel territorio. Qui è cresciuta negli anni la tenuta Badia di Morrona , 600 ettari, tra boschi di cipressi, lecci e querce che lasciano spazio a 40 ettari di uliveti e, soprattutto, a 110 ettari di vigne che risalgono i dolci pendii a ridosso del fiume Cascina, tra i comuni di Terricciola e Casciana Terme Lari. Il microclima influenzato da correnti marine in grado di mitigare le alte temperature diurne sposa un mosaico di suoli unici, un autentico “tesoro geologico”. Nei suoli delle vigne, a base argillosa con poco scheletro, si alternano infatti senza soluzione di continuità: sabbia, sassi, pietre grigie friabili, ciottoli di fiume, e fossili risalenti al Pliocene e al Pleistocene. Nel cuore della proprietà la millenaria e affascinante Badia di Morrona, primo nucleo storico della tenuta, e una nuova cantina progettata in chiave sostenibile. Il parco vitato dell’azienda si estende per 110 ettari di cui oltre la metà è Sangiovese. Accanto al vitigno principe toscano trovano posto Vermentino, il bianco della costa, e i classici internazionali come chardonnay, viognier, merlot, syrah e i cabernet. Negli anni ’90 Duccio Gaslini Alberti, padre degli attuali proprietari Filippo e Alessandra, ha dato una svolta qualitativa alla produzione avviando una grande opera di reimpianto, conservando le vigne più promettenti. L’espressione più identitaria è il Sangiovese, che occupa il 60% del parco vitato, affiancato da piccole parcelle di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah, per assemblaggi di Supertuscans.

Gli assaggi

Vigna Alta 2018, doc Terre di Pisa, è il cavallo di razza della maison. Un cru di struttura, equilibrio, eleganza (100% Sangiovese), sorso di classe (25 €). Taneto 2020, blend base Syrah (13 €), bicchiere un po’ diverso, morbido e suadente. I Chianti di territorio sono I Sodi del Paretaio annata (2021) e Riserva (2019), il primo affinato in cemento (7 €) , il secondo in botti grandi (13 €). Il N’Antia 2019 è un rosso tutto francese, vero taglio bordolese (20 €) , bella bocca morbida, polposa, internazionale (prezzi alla cantina). Info: www.badiadimorrona.it