Carmignano (Prato) - C’è la dimora storica, ci sono il vino e l’olio prodotti in azienda, c’è la buona cucina, ci sono piscina e spa, c’è la vicinanza con Firenze. E ora c’è anche il partner internazionale di rilievo, la spagnola
Melià che gestisce circa 300 hotel in tutto il mondo. Costretto a posticipare causa Covid, il nuovo corso della
Tenuta di Artimino è ora in cammino. Proprietà della famiglia Olmo, storico marchio di bicicletta, si trova nell’omonima frazione alta del Comune di
Carmignano, in provincia di Prato.
Il vino
Carmignano è anche il nome di una
Doc, una delle più antiche e più piccole d’Italia, che si caratterizza per avere nel disciplinare l’obbligo del Cabernet, eredità di quella
Caterina de’ Medici che sull’
osmosi Toscana-Francia ha lasciato un’eredità inestimabile. Appena 12 i produttori, per 300 ettari totali. Un
vino rosso nobile e potente, capace di ritagliarsi una nicchia (o meglio un cantuccio, altra tipicità del territorio) all’interno della galassia chiantigiana. Tenuta di Artimino, forte di una settantina di ettari vitati per 350-400mila bottiglie l’anno, è uno dei due produttori di punta. Nel ventaglio
Artimino Wines i Carmignano Doc e Docg sono tre, cui si affiancano i Chianti sottodenominazione Motalbano, altri rossi e un bianco e un rosato per completare la gamma. C’è poi il capitolo
Vin Santo, ben tre tipologie suddivise in due Doc: Chianti e Carmignano.
La villa medicea
Ma la Tenuta di Artimino non è solo una wine destination. A dominare la collina è
Villa La Ferdinanda, una delle numerose dimore della
famiglia Medici sparse per la Toscana, oggi
patrimonio Unesco. Restaurata, in ottimo stato, al suo interno sono state ricavate alcune salette ristorante e, tra le altre cose, si può ammirare un maestoso girarrosto realizzato su disegno di
Leonardo da Vinci. Le suggestive
stanze dell’albergo, dai muri un pietra, sono ricavate nell'
antica paggeria, altro edificio dal pregevole gusto architettonico, così come quello che ospita il
ristorante gourmet a
km zero affidato all’executive chef
Michela Bottasso.
Il borgo
Dall’altro lato della collina si trova il
borgo medievale di Artimino, con il
Museo archeologico che ospita preziose testimonianze della
civiltà etrusca, dove la famiglia Olmo schiera gli
appartamenti di charme Le Fagianaie e la moderna
spa che, tra le altre cose, propone la
wine therapy in tinozza a base di polifenoli dei vinaccioli, ovviamente accompagnata da un calice di Carmignano Docg.
La famiglia Olmo
“Molti turisti cercano una destinazione in cui
l’albergo è parte integrante della vacanza – racconta
Annabella Pascale, nipote di Giuseppe Olmo, amministratrice della tenuta insieme al cugino Francesco Spotorno Olmo – e qui ad Artimino siamo in grado di offrirlo. Proponiamo visite guidate in cantina e ai vigneti, abbiamo il ristorante di cucina locale, mettiamo a disposizione e-bike per esplorare i dintorni con i cestini da pic-nic preparati da noi”.
Melià Collection
Per fare un ulteriore salto di qualità, la gestione dell’albergo è stata affidata al gruppo Melià che ad Artimino ha piantato la prima bandierina italiana di Melià Collection, il
nuovo segmento riservato agli alberghi con un
forte legame col territorio. “Al di là degli standard qualitativi, fanno parte di Melià Collection solamente quegli hotel che si distinguono per la loro
unicità, che si caratterizzano per dettagli e offrono esperienze non ripetibili altrove- spiega
Niyreth Florez Rojas, marketing manager del gruppo per l’Europa -. Siamo orgogliosi di aver aperto il primo Melià Collection italiano ad Artimino, in Toscana, in una terra ricca di storia e fascino”.