Arezzo: a tu per tu con Piero della Francesca, dietro le quinte dei restauri della Leggenda della Vera Croce

di MONICA GUERCI -
9 gennaio 2024
Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo

Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo

Se state programmando una vacanza all'insegna dell'arte in Toscana, oltre a visitare i tesori di Firenze, Pisa, Viareggio, Lucca c’è una città, forse meno frequentata ma ricca di bellezze, che non va dimenticata nell'itinerario di viaggio. Stiamo parlando di Arezzo. Una città che si può girare anche a piedi, la cui storia è legata a nomi illustri di artisti e poeti tra i quali Francesco Petrarca, Guido Monaco, Guittone d'Arezzo e Giorgio Vasari, la casa-museo del pittore è visitabile e racchiude documenti e alcune sue interessanti opere. La Fortezza Medicea, i monumenti, i parchi, i resti archeologici, le chiese e tante piazze da ammirare. Fra tutte Piazza Grande, dalla particolare pendenza con un dislivello di almeno 10 metri, ha fatto da sfondo ad alcune scene del film “La vita è bella” di Roberto Benigni e due volte l’anno, ospita la suggestiva Giostra del Saracino, un torneo medievale che divide Arezzo in quattro storici quartieri. Su questo luogo si affacciano molti palazzi, loggiati e anche l’abside della chiesa di Santa Maria della Pieve. Qui arte, storia e cucina si intrecciano a ogni angolo e rendono unica questa cittadina: tra i piatti tipici si possono gustare i maccheroni con l’ocio, i grifi all’aretina, la scottiglia e i fegatelli. LEGGI ANCHE - Le mostre d’arte da non perdere a gennaio 2024 in Italia

Cimabue e Pietro della Francesca

Piero della Francesca, Leggenda della Vera Croce - dettaglio

Ma soprattutto tra le cose da fare ad Arezzo ci sono due visite che valgono il viaggio: la prima è la visita al Crocifisso ligneo di Cimabue uno dei capolavori assoluti del Duecento europeo conservato all'interno della chiesa di San Domenico, l’altra visita imperdibile è al celebre ciclo di dipinti murali della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca all'interno della cappella della basilica di San Francesco. La leggenda della Vera Croce racconta la storia del legno sul quale venne crocifisso Cristo, spesso tramandata in letteratura e rappresentata in opere d'arte. Un’occasione per ammirare gli affreschi di Pietro della Francesca, da una prospettiva inedita, arriva con l’imminente avvio dei lavori di manutenzione e revisione conservativa dell’opera del grande pittore umanista del Quattrocento.

A “tu per tu” con un capolavoro

Piero della Francesca, Leggenda della Vera Croce - dettaglio

Dal 10 gennaio, infatti, l’opera, tra i capolavori della pittura rinascimentale, verrà sottoposta a lavori di manutenzione e revisione conservativa a cura della Direzione Regionale dei Musei della Toscana che in contemporanea ha deciso di allestire un ponteggio accessibile che offrirà, solo a piccoli gruppi di visitatori, l’opportunità eccezionale di ammirare il ciclo di dipinti murali di Piero della Francesca da una prospettiva assolutamente diversa e unica. “All’altezza di Piero”, il programma di visite straordinarie al cantiere di manutenzione del ciclo di dipinti murali nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo prenderà il via il 27 gennaio per concludersi il 12 marzo.

Storia delle Leggenda della Vera Croce

Piero della Francesca, Leggenda della Vera Croce - dettaglio

La Leggenda della Vera Croce nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco, realizzata dall’artista in un periodo compreso tra il 1452 e il 1466, presenta una serie di episodi tratti dalla Legenda Aurea del frate domenicano Jacopo da Varagine, una raccolta di vite di santi e spiegazioni di feste liturgiche scritta a partire dagli anni Sessanta del XIII secolo e diffusa con grande successo durante tutto il Medioevo. Le scene, articolate in tre livelli sulle pareti della Cappella Bacci, raccontano la storia della Croce sulla quale venne crocifisso Gesù Cristo, a partire dalla nascita dell’albero dal quale proviene il legno col quale essa fu realizzata. Gli episodi raffigurati da Piero della Francesca non sono collegati secondo la successione cronologica ma per rapporti formali e simbolici e sono caratterizzati da una attenta visione prospettica.

Il cantiere

Piero della Francesca, Leggenda della Vera Croce - dettaglio

L’intervento di manutenzione e revisione conservativa (effettuato in precedenza nel 2016), prevede la rimozione delle consistenti quantità di polveri e particellato atmosferico depositati sulle superfici dipinte e la contestuale verifica dello stato di conservazione della pellicola pittorica e degli intonaci, al fine di evitare l’insorgere o il progredire di eventuali nuovi fenomeni di degrado (sollevamenti, distacchi, solfatazione, etc.) che potrebbero mettere a grave rischio la conservazione dei dipinti. Il cantiere comprenderà anche il restauro della grande Croce dipinta, risalente all’ottavo-nono decennio del Duecento e attribuita a un pittore umbro noto convenzionalmente come Maestro di San Francesco, e della bifora vetrata, con la predisposizione di una controvetrata esterna di nuova progettazione.

Come prenotare

Insieme alla Fondazione Arezzo Intour, che gestisce i servizi museali dei musei statali aretini, sono state quindi organizzate visite speciali accompagnate da una guida esperta, che avranno la durata di circa un’ora e che saranno presto prenotabili nel sito museiarezzo.it.  Il biglietto intero costa 35 euro; 10 euro (per giovani dai 18 ai 25 anni); 8 euro (per i minori di 18 anni). Prenotazioni e informazioni: museiarezzo.it