Favignana, l’incanto delle Egadi. Mare, spiagge, cicloturismo e gusto: le cose da non perdere

Visitare l'antico borgo e l’ex stabilimento Florio, quello dei Leoni di Sicilia, è solo l’inizio di un itinerario che, attraverso 4 ciclovie, conduce alla scoperta delle meraviglie dell’isola

di LAURA DE BENEDETTI
21 luglio 2024

L'Isola di Favignana vista dal satellite (Google Earth)

L'isola di Favignana è un gioiello ambientale, ancora un po’ selvaggio, nell'arcipelago delle Egadi. Con la sua tonnara e lo stabilimento di produzione del tonno in scatola ha fatto, tra fine Ottocento e primi del Novecento, la storia industriale dell’Italia. Oggi sono proprio l’ex stabilimento adibito a museo e a Centro di recupero delle tartarughe marine, e i segni lasciati dalla famiglia Florio, i ‘Leoni di Sicilia’, ad attirare ogni giorno migliaia di visitatori.

Ma l'isola, oltre che centro culturale, grazie al lavoro degli operatori dell'area Marina protetta delle isole Egadi, è soprattutto un luogo dove vivere il mare tra acque cristalline arricchite ed ossigenate dalla Posidonia, spiagge di sabbia, calette di roccia, cave di tufo divenute giardini (una ospita anche un originale albergo ecologico). Ed anche dove girare in bicicletta o in barca.

Favignana Cose che capitano, cose da capitano
Favignana Cose che capitano, cose da capitano

Ma Favignana e anche l'isola dei buongustai: che si scelga un ristorante gourmet ho una kebabberia, il gusto è garantito dalle materie prime, col tonno rosso in cima alla lista, seguito dal gambero rosso e dal pistacchio con cui si fa il pesto; senza dimenticare sapori tipici siciliani, come arancini, caponata di melanzane e dolci vari, accompagnati da vini isolani doc.

Favignana, l’isola ciclabile

L’Isola di Favignana, di 24 chilometri quadrati, con un perimetro di 30 chilometri, ed un dislivello massimo di 80 metri (esclusa la montagna) può essere comodamente girata in bicicletta, così come in scooter. Il noleggio delle biciclette, sia ‘normali’ che a pedalata assistita, è diffuso: non appena si sbarca col traghetto c’è qualcuno che offre un mezzo a due ruote, direttamente sul fronte del porto. Il territorio non è completamente pianeggiante ma i dislivelli sono minimi: da tenere presente, piuttosto, il sole, specie nelle ore più calde, la temperatura e l’eventuale presenza di vento. A Favignana dal 2018 sono stati predisposti 4 itinerari ciclabili, con relativa cartellonistica, tanto che la località si fregia da allora del titolo di ‘isola ciclabile’. Le località da raggiungere distano mediamente una mezz’ora circa in bicicletta dal porto del paese.

Favignana, itinerario ciclabile rosso – spiagge

La spiaggia di Cala Azzurra a Favignana
La spiaggia di Cala Azzurra a Favignana

Le più note sono quelle, a sud est, di Punta Longa, Lido Burrone, Grotta Perciata, Punta Fanfalo, Cala Azzurra. È possibile anche compiere un itinerario e visitarle tutte, bagno dopo bagno, tuffo dopo tuffo, per rinfrescarsi dopo la pedalata. Anche perché Cala Azzurra, la più a sud est, è tra quelle da non perdere. Si arriva in un ambiente caratterizzato dalla macchia mediterranea e poi si ‘scende a mare’ nell’ampia insenatura sabbiosa. 

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Isole Egadi, dove si salvano le tartarughe e il mare viene pulito con la spugna

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Favignana, itinerario ciclabile arancione – snorkeling

Le splendide acque dell'arcipelago delle Egadi lungo la costa dell'isola di Favignana
Le splendide acque dell'arcipelago delle Egadi lungo la costa dell'isola di Favignana

Favignana, fatta eccezione per alcune spiagge e calette, è caratterizzata da scogliere che si affacciano sul mare: i percorsi ciclabili seguono la ‘costa’ e consentono di ammirare dall’alto i colori intensi del mare, sempre trasparente e pulito, con macchie più scure grazie alla posidonia sul fondale, la pianta protetta dall’area marina e, in alcuni casi, ripiantumata (grazie anche ad un progetto di collaborazione pubblico-privato che prevede uno stanziamento da parte di Rio Mare-Gruppo Bolton), perché è fonte di vita: genera abbondante ossigeno per noi umani ed è habitat in cui vivono numerose specie marine. Seguendo l’itinerario ciclabile Snorkeling è possibile giungere in alcuni tratti di costa particolarmente suggestivi, paradiso per gli amanti delle immersioni, anche solo con pinne e occhiali. Si scende in acqua attraverso le rocce e si ammirano fondali e costa, tra scogliere bianche e macchia mediterranea. Questo itinerario è diretto verso la parte sud ovest dell’isola. Non appena si attraversa, con attenzione, la galleria (dove transitano le auto), ci si trova nella parte più selvaggia dell’isola: da vedere Punta Galera, Punta Sottile e Punta Ferro. 

Favignana, itinerario ciclabile giallo – archeologico

Palazzo Florio
Palazzo Florio

L’itinerario archeologico si snoda proprio a partire dal centro di Favignana, dove non si può perdere la visita alle tracce di ciò che ha portato un’isola, a circa 7 chilometri in linea d’area da Trapani, al centro della storia nazionale di ieri e di oggi. Qui per un centinaio d’anni, la famiglia Florio ha creato la prima industria del tonno, portando lavoro (per 800 persone) e innovazione: dal primo tonno sott’olio alle lattine aperte con la chiavetta, al primo (e ancora oggi quasi inedito) asilo aziendale per consentire alle donne di lavorare. Oggi l’ex stabilimento Florio, è una importante sede museale, con un gran numero di visitatori.

Favignana, archeologia marina,
Favignana, archeologia marina,

Oltre alla storia della produzione nell’ex tonnara, poi fabbrica così grande e industrializzata da competere a inizio Novecento con la Fiat a Torino, il grande complesso edilizio offre uno spaccato dell’archeologia dell’arcipelago: anfore e monete ritrovate sul fondo del mare ma anche i rostri di epoca romana risalenti alla ‘colossale’ battaglia delle Egadi, tra Romani e Cartaginesi, che mise fine alla Prima guerra Punica, durata oltre 20 anni: vinsero i romani, con navi più leggere e che montavano il rostro sulla punta, per speronare e affondare i nemici. Con la bicicletta si può poi raggiungere palazzo Florio (con mostra, anche multimediale) dove vissero i brillanti imprenditori considerati i ‘Leoni di Sicilia’ (coma da omonimo libro e serie tv), cappella Florio, piazza Europa, la cava di Sant’Anna e l’arena. È l'occasione per visitare tutto il borgo, coi suoi ristoranti e assaggiare le prelibatezze locali, tra cui il re indiscusso è il tonno rosso, magari appena 'scottato' e servito con sugo di pistacchio. Volendo si può anche risalire la montagna su cui svettano i ruderi del castello di Santa Caterina (ereditato dal Comune pochi anni fa, comunque non visitabile), che dominano l’isola dall’alto, almeno finché finisce la strada asfaltata e iniziano i gradoni in pietra.

Favignana, itinerario ciclabile blu – Cala Rossa

Cala Rossa a Favignana
Cala Rossa a Favignana

È una delle mete turistiche più note dell’Isola, uno dei posti più belli dove fare il bagno: Cala Rossa si trova nella parte nord est di Favignana. Partendo dal porto la prima tappa è Cala San Nicola, ideale per chi vuole raggiungere uno sbocco dove il mare è più blus enza pedalare troppo, dato che si trova a solo un paio di chilometri dal borgo. Per raggiungere la rinomata Cala Rossa, che vale la pena vedere, sia per chi vuole fare il bagno, sia per chi si ‘accontenta’ di foto spettacolari del paesaggio, basta pedalare ancora per circa 3 chilometri, seguendo la scogliera verso est. Le acque cristalline sono attorniate da muraglioni bianchi. La zona è caratterizzata dal tufo che gli abitanti hanno ‘tagliato’ a lastre o scavato. Si sono così generati dei giardini ipogei circondati dalle ‘mura’ di tufo, o cunicoli, specie lungo la costa. Questo fenomeno delle cave con giardino, senz’altro molto particolare, anche per le altezze caratterizza la zona di Cala Rossa e il sentiero che conduce fino al mare.  

Uno degli approdi a mare lungo la costa di Favignana. A destra un vecchio 'scivolo' usato per il trasporto del tufo
Uno degli approdi a mare lungo la costa di Favignana. A destra un vecchio 'scivolo' usato per il trasporto del tufo

Dalla barca, lungo la costa, è possibile vedere con chiarezza sia i cunicoli che gli ‘scivoli’ ricavati lungo le rocce: il tufo calcareo (che si distingue da quello vulcanico) veniva estratto e poi fatto scivolare, appunto, nell’imbarcazione sottostante, finché il carico non era completo. Una volta giunti a Cala Rossa si scende a mare seguendo un percorso ma è meglio attrezzarsi per entrare in acqua, tra gli scogli. Volendo si può proseguire fino a Cala Azzurra: tutti i percorsi ciclabili sono intersecati tra loro.

Favignana, cosa mangiare

Non è solo per la presenza storica dei ‘Florio’ e dell’ex tonnara su cui sorse, tra fine Ottocento e primi del Novecento, il più grande stabilimento di produzione del tonno, dalla cattura all’inscatolamento e spedizione, per ogni dove. Il tonno, quello dalla carne rossa, a Favignana è ancor oggi di casa. E quindi è proposto in ogni menu dell’Isola, dal ristorante più sofisticato al take away. Che sia lavorato da uno chef o preparato nella piccola cucina di una trattoria, estratto dalla parte più o meno nobile del grande pesce, il gusto e la morbidezza lo rendono un piatto ‘indimenticabile’, da assaporare, che resta nella memoria dei sapori legati all’itinerario nell’arcipelago della Egadi. Così come tutto ciò che riguarda il pistacchio e, pure, il gambero rosso. Certo, le specialità tipiche siciliane ci sono tutte, a partire dalla caponata di melanzane fino ai numerosi ‘frutti’ del pescato tra Favignana, Marettimo, Levanzo. Ma il tonno rosso è il re della tavola e del gusto.

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Favignana, la Kebabberia di tonno

Insalatone di tonno rosso pistacchi e pomodori
Insalatone di tonno rosso pistacchi e pomodori

Il tonno rosso, che è un alimento da gourmet e non è venduto in scatola, a Favignana è preparato anche in una ‘semplice’ Kebabberia di tonno.  Lo si può gustare anche in una semplice ‘insalatona’, insieme ai pomodori saporiti e ricoperto di pistacchi, nei tavolini all’aperto del locale o portandolo via come ‘take away’. Il tonno, cotto e crudo, è preparato con ricette diverse, tutte gustose e in stile street food. Un esempio? La ‘salsiccia’ ripiena di tonno, preparata appositamente per il locale, da gustare alla griglia. Il tutto accompagnato dalla birra cruda, non pastorizzata e non filtrata, chiara e fresca, al sentore di agrumi di Sicilia, prodotta in Sicilia.

La Kebabberia di tonno a Favignana: tonno rosso nell'insalatona, nel panino ed anche come 'salsiccia'
La Kebabberia di tonno a Favignana: tonno rosso nell'insalatona, nel panino ed anche come 'salsiccia'

Favignana, Formica osteria: pesce gourmet

Tagliata di tonno rosso, Formica Osteria, isole Egadi
Tagliata di tonno rosso, Formica Osteria, isole Egadi

Si potrebbe definire una cucina fusion, che unisce l’identità orientale dello Chef Taka e quella siciliana di Federica, ma il termine rischia di essere riduttivo, di far pensare a qualcosa che perde in autenticità. Inoltre, nel caso della Formica osteria, nel cuore di Favignana, la fusione non riguarda in particolare ingredienti di due tradizioni culinarie differenti quanto la capacità di esaltare ogni pesce, a diversi stadi di cottura, creando  un nuovo ‘savoir faire’, che è sorpresa, gusto, qualità, al giusto grado di esaltazione del sapore. L’osteria, che prende il nome da Formica, una delle più piccoli isole dell’arcipelago delle Egadi, dove la storia della tonnara si intreccia con quella del nonno di Federica, rais esperto che guidava le mattanze, dà vita dunque ad una cucina che non lascia niente al caso (anche nell’impiattamento e nel servizio) dal cuore siculo-giapponese. 

La Formica a Favignana
La Formica a Favignana

In questo caso il cibo è accompagnato da un vino sicliano, di Monreale, in provincia di Palermo: si tratta del vino biologico doc Catarratto, prodotto e imbottigliato da Porta del Vento. Tra i piatti da non perdere i filetti di sgombro marinato (shime saba, in giapponese) con pomodoro, origano e capperi, il carpaccio di scorfano con soia wasabi limone erba cipollina e maionese, la tagliata di tonno rosso (a vederla sembra quasi una delle migliori tagliate di manzo) cipolla rossa grigliata salsa saba e soia, anche se il piatto più innovativo, che pesca anche nelle tradizioni calabresi, è il risotto in brodo di pesci e crostacei con crudo di Gambero Rosso e ‘nduja.

Favignana, Scaliddre e gambero rosso

Al ristorante Scaliddre, tortelli di patate con gambero rosso e pesto di pistacchio
Al ristorante Scaliddre, tortelli di patate con gambero rosso e pesto di pistacchio

Tra i molti ristoranti di Favignana c'è anche Scaliddre. Come sempre il tonno rosso è protagonista, ma si fa anche tanto pescato del giorno alla griglia e gli antipasti attirano l’attenzione.  Tra i primi, da segnalare lo Spaghettone con pomodorino giallo, stracciatella di burrata e bottarga di tonno rosso, la Carbonara di pesce spada affumicato e i Tortelli ripieni di patate con pesto al pistacchio e crudo di gambero rosso. Magari accompagnati dal vino biologico Etna bianco ‘Fermata 125’ (che fa riferimento alla storica ferrovia Circumetnea.

Favignana, dove dormire

Il resort Il Mulino a Favignana
Il resort Il Mulino a Favignana

 200 metri dalla piazza principale di Favignana e a 400 dal porto, il Mulino Resort offre varie tipologie di alloggi, dalle camere ai miniappartamenti con cucinino e spazi esterni, tutti dallo stile nuovo e con aria condizionata. Oltre ad una piscina attorno alla quale si gusta la colazione, offre una spa interna con centro massaggi. Usato anche da esterni, è dotato dunque di uno spogliatoio con docce che si affccia sul cortile interno.

Il Cave Bianche, hotel tra i pochi al mondo realizzato in un'ex cava di tufo calcareo, è particolarmente suggestivo
Il Cave Bianche, hotel tra i pochi al mondo realizzato in un'ex cava di tufo calcareo, è particolarmente suggestivo

A poca distanza dalla famosa baia di Cala Azzurra, sabbiosa, il Cave Bianche Hotel è circondato da pareti di calcarenite (tufo calcareo) ed offre quindi la possibilità di sperimentare la ‘vita’ nelle cave ipogee, dove un tempo si era scavato ed ora sono sorti degli splendidi giardini. La struttura, unica nel suo genere, assicura che la posizione all’interno dell'ex cava garantisce maggiore frescura. Il Cave Bianche utilizza misure di risparmio energetico e idrico in linea con i certificati Ecolabel dell'Unione Europea e il marchio di qualità dell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi. All’esterno piscina con vasche idromassaggio e il ristorante del Cave Bianche dove gustare la cucina tradizionale siciliana e delle Egadi.

L'Albergo Isola Mia a Favignana
L'Albergo Isola Mia a Favignana

L’Albergo Isola Mia è situato, vista mare, a 350 metri da Lido Burrone, la spiaggia di sabbia più vicina al borgo di Favignana, collegato da un ciclabile. Le camere, dallo stile classico (e climatizzate), sono dotate di un patio esterno affacciato su un giardino. Per questi motivi ci sono molti profumi ed è un posto tranquillo.  A 50 metri c’è la fermata dell’autobus che percorre tutta l’isola. 

Favignana, come arrivare

Noleggio barche a Favignana per raggiungere le calette via mare
Noleggio barche a Favignana per raggiungere le calette via mare

Per raggiungere l’Isola di Favignana, un gioiello nell’arcipelago delle Egadi, basta mezz’ora di aliscafo da Marsala e circa 45 minuti da Trapani, in Sicilia. Il richiamo per la bellezza dei luoghi, ancora molto 'selvaggi’ e incontaminati, è molto forte e la vicinanza aiuta: in estate sbarcano sull’isola circa 70mila persone al giorno. Il borgo marino di Favignana si può girare comodamente a piedi, uno volta sbarcati nel porto. Per fare il giro dell’Isola, raggiungere spiagge e località più spettacolari, si possono noleggiare biciclette (e seguire i 4 percorsi ciclabili) o scooter. Un servizio bus effettua più volte il giro dell’isola. È possibile anche noleggiare una barca e fare il bagno dove l’acqua è più blu.