Lo chiamano il ‘The White Lotus effect’: il
boom di prenotazioni da parte di turisti americani che ha coinvolto Taormina dopo la messa in onda della serie tv HBO (disponibile in Italia su Sky e NowTV). Oltre ad aver reso nota al pubblico americano l’attrice italiana
Sabrina Impacciatore, lo show ha infatti mostrato agli spettatori Oltreoceano le bellezza della Sicilia e in particolare di Taormina, centro principale delle riprese. Questo ha spinto parecchi turisti provenienti dagli Stati Uniti a prenotare le loro vacanze, anche invernali, proprio nella caratteristica città siciliana. Il San Domenico Palace – la struttura in cui si svolgono le vicende della serie – è
al completo di prenotazioni fino ad aprile 2023. Nelle ultime settimane del 2022, inoltre, c’è stato da parte dei viaggiatori statunitensi un incremento superiore al 50% nelle ricerche di strutture e hotel a Taormina e le richieste di pernottamento in Sicilia sono aumentate del 90% se confrontate con quelle
dello scorso anno nello stesso periodo. Ecco cosa fare e vedere a Taormina nei mesi invernali.
1. Ammirare il Teatro Antico
La prima tappa per chi arriva a Taormina in qualsiasi periodo dell’anno non può che essere il Teatro Antico. In estate, a causa degli spettacoli e dei concerti che si tengono nella struttura – e anche per via dei grandi flussi turistici che raggiungono Taormina – non è
particolarmente agevole da visitare. Nei restanti mesi, invece, l’accesso alla costruzione risalente al III secolo avanti Cristo è più semplice. Il Teatro Antico resta infatti aperto esclusivamente come
attrazione culturale senza ospitare spettacoli. Gli orari di accesso variano a seconda dei mesi: dalle 9 alle 16 (gennaio, febbraio, novembre e dicembre), dalle 9 alle 17 (marzo), dalle 9 alle 18:30 (aprile), dalle 9 alle 17:30 (ottobre).
2. Scoprire Palazzo Corvaja e il museo delle Arti
Palazzo Corvaja è uno dei più antichi e caratteristici di Taormina, perfettamente conservato. Venne costruito nel IX secolo. Si trova nel centro della città e uno degli affacci dà direttamente su Corso Umberto, la via principale di Taormina. Nel ‘400 ospitava il
Parlamento siciliano, convocato in città da Bianca di Navarra (moglie e vedova di re Martino il giovane) e per questa ragione viene anche chiamato Palazzo del Parlamento. Oggi al secondo piano ospita invece il museo delle Arti e delle tradizioni popolari in cui si possono ammirare le
ceramiche di Caltagirone, diversi Pupi siciliani – le tipiche marionette – e anche diversi abiti tradizionali anticamente usati sull’isola.
3. Visitare il Santuario della Madonna della Rocca
Tra i tanti monumenti religiosi che si trovano a Taormina, il più affascinante è sicuramente il Santuario della Rocca. Situato nella parte alta della città – in quella che anticamente era l’acropoli – è stato scavato nella roccia che sovrasta il centro abitato e deve a questa
particolare modalità di costruzione il suo nome. Fu realizzato nel XII secolo e restaurato nel 1600. Nei pressi della Chiesa si trova un antico eremo ormai abbandonato, circondato da un orto che veniva anticamente coltivato dagli eremiti. Nello spiazzo antistante è invece stata realizzata in epoca moderna una grande croce di cemento armato che è visibile
da ogni angolo della città di Taormina. Il Santuario è raggiungibile in autobus o, se il meteo lo permette, anche a piedi partendo da corso Umberto.
4. Lasciarsi rapire dai giardini della Villa Comunale
I giardini della Villa Comunale di Taormina in via Bagnoli Croce furono costruiti per volere di Lady Florence Trevelyan. Si tratta di una
nobildonna scozzese che condivideva con la regina Vittoria d’Inghilterra l’amore per la botanica. La donna intratteneva una relazione con re Edoardo VII e, per questo, quando venne scoperta fu allontanata dalla corte. Le venne assegnata – per volere della Sovrana – una rendita mensile che la portò in giro per l’Europa. Lady Florence si stabilì a Taormina e qui fece costruire quella che oggi è conosciuta come “la Villa”. Nei giardini è possibile ammirare, nel corso dell’anno, una grande varietà di piante, tra arbusti locali e altri provenienti da tutto il mondo. La Villa comunale è anche un luogo in cui dedicarsi al bird watching e, soprattutto, offre un
affaccio panoramico spettacolare su Taormina, sull’Etna e sui Giardini Naxos.
5. Assaggiare gli ‘nzuddi
Gli nzuddi sono dei dolci siciliani tipici, che si preparano a Taormina e a Catania nel periodo della celebrazione di Ognissanti e – più in generale – nei mesi autunnali e invernali. L’antica e originale ricetta si deve alle suore Vincenziane di Catania e lo dimostra il loro nome: ‘nzuddo’ è infatti
il vezzeggiativo del nome Vincenzo in dialetto siciliano. Si tratta di dolcetti di piccole dimensioni, dalla consistenza morbida e quasi gommosa, preparati a base di farina di mandorla. Sono anche
molto aromatizzati e si preparano infatti includendo nell’impasto anche marmellata di arance, chiodi di garofano, cannella e vanillina. Al centro di ogni dolcetto si trova anche una mandorla intera.