Cefalù tra musici e sbandieratori: omaggio a Ruggero II, primo re di Sicilia
Sembrerà di viaggiare all’indietro nel tempo. Avvolti dall’aria fresca e resa vibrante dai rulli di tamburo, si ammireranno lo sventolare abile delle bandiere e i costumi d’epoca dei musici e degli sbandieratori che avanzano, in festa, lungo i vicoli del borgo. Suoni, ritmi, emozioni incanteranno grandi e bambini. Il prossimo 22 dicembre sarà un tuffo nella storia e a regalarlo sarà la città di Cefalù. A partire dalle 17.30 i musici e gli sbandieratori del Magistrato dei Quartieri attraverseranno le vie del centro storico di Cefalù animandole con il loro talento ed arte. Tutto ciò accadrà proprio giovedì 22, in occasione della nascita di re Ruggero II. Era infatti il 22 dicembre del 1905 quando a Mileto nacque Ruggero II di Sicilia della dinastia degli Altavilla. Fu il primo re di Sicilia e divenne noto come il fondatore del Regnum Siciliae. Sotto un unico regno, accorpò le conquiste normanne dell’Italia meridionale, della Sicilia e di Malta e grazie a lui la città di Palermo fu arricchita di grandi opere architettoniche e ingegneristiche. Nel 1131, fu costruita per suo volere la splendida Cattedrale di Cefalù. Dichiarata Patrimonio Unesco dal 2015, sorge nel cuore del centro storico, nell’omonima piazza, innalzandosi in tutta la sua imponenza contro la Rocca di Cefalù che si staglia alle sue spalle.
La leggenda narra che la cattedrale di Cefalù fu realizzata dal Re Ruggero II d’Altavilla come simbolo di riconoscenza nei confronti del Santissimo Salvatore, dopo essere scampato alla morte durante un naufragio. Mentre si trovava in preda alla tempesta scoppiata nel corso del suo viaggio da Salerno a Palermo, il re fece voto al Signore promettendo la costruzione di un tempio in suo onore se egli avesse aiutato lui e il suo equipaggio a raggiungere la terraferma sani e salvi. Concessa questa grazia, Ruggero II ordinò la costruzione della cattedrale non appena approdò a Cefalù. La prima pietra fu posata il 7 giugno 1131, giorno della Pentecoste, con una cerimonia solenne a cui parteciparono la diocesi di Cefalù e la nobiltà siciliana. Famosissima per le sue torri che, sullo sfondo della Rocca, danno all’impianto un carattere davvero maestoso, la basilica cattedrale è famosa in tutto il mondo per i suoi mosaici. Al suo interno, resistono immutati in tutto il loro splendore i preziosi mosaici bizantini realizzati dai maestri di Costantinopoli nel 1145, il fonte battesimale ricavato da un blocco di pietra lumachella, una Madonna di Domenico Gagini (XVI sec.) e un Crocifisso ligneo intagliato (1468). Ad incantare ogni visitatore è il mosaico del Cristo Pantocratore, che spicca al centro. L’evento del 22 dicembre prossimo sarà un’ottima occasione per visitare il Duomo e se si deciderà di prolungare il viaggio di qualche giorno si potranno visitare con calma il suo meraviglioso chiostro, i tetti e le torri dalle quali si gode una vista impareggiabile su tutta la baia di Cefalù. Maggiori informazioni sugli itinerari di uno, tre o sette giorni su www.visitcefalu.com