La Festa di Sant'Antioco martire, patrono di Sardegna: una tradizione lunga 665 anni
Tra le più antiche sagre religiose d’Europa. è un appuntamento con le tradizioni, il folklore, i sapori locali e la musica. Dal 12 al 15 aprile sull’isola dell’arcipelago del Sulcis
Devozione, tradizioni e folklore si fondono in un’unica grande festa religiosa e Sant’Antioco, l’isola del Sud della Sardegna, mostra tutta la sua bellezza e unicità. Da venerdì 12 a lunedì 15 aprile tornano i festeggiamenti di Sant’Antioco martire Patrono della Sardegna, il Santo evangelizzatore venuto dall’Africa, medico e predicatore delle opere di Cristo in terra sarda e anima della comunità antiochese.
Una tradizione mai interrotta da 665 anni. Collegata alla Sardegna da un istmo artificiale, costruito forse dai punici e perfezionato dai romani, Sant’Antioco è un’isola nell’isola, la più grande dell’arcipelago del Sulcis. Il porticciolo, le case colorate, il mare cristallino, scorci incantevoli sono il biglietto da visita di questo splendido territorio, popolato da undicimila residenti e decine di migliaia di visitatori in estate. Per la festa in onore del santo, tra le più antiche d’Europa, l’intero paese si addobba, e tutti partecipano alle celebrazioni. La Festa di Sant’Antioco Martire è, infatti, un momento particolarmente sentito nella tradizione culturale e identitaria degli antiochensi e dei sardi. Si tiene tre volte l’anno: “Sa Festa Manna”, la principale, cade tradizionalmente quindici giorni dopo la Pasqua, quest’anno lunedì 15 aprile. A questa si aggiungono le feste dell’1 agosto e del 13 novembre nella ricorrenza della sua morte.
Quattro giorni di festa
Per la 665° edizione della Festa manna, sono in programma oltre agli eventi religiosi, gli appuntamenti culturali, le sagre i concerti. Da venerdì 12 aprile per tutto il fine settimana folklore e spettacoli animeranno le vie del centro storico del paese. La fiera enogastronomica e artigianale ospiterà le eccellenze regionali e locali. In piazza si esibiranno Dargen D’Amico, Eugenio Finardi e Paolo Belli Big Band. Tra gli appuntamenti il convegno sugli abiti tradizionali e sull’origine delle traccas (i tipici carri da lavoro decorati in occasione delle varie celebrazioni religiose e feste popolari), la tradizionale e colorata sfilata delle traccas, l’immancabile processione votiva tutta al femminile de is cocois, sino alla giornata più importante: Sa Festa Manna, quando il simulacro del Santo e le sue reliquie sfileranno per le vie della città, accompagnati da gruppi folk, cavalieri e amazzoni.
Il programma
Venerdì 12 aprile apre la quattro giorni il convegno “L’abbigliamento popolare e le Traccas nelle processioni religiose” dedicato al vestiario popolare sardo e alle traccas nelle processioni folkloristiche.
Sabato alle 17.00 spazio alla processione de Is cocois de su Santu, che coinvolgerà il mondo femminile antiochense in abito popolare nel tradizionale voto al Santo. Suonatrici di launeddas e un coro femminile che canterà canti del repertorio religioso sardo, accompagneranno la processione.
Domenica partirà alle 17.00 dal Lungomare Silvio Olla la sfilata delle traccas, per poi giungere nel centro cittadino: 10 le traccas provenienti dal resto della Sardegna che con la loro presenza rievocheranno l’arrivo dei fedeli che nel passato giungevano a Sant’Antioco a bordo del tipico mezzo di trasporto utilizzato dalle comunità agricole e contadine. I carri tradizionali resteranno in esposizione fino a sera nelle vie del centro, tra Piazza Italia e Corso Vittorio Emanuele, creando un museo etnografico a cielo aperto. Animazioni musicali e folkloristiche itineranti, esibizioni estemporanee e un laboratorio di ballo sardo per imparare i passi principali completano il programma della giornata.
Lunedì 15 aprile è il momento clou, con la solenne celebrazione de Sa Festa Manna e la processione. Il corteo sarà aperto da circa 60 cavalieri e amazzoni seguiti da gruppi folkloristici a piedi. Il Santo sarà accolto con il lancio dei petali nella suggestiva arramadura. In quattro punti del percorso saranno posizionati cori polifonici e suonatori di launeddasche animeranno l’attesa del passaggio del Santo con cogius e pregadorias. Gran finale (alle 22.30) con i fuochi d’artificio in laguna.
Oltre alle celebrazioni religiose i concerti. Sul palco di Piazza Ferralasco saliranno i grandi nomi della musica italiana e band emergenti. Sabato 13 aprile ad aprire la serata i rapper sardi AlterEgo, a seguire il concerto di Dargen D’Amico. Domenica 14 tocca ad Eugenio Finardi e, nella stessa serata, a Paolo Belli con la sua Big Band. Infine, lunedì 15, giorno de Sa Festa Manna, doppio concerto della band Nuvolari canta e Zirighiltaggia con l’omaggio a Fabrizio De Andrè. Farà da cornice il villaggio Food Music experience per gustare tante proposte gastronomiche sarde.
Info: www.visitsantantioco.info – www.comune.santantioco.su.it