'La mano de Dios', la pizza omaggio a Maradona che fa impazzire Napoli e tutti i tifosi

di LAURA DE BENEDETTI
24 dicembre 2023
La pizza Mano de Dios (3)

La pizza Mano de Dios (3)

Una pizza unica, innovativa, nella forma soprattutto, ma anche nel gusto. Si chiama la Mano de Dios, la pizza fatta a forma di mano che tiene sul palmo un’enorme e succosa mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone (in provincia di Caserta, in Campania), che viene decorata con una scarpetta di pomodorini datterini fatti direttamente alla San Ciro, basilico fresco in uscita e olio dop Terra di Bari a dare l'ultimo tocco ad una pizza senz'altro unica. Il piazzaiolo Ciro di Maio, ha presentato in un video sui social la propria creatura, ricevendo subito centina con un video nel quale racconta in napoletano la propria creatura, in pochi minuti ha ricevuto centinaia di like.

La mano? Quella di Maradona

La 'mano' rappresentata, idealmente è quella di Diego Armando Maradona che ai Mondiali di calcio, nei quarti di finale di Messico 1986, durante la partita Inghilterra-Argentina, tocca il pallone e segna. Di mano. L’arbitro non se ne accorge. Maradona convince i compagni ad esultare con lui “sennò l’arbitro non lo convalida”, disse loro. A fine partita (fu una storica vittoria per 2-1, alla fine l’Argentina vinse i mondiali), in conferenza stampa, el Pibe de Oro, in risposta a chi gli chiedeva come aveva fatto a far gol, disse appunto che era stata la 'mano di Dio'. 

La mozzarella è come il mondo

“Amo Napoli, amo Frattamaggiore, amo la mia terra, amo Maradona e per questo ho deciso di creare questa pizza, per dedicarla alla mia gente e a chi ama la pizza”, sottolinea Ciro di Maio, orgoglioso della propria creatura.  “La mozzarella sul palmo della mano è come il mondo, come se il mondo stesso fosse capace di esser bloccato dalla Mano de Dios, dalla mano di Maradona che tutti abbiamo amato”. Leggi anche: 50 Top World Artisan Pizza Chains 2023: trionfa Grosso Napoletano. La classifica Chi è Ciro Di Maio
Ciro Di Mario mostra la pizza a forma di mano, una sua invenzione creativa

Ciro Di Mario mostra la pizza a forma di mano, una sua invenzione creativa

Ciro Di Maio, pizzaiolo classe 1990, nel 2015 , originario di Frattamaggiore, nella Città metropolitana di Napoli, si trasferisce in Lombardia e oggi lavora a Brescia nel locale San Ciro, omaggio ai suoi nonni, situato vicino al multisala Oz, in via Sorbanella. Di Maio oggi dà lavoro ad una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta di alta cucina, comunque legati alla tradizione napoletana: olio dop, mozzarella di bufala campana dop, pomodorino del Piennolo, ricotta di bufala omogeneizzata e porchetta di Ariccia Igp. Il battilocchio In menù ha la pizza verace, ma anche il battilocchio, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. Le pizze sono tutte diverse, sono fatte artigianalmente. Ciro lo ripete spesso. “Mi piace tirare le orecchie alle pizze, ognuna ha il suo carattere e deve mostrarlo, odio le pizze perfettamente rotonde e se c’è più pomodoro da una parte rispetto ad un’altra è perché usiamo pomodori veri”. Molti i vip che lo amano, le pareti del suo ristorante sono piene di fotografie. Tra le altre anche Eva Henger, che è stata a cucinare pizze una sera da lui. Senza dimenticare i giocatori del Brescia Calcio, che quando possono, anche dopo le partite, lo passano a salutare. Leggi anche: Cibo, i trend alimentari per il 2024: dalla polpa di cacao ai noodles gourmet, ecco cosa mangeremo

L'impegno benefico

Ciro ama le iniziative benefiche. Oltre al lavoro in carcere per formare i detenuti a diventare pizzaioli, Ciro si è dedicato anche alla formazione nel Rione Sanità di Napoli, un quartiere che gli ricorda la strada in cui è cresciuto, via Rossini a Frattamaggiore. L'istituto che ha accolto il suo progetto è stato l'Istituto alberghiero D'Este Caracciolo, ha portato a termine delle lezioni online a dei ragazzi che seguono l’indirizzo enogastronomico e l’indirizzo sala e accoglienza.