Terme Margherita di Savoia: benessere col ‘fango vergine’ della Città dei cristalli rosa

Dalla salina più grande e antica d'Europa, regno dei fenicotteri, in Puglia derivano le ‘acque madri’ col caratteristico colore rossastro e il limo curativo puro

di LAURA OLGA MARIA DE BENEDETTI
23 marzo 2024
Una veduta aerea della salina di Margherita di Savoia, in Puglia

Una veduta aerea della salina di Margherita di Savoia, in Puglia

La particolarità delle Terme Margherita di Savoia è che il fango termale è vergine, ossia non è mai stato utilizzato in precedenza, come avviene in altri centri dove invece si ricorre al riciclo. In altre parole, è puro e incontaminato, senza alcuna esposizione a trattamenti o impieghi precedenti.

Si tratta di un fango che viene estratto direttamente dalle grande saline locali e vanta proprietà benefiche per la pelle e la salute. La sua purezza è dovuta al fatto che non contiene residui di altri trattamenti o sostanze estranee: quando applicato, il fango termale vergine, di cui la zona è ricca, può contribuire a migliorare la circolazione, ridurre l’infiammazione e fornire nutrienti essenziali. 

Acque madri

A  contraddistinguere queste Terme in terra pugliese, sono poi, appunto, i sali che arrivano dalle grandi estensioni in cui l'acqua del mare deposita i suoi prestigiosi elementi che poi il sole trasforma in cristalli, e le acque termali, derivanti anch’esse dalle saline, che sono chiamate acque madri e sono batteriologicamente pure. “Il caratteristico colore rossastro di queste acque – spiegano i referenti delle Terme Margherita di Savoia – è dovuto a dei microrganismi di cui si cibano anche i fenicotteri, assumendo così la caratteristica colorazione".

I cristalli rosa

I cristalli delle saline di Margherita di Savoia sono rosa a causa della presenza di batteri nel processo di cristallizzazione del sale. L’Alga Dunaliella vive nelle acque delle saline e contiene un pigmento rosso. Quando l’acqua evapora, si formano i cristalli di sale che intrappolano queste microalghe. Procedimento analogo per i batteri alofili che producono pigmenti rosa o rossi, contribuendo ulteriormente al colore dei cristalli di sale. Queste terme vantano origini antiche: gli antichi romani utilizzavano già i fanghi e le acque termali delle saline per trattamenti benefici.

Terme Margherita di Savoia: i trattamenti

Fango delle Terme di Margherita di Savoia
Fango delle Terme di Margherita di Savoia

La fangoterapia con questi particolari fanghi vergini è utile per i problemi osteoarticolari e respiratori: può aiutare a ridurre l’infiammazione, migliorare la circolazione e alleviare dolori articolari e muscolari. L’utilizzo di questo limo avviene anche in campo dermatologico ed estetico grazie all'effetto antinfiammatorio, drenante e detossinante. 

Le acque termali, che sono salsobromoiodiche, sono utilizzate per bagni con idromassaggi, cure inalatorie o per l'udito, irrigazioni nasaleìi e vaginali, percorsi riabilitativi anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Le terme sono poi dotate di una spa con piscina termale, di percorso Kneipp dove vasche di acqua calda e fredda si alternano per stimolare la circolazione e Hammam dove è il vapore a purificare la pelle.  Più recenti i dispositivi medici, soluzione di acqua termale spray per liberare le vie respiratorie, la linea cosmetica con ingredienti naturali e principi attivi legati a varie miscelazioni delle acque madri, dei sali e dei fanghi.

Margherita di Savoia la città dei cristalli Rosa

Margherita di Savoia, conosciuta anche come la Città dei Cristalli Rosa, è un comune situato in Puglia nella provincia di Barletta-Andria-Trani, famoso  per le sue saline, che sono le più grandi d’Europa e le seconde nel mondo. Le saline sono riconosciute come riserva naturale statale e zona umida di valore internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Qui è possibile ammirare la produzione di sale e l’ecosistema unico creato da queste saline, dal particolare colore rosa.

La cittadina è senz'altro nota per le sue Terme e per le sue spiagge, affacciate sul mare Adriatico, attrezzate con circa 90 stabilimenti balneari, che sono state riconosciute bandiera blu. La produzione di sale è stata ed è ancora una parte fondamentale della cultura locale.

I fenicotteri rosa

Fenicotteri
Fenicotteri

Le Saline sono una riserva naturale protetta particolarmente importante come tappa per gli uccelli migratori, tra cui aironi e fenicotteri rosa. E sono fonte di attrazione per i turisti insieme al Museo storico delle Saline, situato in un vecchio magazzino del sale adiacente alla cinquecentesca Torre delle Saline. I bacini sono infatti aperti alle visite guidate, per scattare fotografie alle vasche dove avviene il processo di cristallizzazione del sale e la sua estrazione, per conoscere la storia delle Saline. 

Questi bacini erano già noti all'epoca di Plinio il Vecchio: all'epoca l'alta marea portava l'acqua salata nel lago Salpi. Quindi, con la bassa marea, l'evaporazione lasciava il sale sul terreno. Da qui prese il nome l’antica cittadina di Salapia, oggi bene archeologico. Solo successivamente vennero scavati canali per far entrare l'acqua in apposite vasche dove far depositare il sale.  Le Saline di Margherita di Savoia si estendono lungo la costa dell’Adriatico per circa 20 chilometri: la superficie totale è di circa 4.500 ettari.

Margherita e la cipolla bianca e rossa 

Ma dal punto di vista agroalimentare Margherita di Savoia, che ha un’origine antichissima ma che dal 1879 deve il nome a Margherita di Savoia, prima regina d'Italia è nota soprattutto per la produzione di cipolla bianca IGP e cipolla rossa degli arenili. Dal punto di vista turistico nei dintorni di Margherita di Savoia ci sono centri di sicuro richiamo come San Giovanni Rotondo, frequentato in particolare dai devoti di Padre Pio, Canne della Battaglia e Castel del Monte.

Le altre saline in Italia

Saline di Trapani e Paceco (Sicilia): Queste saline, famose anche per la presenza di mulini a vento, sono parte dell’omonima Riserva Naturale, gestita dal WWF. Sempre in Sicilia ci sono delle saline a Marsala.

Saline di Cervia (Emilia-Romagna): famose per la produzione di sale di alta qualità sin dall’epoca romana, oggi, le saline di Cervia sono una destinazione turistica, tra viaggi salmastri e processi di estrazione del sale.

Saline di Cagliari (Sardegna): si trovano nella zona di Molentargius, vicino alla città di Cagliari. Si tratta di una riserva naturale protetta e un importante habitat per uccelli.

Le altre saline nel mondo

Salar de Uyuni (Bolivia): questo vasto deserto di sale, il più vasto al mondo, di circa 11mila chilometri quadrati, si trova in Bolivia, vicino alle Ande, nella provincia di Daniel Campos. La sua spessa crosta, è una fonte importante di questo elemento. E’ ciò che resta di un bacino idrografico preistorico senza sbocco sul are, che è andato prosciugandosi. Pur essendo inospitale è una grande attrattiva per i turisti per gli spettacolari scenari, che evocano il suolo lunare.

Bonneville Salt Flats (Utah, Stati Uniti): queste superfici di sale, estese su un'area di circa 460 chilometri quadratri, sono state utilizzate come piste (Bonneville speedways) per stabilire dei record di velocità automobilistica. Oggi, il Bonneville Salt Flats è aperto al pubblico.

Etosha Pan (Namibia): Situato nel Parco Nazionale di Etosha era risalente a oltre 10 milioni di anni fa, misura 75 miglia di lunghezza. Durante le piogge, si forma uno strato sottile di acqua altamente salata sulla sua superficie, creando un paesaggio bianco e verdastro. 

Cono de Arita (Argentina): è il sesto bacino salato più grande del mondo e il secondo più grande in Argentina. Copre un’area di circa 618 miglia quadrate ed è una miniera importante per minerali metallici e non metallici, tra cui sale, rame, ferro e marmo. L’attrazione è rappresentata dalla collina conica chiamata Cono de Arita, un piccolo vulcano che non è mai riuscito a rompere la crosta di sale e quindi non ha sviluppato un cratere.

Devil’s Golf Course (Deserto del Mojave, Stati Uniti): si trova nel Death Valley National Park, il parco nazionale nella Valle della Morte e vanta un paesaggio spettacolare creato dall’erosione del sale. Il nome “Campo da golf del diavolo” deriva dalla sua asprezza e dalla difficoltà di attraversarlo.